Notizie dal V Forum dell'acqua ad Istanbul


Al V Forum mondiale dell'acqua che si sta tenendo al Golden Horn di Istanbul (un vecchio mattatoio convertito in un lussuoso albergo), la Banca mondiale informa che l'attuale crisi economica rischia di ridurre drasticamente gli investimenti nelle strutture idriche, un settore già fortemente penalizzato, vitale per la crescita e la salute pubblica.

La prima contrazione economica globale sin dalla seconda guerra mondiale, minaccia di offuscare la penuria di acqua dolce in molte regioni povere dove l'inadeguatezza sanitaria è la maggiore causa dell'aumento delle morti ed un freno allo sviluppo economico.

Le Nazioni Unite informano che il costo complessivo per sostituire le infrastrutture di approvviggionamento idrico e le infrastrutture igienico-sanitarie nei Paesi industrializzati potrebbe arrivare a circa 200 miliardi di dollari all'anno.

Jamal Saghir, direttore dell'energia, trasporti ed acque per la Banca mondiale, davanti a un ricco auditorium al Forum, che terminerà il 22 di questo mese, ha lanciato un appello per una maggiore efficienza nella gestione delle risorse idriche, lamentandosi degli scarsi investimenti ed incentivi, nel pacchetto degli Stati Uniti e di altri paesi che sono in lotta contro il tracollo economico.

Saghir ha detto che si può fare di più con quello che si ha ma anche con meno.

Il Forum mondiale dell'acqua, che si tiene ogni tre anni, ha visto la partecipazione di migliaia di delegati, organizzazioni non profit, imprese e varie istituzioni che discutono di rifiuti, servizi igienici, cambiamenti climatici, privatizzazione e politiche governative in materia di acque.

Alcuni esperti, davanti al problema della sovrapopolazione e del deterioramento degli ecosistemi, valutano che la maggior parte della popolazione mondiale si troverà ad affrontare nelle prossime decadi la scarsità di acqua.

Il tema del quinto forum è "Bridging Divides for Water" - Costruire ponti contro le divisioni per l'acqua - e si propone proprio di appianare le tensioni e i conflitti che nascono a causa dell'acqua. Non parla solo delle barriere che dividono l'Europea e l'Asia, il Medio Oriente e l'Africa e il Nord e il Sud, e che trovano in Istanbul il loro punto di incontro ideale. Sono anche le barriere fra il vecchio e il nuovo concetto di utilizzo dell'acqua, fra le persone che hanno facile accesso alle risorse idriche e quelle che purtroppo vivono in una situazione di difficoltà in questo senso.

Quello che il Forum si propone è una interazione più dinamica fra i problemi e i processi regionali in modo da ottenere una gestione globale di questa risorsa così importante.

Questi sono gli obiettivi ufficiali della manifestazione. Come tutti gli eventi di questa importanza anche quello di Istanbul è accompagnato da uno stuolo di polemiche.

Immagine: flickoff.org/


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