Amazzonia: si costruirà la terza diga più grande del mondo

Paese che vai, problema energetico che trovi.

Da noi c'è un dibattito in corso sull'energia nucleare, in cui una buona parte della popolazione, in vista del referendum dove è invitata a partecipare, sembrerebbe orientata a sospendere per sempre l'energia atomica.

In Brasile, invece, il nuovo presidente Dilma Rousseff Vana, ha autorizzato la costruzione di una diga idroelettrica lungo il fiume Xingu, nello stato di Rondonia nella giungla amazzonica, nonostante la forte opposizione dei popoli indigeni al progetto. La nuova diga sarà la terza più grande del mondo, dopo la diga cinese delle Tre Gole, a sua volta con numerosi problemi, e la diga di Itaipu Brasile-Paraguay.


La diga inonderà la patria degli indios Kayapó, costretti ad abbandonare le loro terre.

Saranno alluvionati oltre 400.000 ettari della foresta pluviale più grande del mondo, soppiantando dalle 20.000 alle 40.000 persone - compresi, appunto, i Kayapó.  Le ricche risorse delle loro terre (minerali, legname, e il potenziale di energia idroelettrica), hanno portato grandi pressioni dall'esterno. Sebbene la costituzione brasiliana proibisce esplicitamente lo spostamento degli indios dalle loro terre tradizionali, in questo caso, "nell'interesse della sovranità del paese", asserisce il Congresso Nazionale, la rimozione del popolo che abita in quei territori è inevitabile. I sostenitori della diga sostengono che la sua costruzione è nell'interesse della nazione.

L'impatto ecologico del progetto è imponente: il bacino del fiume Xingu, un affluente del Rio delle Amazzoni, ha quattro volte più di biodiversità di tutta l'Europa. L' allagamento della foresta pluviale libererà enormi quantità di metano, un gas serra molto più dannoso dell'anidride carbonica.


Dopo aver sentito che il governo brasiliano ha dato il via libera per iniziare la costruzione della diga, il capo Raoni del popolo Kayapo, ha pianto disperatamente.

L'Agenzia di Protezione Ambientale del Brasile, che ha approvato la diga, ha detto che la sua costruzione creerà posti di lavoro e aiuterà il paese a tenere il passo con i suoi crescenti bisogni energetici.

Il progetto è stato ferocemente contestato dagli ambientalisti, dalle popolazioni indigene ed altri che vivono nella zona circostante, compresi celebrità quali Sting e il regista  James Cameron.

Gli ambientalisti sostengono che alla diga verrà richiesto un maggiore sviluppo, inondando così 200 miglia quadrate di foreste con danni alle persone e agli animali che li vivono.

Raoni ha detto alla BBC nel mese di febbraio: "Noi non vogliamo la diga perché distrugge i nostri fiumi, la nostra giungla e il nostro modo di vivere."

Più di mezzo milione di persone hanno firmato una petizione da parte della organizzazione no-profit Amazon Watch per bloccare la diga.

Ma si sa, per l'energia si fa questo ed altro. E come sappiamo, l'energia idroelettrica in quanto a sicurezza non è migliore dell'energia nucleare, anzi... Basta andare a vedere quanto sta accadendo in Cina con la diga delle Tre Gole (il cui costo è stato di  almeno 23 miliardi di dollari), progettata per generare elettricità e domare lo Yangtze, il fiume più lungo in Asia, ma attualmente fonte di grande preoccupazione, in quanto la sua costruzione ha causato nel vasto bacino che la ospita la peggiore siccità degli ultimi decenni.

Immagini: amazonianewscerrado.blogspot.com  - www.guardian.co.uk  - www.washingtonpost.com

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