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Visualizzazione dei post da agosto, 2010

Jatropha curcas, la pianta per biocarburanti sotto osservazione

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Un paio di anni fa si era pensato che la Jatropha curcas, (una pianta di origine caraibica, dai cui semi  si può ricavare petrolio e una varietà di materiali di origine biologica, compreso i sostituti del materiale di base per il diesel, nelle industrie petrolchimiche e come combustibile per aviogetti) , che si era meritata l'appellativo di " oro verde del deserto ", potesse essere la speranza di una rapida soluzione al crescente aumento del costo del petrolio e della benzina... invece oggi la speranza sbiadisce. La pianta, il cui fiore produce piccoli frutti verdi, la cui spremitura ha assicurato per secoli agli agricoltori dei tropici il combustibile per le lanterne, viene coltivata su terreni marginali che sono considerati indesiderabili  per altre colture alimentari. Tuttavia, secondo alcune aziende, si è scoperto che quando sono coltivate su terreni marginali, ottengono rendimenti marginali. E questo ha provocato una grande battuta d'arresto per l'ind

Sumatra: il risveglio del Sinabung

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Nel nord dell'isola di Sumatra, in Indonesia, dopo 400 anni un vulcano è tornato ad eruttare.   Il risveglio del Sinabung è stato improvviso e dirompente. Il luogo è stato tranquillo per secoli, circondato da una vegetazione lussureggiante.   Il risveglio del vulcano Sinabung meletus è cominciato ieri con uno sbadiglio enorme fatto di scosse, boati e vapore ad alta pressione, a cui ha fatto seguito una forte eruzione, con la lava che ha preso a sgorgare dal cratere e come una palla di fuoco è scivolata dai suoi 2500 metri lungo le pendici. Anche stamane, lunedì , un altro boato ha fatto vibrare pazzamente la terra creando forte panico nella popolazione che sta evacuando. Nei villaggi sottostanti subito è scattato il codice rosso: la gente in preda al panico è fuggita via in cerca di salvezza; oltre 12mila persone sono state evacuate da 17 villaggi nella zona, molte della quali accolte in rifugi di emergenza. Qualcuno però non non ce l'ha fatta, soffocato dal terrore e

Il futuro del grano è roseo

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E' come se gli scienziati avessero scoperto il modo per desalinizzare l'acqua del mare, renderla quindi bevibile a centinaia di milioni di persone nel mondo, e risolvere in un istante il gravoso problema dell'acqua, che secondo molti, sarà una delle cause determinanti delle prossime guerre globali. Come l'acqua, anche il frumento , meglio conosciuto come grano , tema centrale nel pensiero di Vincent van Gogh , nella cui visione delle sue  opere pittoriche si coglie l’importanza che egli vi attribuisce come metafora della vita, è alla base della nostra sopravvivenza.  Ma non è di Van Gogh che dobbiamo scrivere! Piuttosto dell'importanza del grano, come alimento, ancora oggi negato a 1 miliardo di persone che vanno a dormire affamate ogni sera. Gente  povera d'Africa e di Asia, che non ha accesso a terre per la coltivazione di grano e cereali destinati all'uomo. Gente che vive una grave crisi alimentare e continua a morire di  malattie. Ora però una nu

San Jose, Chile: con la speranza nel cuore

A 700 metri di profondità, ormai da 22 giorni e con la prospettiva di trascorrerne almeno altri 100, si spera che tutti e trentatrè ce la facciano a rimanere in vita. Per fortuna cibo e acqua non mancano e l'aria è garantita da un sistema di ventilazione.  I minatori intrappolati nella miniera di rame di San Jose , nel Cile settentrionale, festeggiano e cantano  l'inno nazionale, intonando "Viva il Cile, e viva i minatori ! ". Le immagini di youtube , della durata di circa 5 minuti, sono state estrapolate da un video di 45 minuti, girato con una piccola telecamera fatta scendere a loro attraverso una sonda, e trasmesso ieri sera dalla Television Nacional de Chile . Nudi sino alla cintola, barba incolta, viso scavato e nero, accanto ad un armadietto che contiene alcol, dentifricio, medicine ed un tavolino in un angolo dove si riuniscono tutti i giorni per giocare, e dove fanno progetti per il domani, quando i soccorritori (che su in cima si mischiano a giornali

La geoingegneria non è di grande utilità nella lotta contro i cambiamenti climatici

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La geoingegneria non è di grande utilità nella lotta contro i cambiamenti climatici, specie per il livello dei mari in aumento   Anche i metodi più estremi di geoingegneria non riusciranno a fermare l'avanzata del mare dovuta al cambiamento climatico. Questo è quanto suggerisce uno studio, che parla di ben 150 milioni di persone che potrebbero essere colpite dall'innalzamento dei livelli dell'oceano da 30cm a 70cm entro la fine di questo secolo. Ciò potrebbe produrre gravi inondazioni delle zone basse costiere, tra cui alcune delle più grandi città del mondo. Il team, guidato da John Moore , della Beijing Normal University , Cina ha pubblicato lo studio sulla rivista PNAS. Per combattere il riscaldamento globale, dice il ricercatore, la gente ha bisogno di concentrarsi sulla forte riduzione delle emissioni di gas serra e non fare troppo affidamento sulle proposte di metodi di geoingegneria. " Sostituendo la Geoingegneria al controllo delle emissioni sarebbe

Miniera di San Jose, in Cile: nel giorno del Signore

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Il crollo della piccola miniera d'oro e di rame di San Jose, nel nord del Paese, che vede intrappolati 33 minatori dal 5 agosto a circa 700 metri di profondità, si è rivelato essere, domenica 22 agosto, il più bel giorno della vita per tanti cileni, almeno tra quelli che hanno seguito la vicenda ogni giorno con apprensione. " Lo sapevamo che erano tutti vivi ", ha detto una donna, attorniata da una folla in preda ad una gioia incontenibile, dopo che la sonda li aveva individuati " e poi la notizia è arrivata di domenica, il giorno del Signore, e il miracolo si è avverato" . Difatti la sonda ha individuato i minatori in una grotta, probabilmente in un rifugio dotato di acqua e ossigeno. La stessa sonda ha poi riportato in superficie un messaggio, scritto con un lapis rosso: " Stiamo bene nel rifugio. Siamo in 33 " , ha letto con emozione il presidente cileno Sebastian Pinera , giunto sul luogo del disastro per la quarta volta. Il presidente ha po

Israele userà dei droni per il risparmio idrico

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Il grande problema futuro " dell'acqua che ne sarà " sta preoccupando molti paesi del mondo, tra cui Israele che ne ha una quantità limitata, tant'è che per "salvarla alle esigenze umane ", il Ministero della Sanità israeliano ha velatamente proibito l'immersione per scopi religiosi (il battesimo) nelle acque del Giordano, il qaule secondo un  rapporto recentemente prodotto da una coalizione di ambientalisti giordani, palestinesi e israeliani,  e’ destinato a sparire, entro il 2011. Il problema dell'acqua è talmente sentito nella terra più sotto pressione del mondo, che Arad Metering Technologies , un'azienda israeliana, sta proponendo di monitorare il consumo di acqua del cliente usando droni a batteria. Israele ha una industria ad alta tecnologia aerospaziale che aperto la strada all'uso di droni (aerei senza pilota) per l'esercito. Avendo però il paese con una risorsa limitata di acqua, si sta pensando di utilizzare la tecnolog

CIFRE ALLA MANO

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I ricercatori della  US-based Sea Education Association (Sea) , Woods Hole Oceanographic Institution and the University of Hawaii hanno studiato l'accumulazione di plastica nell'Oceano Atlantico.  I dati analizzati sono stati raccolti da indagini marine in 22 anni, fra il 1986 e il 2008, con oltre 6000 pescaggi con reti che hanno raccolto più di 64.000 pezzi di plastica.  Il maggior numero di pezzi di plastica sono stati raccolti nel 1997, in cui sono stati recuperati 1.069 pezzi in un unico recupero durato 30 minuti. Questo equivale a 580 mila pezzi per chilometro quadrato.   Il team ha inoltre detto che la produzione mondiale di materie plastiche è aumentato di cinque volte tra il 1976 e il 2008, e la quantità gettata in mare dai soli Stati Uniti è aumentata di quattro volte negli ultimi due decenni. L'inquinamento marino della plastica è un grosso problema ambientale. La durevolezza chimica della plastica e la lenta opera di biodegradazione permettono c

L' e-waste di ritorno...

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Subito dopo ferragosto ho voluto rassettare la mia stanza da lavoro, gettando cartaccia inutile, togliendo quadri, poster e vecchie immagini dalle pareti. Dopo una ventina di minuti, mentre ero intento a sistemare gli scaffali della libreria, mi sono ritrovato alle prese con un grosso problema: dove gettare tutti quei  rifiuti elettronici che si stavano accumulando frettolosamente?  Mi riferisco ad un hard disk obsoleto, da un paio di cuffie rotte, ad una serie di prese, carica batterie, "ciavatte", prese scart, telefonini antiquati ... senza contare poi quello che c'era nei cassettoni e sul ripiano in basso del mobile sulla parete opposta: una vecchia stampante, il cabinet d'un pc con monitor vecchio stampo ed un paio di televisori... insomma una montagna di e-waste .  Subito mi è sorto un interrogativo: dove gettare tutta questa roba?   Se avessi fatto come fa una discreta parte della nostra società civile, avrei gettato tutto nei cassonetti, dove mi sarei

Cina: un singolare busillis

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Nell'ultimo anno la Cina è diventata il principale produttore di automobili al mondo. Ha superato la Germania come primo paese esportatore, ha scavalcato gli Stati Uniti come primo inquinatore, ed è il maggiore utente di energia del pianeta.  Ora, si appresta a ricoprire il ruolo di seconda potenza economica mondiale.  Difatti, secondo i dati presentati dai giapponesi, nel secondo trimestre di quest'anno la ricchezza prodotta in Cina ha superato quella prodotta in Giappone e tutti i dati indicano che alla fine dell'anno il sorpasso sarà consolidato. Un grosso risultato, se si pensa che solo dieci anni fa il PIL cinese era il settimo del pianeta! Va però tenuto conto che il reddito pro-capite del cittadino cinese dista ancora tantissimo da quello delle grandi potenze economiche. Tuttavia, rispetto al Giappone che sta vivendo una grave crisi economica, il potenziale di crescita cinese è enorme. Con la crescita dell'economia cresce anche il ruolo politico della Cin

Sale la tensione tra Cina e USA per via delle esercitazioni navali nel mar Giallo

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Le esercitazioni navali nel Mar Giallo tra Stati Uniti e Corea del Sud sono   iniziate con scaramucce, punzecchiature e accuse reciproche tra Cina e Stati Uniti. Il mese scorso , le esercitazioni navali statunitensi con Vietnam, Malesia e altri paesi, in perenne disputa con la Cina per il controllo delle zone ricche di risorse nel Mar Cinese Meridionale, hanno messo a dura prova la proverbiale pazienza cinese.  Ora, però, l'attrito sorto sulle esercitazioni navali tra USA e Corea del Sud riflettono una più ampia instabilità nelle relazioni con Pechino. Un commento sul " People’s Liberation Army Daily ", il giornale top dell'Esercito di Liberazione Popolare ( PLA ), è stato una bordata verbale della Cina contro Washington, che ha accusato Pechino di fomentare tensioni nella regione, con una serie di esercitazioni militari nei pressi dei suoi confini.  A scriverlo è stato Yang Yi del Rear Admiral , l'ufficio di commissione navale, il quale, riferendosi

CIFRE ALLA MANO

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I vigneti sono depuratori naturali in grado di assorbire grandi quantità di emissioni nocive, che possono essere impiantati nelle città con lo scopo di ripulire l'aria. La scoperta è stata fatta grazie ad uno studio dell'Università di Firenze, in collaborazione con un'azienda toscana del settore vitinicolo, in quel di Bolgheri , dove i cipressi alti e schietti va da San Guido in duplice filare....  Secondo questo studio, 100 ettari di viti , sono in grado di assobire 1500 tonnellate di anidride carbonica , mantenendo quindi l'aria pulita.   Notevoli quindi i benefici per le campagne, ma anche per le città, dove, con un ritorno - non sarebbe male -  ad una città più vivibile, forse i vigneti potrebbero avere effetti positivi sulla  qualità dell'aria.                       " Ad esempio - leggo su webwinefood.corriere.it "se i 47 ettari di Parco Sempione a Milano venissero adibiti a vigneto, la città meneghina vedrebbe diminuire in un anno le propri