Sale la tensione tra Cina e USA per via delle esercitazioni navali nel mar Giallo

Le esercitazioni navali nel Mar Giallo tra Stati Uniti e Corea del Sud sono  iniziate con scaramucce, punzecchiature e accuse reciproche tra Cina e Stati Uniti.

Il mese scorso, le esercitazioni navali statunitensi con Vietnam, Malesia e altri paesi, in perenne disputa con la Cina per il controllo delle zone ricche di risorse nel Mar Cinese Meridionale, hanno messo a dura prova la proverbiale pazienza cinese. 

Ora, però, l'attrito sorto sulle esercitazioni navali tra USA e Corea del Sud riflettono una più ampia instabilità nelle relazioni con Pechino.

Un commento sul "People’s Liberation Army Daily", il giornale top dell'Esercito di Liberazione Popolare (PLA), è stato una bordata verbale della Cina contro Washington, che ha accusato Pechino di fomentare tensioni nella regione, con una serie di esercitazioni militari nei pressi dei suoi confini. 

A scriverlo è stato Yang Yi del Rear Admiral, l'ufficio di commissione navale, il quale, riferendosi agli Stati Uniti, scrive: "Da un lato, vuole che la Cina svolga un ruolo sulle questioni di sicurezza regionale, dall'altro, si è impegnata in un accerchiamento sempre più stretto della Cina, con una continua messa in discussione degli interessi principali della Cina".

"Raramente c'è stata tanta esitazioneo e caos nella politica americana verso la Cina", ha scritto l'anziano stratega militare cinese.

I piani del Pentagono, sebbene in un primo momento non era stato rivelato, prevedono che nel programma delle esercitazioni navali congiunte con la Repubblica di Corea, vi prenderà parte anche la portaerei a  propulsione nucleare USS George Washington, che sarà inviata nel Mar Giallo, tra la Cina e la penisola coreana.

"Queste esercitazioni hanno lo scopo di provocare "inimicizia e un confronto nella regione Asia-Pacifico," scrive ancora Yang Yi nell'articolo.

"Gli Stati Uniti dovrebbero evitare di  provocare la Cina attraverso le esercitazioni militari e di rispettare i suoi interessi marittimi". "Washington pagherà inevitabilmente un prezzo molto caro per la sua indecisione", ha scritto stavolta Yang sul China Daily di ieri, il principale giornale in lingua inglese del paese.

Secondo  Wang Jisi, un attento osservatore dei rapporti Cina-USA dell'Università di Pechino, "il rischio che si verifichi uno scontro tra le marine dei due paesi al largo della costa cinese si sta intensificando".

Shi Yinhong, direttore della prestigiosa Renmin University, presso l'American Study Centre at Beijing ha detto al The Weekend Australian: "Le esercitazioni militari senza precedenti presso le acque del mare circostante la Cina sono manifestazioni strategiche e provocazioni nei confronti della Cina". "La Cina esprime la sua posizione attraverso i canali diplomatici e le esercitazioni militari", ha aggiunto Yinhong. "Anche se né gli Stati Uniti né la Cina hanno ammesso che le esercitazioni coinvolgono entrambi le parti, tutto il mondo la pensa così. Ma nessuna azione militare diretta dovrebbe essere presa, altrimenti sarebbe molto rischioso per entrambi."

Fonte:  news.yahoo.com - www.theaustralian.com.au - www.bbc.co.uk
Immagini: aliveinthechesapeake.blogspot.com - news.mongabay.com


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