Nucleare e geotermia: approvati i decreti

Il decreto approvato ieri consentirà al governo di individuare il percorso per riavviare il nucleare in Italia.

Il provvedimento definisce i criteri per l'idoneità dei territori. Le aree dove verranno realizzati gli impianti saranno indicate dalle imprese interessate, nel rispetto della normativa. Le centrali dovranno rispettare le caratteristiche previste dalla normativa.

Per quanto riguarda le autorizzazioni si tratta di un'unica autorizzazione per la realizzazione dell'esercizio dell'impianto. E'  prevista la più ampia partecipazione delle Regioni interessate (dalla realizzazione del sito a tutto il funzionamento), degli Enti locali e delle popolazioni, anche attraverso consultazioni. Sono previsti benefici economici per i cittadini, le imprese e gli enti locali, nel cui territorio verrà realizzato la centrale. Si tratta di meno tasse e della riduzione della bolletta energetica, del Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi-urbani), dell'addizionale Irpef, dell'Irperg e dell'Ici.

Trasparenza e tutela delle persone e dell'ambiente, dice il Ministro Scaiola, sono le caratteristiche del provvedimento, che consente una maggior sicurezza degli approvvigionamenti energetici, una minore dipendenza dalle importazioni e allineamento dei prezzi a quelli europei.

Per quanto riguarda lo smantellamento degli impianti a termine esercizio sembra verrà attuato un laboratorio-deposito nazionale realizzato in un più ampio Parco tecnologico che conterrà anche un centro di ricerca sul trattamento delle scorie nucleari.

I primi cantieri potrebbero essere aperti tra tre anni e la produzione di energia elettro nucleare nel 2020.

Approvato anche un decreto per potenziare l'uso della geotermia. Con questo sistema, allo stato attuale, si produce elettricità per oltre un milione e mezzo di famiglie. Si pensa di utilizzarlo anche nel riscaldamento raddoppiandone la quota di utilizzo.



 Immagine: www.guidasicilia.it/

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