La Nina e il 2008, l'anno più freddo degli ultimi 12 anni

In base ad informazioni raccolte in tutto il mondo, la Nasa informa che il 2008 è stato l'anno più freddo dal 2000 in poi, considerando che soltanto nel periodo 1997-2008 si sono registrati i 10 anni più caldi sin da quando hanno avuto inizio le prime rilevazioni delle temperature, nel 1880.

Durante la dozzina d'anni che portano al 2000 il caldo è stato particolarmente eccezionale nell'Europa dell'est, in Russia, e in tutta la zona artica, con valori da 1,5 a 3,5 gradi sopra la media.

Questo fenomeno di freddo, secondo la Nasa, è attribuibile alla persistenza de La Nina , il quale, a differenza del più noto El Niño, provoca un raffreddamento della temperatura superficiale marina, sfiorando i 4°C in meno rispetto alla norma. Ambedue i fenomeni fanno parte di un'ampia oscillazione termica a cui va sottoposto l'Oceano Pacifico equatoriale con una periodicità variabile tra i 3 ed i 7 anni.

Mentre con el Niño gli alisei si indeboliscono e la forte risalita di acqua fredda (corrente di Humboldt) proveniente dall' Antartide forma quella pozza d'acqua calda davanti al Perù a cui si devono gli sconvolgimenti del tempo, con la Niña gli alisei si rafforzano, aumenta la risalita di acqua fredda nell’oceano e il Pacifico orientale è più freddo del normale. Questo è reso possibile in quanto tutto l’oceano possiede in profondità correnti fredde, mentre in superficie la temperatura è maggiore ed è in stretta relazione tra oceano e atmosfera. Per la popolazione peruviana il Nino e la Nina hanno un'importanza fondamentale nella pesca , abbondante nel caso della Nina, con acque fredde ricche di nutrienti, e scarsa nei periodi del Nino, con acque calde poco produttive. Ma anche l'influenza climatica a livello tropicale è stata ben accertata, con piogge in aree siccitose, e viceversa siccità in aree piovose, intensificazione di Uragani, e danni notevolissimi per le fragili economie di questi Paesi.

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