Myanmar: la sommossa dei gruppi etnici

Sebbene uno degli aspetti più positivi delle elezioni tenutasi di recente nel Myanmar è stata la creazione, nell'ambito di una nuova struttura di governo, di assemblee elette regionali che danno alle minoranze etniche del Myanmar una partecipazione formale al governo, specie alle regioni di Shan e Arakan, il nuovo governo birmano non ha alcuna intenzione di aprire ai gruppi etnici. 

La giunta militare vuole disarmare le milizie etniche ma queste non ci stanno. Alcuni gruppi etnici si sentono esclusi dalla vita politica e potrebbero ribellarsi violentemente.

Nel mentre, i rappresentanti di 2 gruppi etnici armati si sono incontrati nel quartier generale del Shan State Army-South (SSA-South), una delle fazioni ribelli più importanti nella grande lotta contro il governo birmano, ed hanno discusso coi loro leaders circa  l’espansione di una nuova alleanza degli eserciti etnici che si oppongono al regime birmano.

Fonti del governo thailandese dicono che le autorità del Myanmar hanno avvertito che i gruppi armati delle minoranze etniche che non si conformano al sistema vigente saranno dichiarati ribelli o terroristi, e saranno sottoposti ad attacchi militari.

La prospettiva di nuovi scontri lungo le aree che si affacciano sulle aree dello Shan e del Karen creerà nuove sfide per la tutela di coloro che già siedono nei campi sul lato thailandese della frontiera, dove l' afflusso di rifugiati è straordinario.  Almeno 120.000 persone dal Myanmar vivono in campi gestiti  Thai Burma Border Committee  per tutta la lunghezza del confine tra  Thailandia e  Myanmar. Si stima che la forza lavoro illegale in Thailandia, proveniente dal Myanmar sia superiore a 1,2 milioni di persone.

Immagini:  www.joshuaproject.net
 

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