Fosforo: il futuro dell'agricoltura è in pericolo

La vita delle piante ha bisogno di molti elementi nutritivi che trova nel terreno e che assorbe disciolti dall'acqua. Di questi elementi, in quantita rilevante, troviamo azoto, fosforo, potassio e calcio. Altri minerali, quali ferro, manganese, zinco e rame sono sufficienti in tracce. 

L'uomo, con il raccolto allontana la pianta dalla terra, cosicchè tutte le sostanze assorbite dall'organismo vegetale vengono sottratte ad essa, che ogni anno, con le colture, s'impoverisce degli elementi più importanti, che verranno poi reintegrati dal terreno per renderlo disponibile a nuove colture, aumentandone il grado di fertilità con la concimazione.


Il fosforo è un elemento importante nell'organismo umano per il metabolismo di grassi, carboidrati e proteine ma è altresì un ingrediente fondamentale per i fertilizzanti, i pesticidi, i detersivi ed altri prodotti chimici industriali e domestici. 


La maggior parte dei depositi di fosforo naturale proviene da scheletri di animali fossili, che sono particolarmente abbondanti in fondali secco. Tali depositi di fosforo esistono come fosfato, che di solito comprende le impurità come calcio e altri metalli che debbono essere rimosse. 


Dalla purificazione della roccia si produce fosforo bianco, una molecola che contiene quattro atomi di fosforo. Il fosforo bianco è tetraedrico. Conosciuto come P4, il fosforo bianco è la forma più stabile di fosforo molecolare, ma è anche più tossico del fosforo rosso.

Probabilmente il fosforo, una componente chiave per i fertilizzanti, è stato sottovalutato come risorsa, e ne rimane sempre di meno, tant'è che le miniere di fosforo per concime minerale si consumano più velocemente di quanto i cicli geologici producono. Gli Stati Uniti possono accedere alle proprie fonti interne ancora per pochi decenni, e pochi altri paesi hanno riserve sostanziali, che potrebbero anche impoverirsi in circa un secolo. Oltreciò le riserve di fosforo sono ancora meno uniformemente distribuite sul pianeta rispetto al petrolio,
e ciò crea preoccupazioni nell'importarlo.


Dopo la Cina gli Stati Uniti sono il secondo produttore mondiale di fosforo, con il 19 per cento del totale, di cui un 65 per cento di tale importo deriva da un'unica fonte: le miniere vicino a Tampa, in Florida, che non possono durare che pochi decenni. 

Caso singolare: quasi il 50 per cento delle riserve mondiali sono controllate da un singolo paese, il Marocco, che con Cina e Stati Uniti produce circa 2/3 della produzione mondiale.

Tuttavia, anche se il Marocco, detto "l'Arabia Saudita del fosforo" è un paese stabile e può considerarsi una nazione amica, uno squilibrio geostrategico renderebbe il fosforo una bomba ad orologeria. 

Mi domando se il fosforo può essere collegato in qualche modo alla morte in Marocco, avvenuta per un incidente aereo, dello sceicco Ahmed Ben Zayed al Nahyane, fratello del sovrano del ricco emirato petrolifero di Abu Dhabi, a capo dell'Adia (Abu Dhabi Investment Authority), il più grande fondo sovrano del mondo.

E dunque, la carenza di questa sottovalutata risorsa, molto importante per i fertilizzanti, potrebbe diventare una minaccia per la nostra alimentazione. Il fosforo, come anche altri metalli, andrebbe preservato, conservato o il futuro dell'agricoltura potrebbe crollare.

Volendo fare qualcosa anche noi, potremmo, ad esempio, ridurre il consumo di carni, preferendo un'alimentazione a base di ortaggi, potrebbe essere uno dei metodi per ottimizzare le scarse risorse di fosforo disponibili. Ne trarrebbe giovamento anche la nostra salute!



Fonte: www.rdmag.com - www.scientificamerican.com -
Immagine: www.infiniteunknown.net

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