Titoli tossici, bad bank, ideologie e speranze...

Dopo il crollo delle borse, la distruzione del risparmio, la disoccupazione di massa... pare che anche per le ideologie sia giunta la resa dei conti.

Perfino negli Usa, da cui tutto è cominciato, con le banche che hanno elargito mutui a man bassa, dove si sono stampate monete e Buoni del Tesoro acquistati da cinesi, giapponesi e arabi, facendo accumulare al Grande Paese un consistente disavanzo commerciale... perfino negli Usa, si diceva, roccaforte di un modello di capitalismo che non ha dato buoni frutti, tutto viene rimesso il discussione.

Servirebbe un nuovo accordo mondiale, un "grande patto" per fronteggiare l'attuale crisi economica, dice il premier britannico Gordon Brown al vertice di Berlino tra i Paesi europei del G20. "Coloro che non coopereranno" per uscire dalla crisi "dovranno essere soggetti ad un meccanismo di sanzioni molto concreto" rincalza Angela Merkel.

La richiesta è rivolta principalmente al nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama perchè collabori con l'Europa per il raggiungimento di questo importante obiettivo. Il sospetto che l'attuale crisi sia manipolata o comunque presa come pretesto per attuare misure drastiche a danno dei cittadini e delle loro libertà fondamentali è forte. Si ricordi, ad esempio, come il mondo è cambiato in seguito al crollo delle torri gemelle. Utilizzando la parola Sicurezza, gli stati hanno approvato con l'appoggio della stessa popolazione, leggi e misure che hanno ridotto notevolmente la libertà e la riservatezza di ognuno di noi.

Ora si spera che il sistema bancario venga ristrutturato, liberato da tutti quei titoli tossici, cioè quelle obbligazioni strutturali che non vengono vendute da sole, ma sono soggette ad altri titoli, e che le banche hanno venduto in maniera massiccia, con una fortissima pressione commerciale sui clienti, poichè procurava loro più commissioni. Ebbene, finchè questi titoli tossici non verranno "ripuliti" non ci potrà essere una vera ripresa del sistema del credito. Però, la cosa non è così semplice.

In questo momento, il problema più grosso è quello della valutazione del valore dei titoli tossici. Un eccesso di valutazione si tradurrebbe in un regalo alle banche ma una stima per difetto potrebbe metterle in crisi. C'è però necessità di separare quei titoli, effetto dell'errore drammatico del passato, se si vuole che il Sistema riprenda il suo normale corso.

E se Obama tenta di rilanciare l'economia con un piano di 800 miliardi di dollari, il suo segretario al Tesoro Timothy Franz Geithner vuole togliere dalle banche fino a 2500 miliardi di titoli tossici, molto difficile da esigire, oppure metterli tutti in un contenitore finanziario costituito con capitale dello Stato, per acquistare il pacchetto dei titoli tossici delle banche colpite dalla crisi, chiamata Bad bank, banca cattiva.

La banca soccorsa si libera così dei crediti insoluti e dei prodotti finanziari collegati.
Una soluzione già sperimentata nel salvataggio di singoli istuti di credito ma mai così su larga scala e applicata ad un'intera sistema bancario, informa Tv7 su Rai uno

Nel piano di salvataggio del segretario al Tesoro Geithner la bad bank diventa un Fondo d'investimento con l'intervento anche dei privati. Molti avrebbero preferito un intervento esclusivamente con finanziamenti pubblici per soccorrere subito le banche in difficoltà, ma questa soluzione, naturalmente, fa venire il mal di pancia ai contribuenti americani.

Immagine:
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