Plastica più efficiente per il prossimo futuro

Leggera, durevole, indistruttibile e poco costosa. 

Negli anni '60, la produzione industriale della plastica (iniziata negli anni '50) è stato il simbolo del boom economico dell'Italia, oggi un danno incalcolabile per l'ambiente che si cerca di limitare. 

Come emblema d'un consumismo sfrenato, dove la plastica domina su tutti gli altri materiali, esiste in un punto sperduto dell'Oceano Pacifico, il Garbage Patch, un minestrone di spazzatura, con molta plastica dentro, vasto due volte il Texas, tenuto su da un gioco di correnti vorticanti che si muovono tranquillamente in quella parte del Pacifico nord orientale. L'appiccicosa area, mortale per la vita marina, trattiene alcuni dei due miliardi di tonnellate di rifiuti che generiamo ogni anno.

La Japan Science and Technology Agency  (JST) ha appena creato l'alternativa più radicale, una sorta di acqua plastica composta da sostanze organiche.  

Sviluppato presso l'Università di Tokyo, il nuovo materiale è costituito per lo più di acqua - 95 per cento - con l'aggiunta di due grammi di argilla e materiale organico. La sostanza risultante assomiglia gelatina, ma è estremamente elastica e trasparente. 

L'invenzione è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature. Secondo l'articolo, il nuovo materiale è sicuro per l'ambiente e per gli esseri umani, e potrà essere uno strumento nella tecnologia medica, per aiutare i feriti o a chiudere tagli chirurgici,per lungo tempo.

Aumentando la sua densità, il nuovo materiale potrebbe essere utilizzato per la produzione di "materiali ecologicamente plastici", oppure potrebbe sostituire completamente la plastica. In questo caso però, questo aspetto è sottoposto  ancora oggetto di indagine fino al settembre 2010. Tuttavia, in caso di successo, gli scienziati avrebbero trovato il modo per rendere il mondo un po' "più verde", con una plastica più efficiente per il prossimo futuro.

Immagine:akihabaranews.com/

Commenti

Post popolari in questo blog

La bellezza della Sfinge Colibrì

Centinaia di balene arenate in Tasmania

Quanto dureranno ancora le risorse del pianeta ?