Quella polemica sul radon...

Il radon è un gas nobile ed inerte, ed è uno dei componenti più rilevanti della radioattività naturale. Viene prodotto dal decadimento radioattivo dell'Uranio naturale, emanato dai terreni (in particolar modo da lave, tufi, pozzolane), dalle rocce ed in minor misura dall'acqua, nella quale può disciogliersi (può essere presente infatti nelle falde acquifere). E' presente inoltre in alcuni materiali da costruzione. La via che generalmente percorre per giungere all'interno di un edificio è quella che passa attraverso fessure e piccoli fori delle cantine e nei piani seminterrati. Ciò è dovuto ad una differenza di pressione tra il suolo e l'ambiente chiuso, che risulta essere in depressione rispetto l'esterno. Se il basamento ha un pavimento di fango il radon penetra facilmente; se il pavimento è di cemento, il radon penetra attraverso le spaccature che si formano col tempo, lungo le tubature o attraverso le giunture tra i muri.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo il fumo il radon, è il principale responsabile di tumore polmonare. Esso viene rapidamente espirato, mentre i suoi prodotti di decadimento, che sono solidi, rimangono sulle pareti interne dell'apparato bronchiale. Qui emettono particelle alfa, producendo danni alle cellule bronco-polmonari, incluso il DNA; tali danni possono evolvere in neoplasia o tumore. Essendo il radon un gas incolore ed inodore, i suoi effetti non sono direttamente avvertibili dai sensi dell'uomo.

Ora, a proposito della vicenda sorta sul caso del ricercatore italiano Giampaolo Giuliani, tecnico e ricercatore del laboratorio di fisica del Gran Sasso, secondo cui da un suo studio sul gas radon sarebbe possibile prevedere un evento sismico dalle 6 alle 24 ore prima, grazie ad un rilevatore di concentrazione del gas radon... succede che, come sovente accade, non sempre si da credito alle idee valide. Specie poi, se nel panorama internazionale non si notano passi in avanti nella ricerca sulla materia specifica.

Secondo molti ricercatori, come il sismologo Egill Hauksson del Caltech, prevedere i terremoti è il Santo Graal della sismologia. Per Enzo Boschi, capo dell'Istituto Nazionale di Geofisica a Roma, che ai tempi del terremoto in Umbria aveva usato toni ridondanti, preannunciando che anche in Italia "ci dobbiamo attendere un “Big One” paragonabile a quello della California..." , che oggi dice "allo stato attuale delle nostre conoscenze non è possibile prevedere terremoti con precursori sismici, cioè processi che si verificano prima di un terremoto. Non è possibile per nessuno al mondo stabilire che rapporti intercorrono poi tra questi processi e la scossa che si verifica.

Eppure per Giampaolo Giuliani, certi segnali crescevano di ora in ora. E una forte presenza di radon al di la del limite di soglia (oltre magnitudo 4,5 -5° scala Richter) prevede forti terremoti.

La Regione sarà colpita da un terremoto disastroso” aveva annunciato senza tentennamenti in seguito allo sciame sismico che da più di un mese interessava l’Abruzzo. Inascoltato e deriso, il ricercatore aveva pagato la sua dichiarazione con una denuncia per procurato allarme.

Oggi però a soccorrere il ricercatore italiano scende in campo il professor Michelangelo Ambrosio, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Napoli, che con Giuliani ha lavorato quattro anni e scambia con lui dati sulla possibile correlazione terremoti-emissioni di gas Radon. Nei laboratori del Gran Sasso c'è un interferometro laser che registra gli spostamenti della roccia perché il laboratorio è attraversato da una faglia sismica.

Ambrosio definisce "una negligenza criminale" l'aver ignorato le indicazioni degli scienziati che compiono studi di vulcanologia, come, appunto il Giuliani, che aveva previsto il sisma in Abruzzo. "Trascurare, con superficialità, le applicazioni di nuove tecnologie - scrive lo studioso in una lettera inviata all'associazione "Giuseppe Dossetti" - solo perché proposte da ricercatori non appartenenti allo establishment preposto a tale funzione è una negligenza criminale di cui oggi paghiamo le conseguenze".

Fonti: www.latimes.com - proprietaricasa.org - www.voce.com - wallstreetitalia.com
Immagine: www.damhomeinspections.com/

Commenti

  1. Come sempre accade nella storia ,i "Baroni" non accettano i passi avanti fatti dai riceracatori "non nobili", non appartenenti alla loro casta di prescelti: quale eresia sfidare la teoria decretata.
    O quale amarezza dopo tanti titoli di studio non aver scoperto l'America. Un continente sempre esistito e magari già visitato da antichissimi navigatori, ma...bisognava scoprirlo, individuarlo, assegnargli un nome, tracciare la rotta per arrivarci e soprattutto DIVULGARLA.
    Non sarà forse possibile predire ora e giorno esatti, ma avvisare una popolazione che probabilmente in quei giorni e in quei luoghi avverrà un evento sismico maggiore sarebbe già un passo avanti.
    In Giappone se non sbaglio compiono spesso esercitazioni di evacuazione di massa.
    Prendere atto di un aumentato rischio significa prevenzione che fa parte della protezione.
    Una comunità scientifica, che non si ponga il dubbio sulla possibile veridicità di una teoria dopo quanto accaduto, secondo me ha perduto il senso della scienza: la ricerca, ipotesi-tesi-dimostrazione e collaborazione che se non sbaglio pretendeva già Bacone.
    Sismi disastrosi si verificano pare ad intervalli di decine di anni.
    Quanti altri morti dovranno esserci per soddisfare il criterio "dimostrazione" secondo la comunità scientifica attualmente accreditata?
    Diranno: è stata solo una coincidenza.
    Che lo dimostrino.

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