Candidiamo l'isola di Lampedusa al Premio Nobel per la Pace 2011

Poco prima dell'alba di ieri a Lampedusa, un barcone con circa 500 emigrati a bordo, si è infranto sugli scogli davanti al porto. Molti di quei disperati, in fuga da guerre, crudeltà, siccità e mancanza di lavoro, provenienti quasi tutti dall'Africa subsahriana, sono saltati dal barcone, cercando di appigliarsi dove capitava, anche sui corpi degli altri sventurati, sbattendo contro gli scogli e riportando varie escoriazioni sui loro corpi esausti. In tanti hanno pensato che quello fosse l'ultimo giorno della loro vita, quando si sono gettati in  mare e hanno avuto la forza di nuotare sino ad uscire dall'acqua. Grazie però alla tempestività dei soccorsi, con in testa i sommozzatori della Guardia Costiera, altre forze dell'ordine e volontari di associazioni umanitarie, è stata formata una catena umana, che è riuscita a trarre in salvo molti di loro, tra cui donne e bambini.

Tra essi, c'era anche Innocent, il cui primo pensiero, non appena ha toccato terra, è stato quello di stendere al primo sole del mattino la sua Bibbia, piena di segni, sottolineature, versetti messi in rilievo... l'unica cosa che si era portato dietro.

Sincera ammirazione ai soccoritori è stata espressa in una dichiarazione dal Capo dello Stato Napolitano.

Piuttosto che dare il Nobel per la Pace ad un giovane presidente appena insediatosi a capo della nazione più potente al mondo, che suo malgrado, come comandante supremo, si troverà in seguito a prendere decisioni terribili, tra cui l'operazione che ha portato all'uccisione di Bin Laden, sarebbe meno imbarazzante insignire del Nobel per la Pace 2011, come ha suggerito già il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi, la popolazione di Lampedusa, che in più occasioni, ha dato prova di grande solidarietà e spirito di accoglienza verso coloro che fuggono da un'esistenza difficile e impossibile.

Propongo quindi che la commissione che seleziona i candidati al prestigioso riconoscimento, prenda in considerazione gli instancabili soccoritori dell'isola Pelagia. Basterebbe solo quanto accaduto nella notte più difficile, per meritare il premio Nobel per la Pace 2011. Siamo certi che sarebbe un premio giusto e condiviso da molti.


Immagini: tg3.rai.it  -  sviluppoenergetico.it

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