Nigeria: un altro grave caso di contaminazione.

Dopo il fango rosso tossico in Ungheria, un altro grave caso di contaminazione in Nigeria.

Nello Stato di Zamfara, nel nord del Paese, più di 400 bambini sotto i cinque anni sono stati avvelenati dalla contaminazione da piombo, scaturito dall'estrazione illegale dell'oro. I livelli di contaminazione sono risultati superiori fino a 10 volte gli standard massimi in diversi pozzi dei villaggi.
 

Il procedimento di lavorazione, che prevede la frantumazione e l’asciugatura, molto spesso avviene all’interno delle abitazioni dei villaggi, dove donne e bambini partecipano alla lavorazione. Il residuo di questa lavorazione viene poi scartato a casaccio a cielo aperto, esponendo, in tal modo, i bambini a inalazioni o ingestioni di sostanze contaminanti.

Secondo Medici Senza Frontiere (MSF)  i 400 morti sono solo una sottostima perché molti decessi correlati al piombo non vengono mai riportati, e in molti casi, queste comunità li attribuiscono ad altri fattori o negano del tutto l'evidenza, per paura che le autorità vietino le loro attività estrattive.


Un rapporto delle Nazioni Unite, che ha studiato la situazione, spiega che l'avvelenamento da piombo si sta diffondendo nella comunità di minatori nel nord-ovest Zamfara. Sembra che la lista dei villaggi inquinati continua a crescere e che, nonostante due di essi siano stati decontaminati, a Dareta, uno dei du villaggi, vi sono segni di ripresa delle attività minerarie.



Per le Nazioni Unite, purtroppo l'inquinamento da piombo e la crisi d'intossicazione nello Stato di Zamfara è tutt'altro che finito e si teme si sia visto solo la punta dell'iceberg.


Immagine: www.bbc.co.uk/


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