Archeobatteri negli oceani: grande fonte di gas serra
Negli oceani c'è una fonte di gas serra, organismi unicellulari molto primitivi, i cosiddetti archeobatteri (Archaea), che rappresentano il 35% dei batteri degli oceani.
Questi batteri primitivi sono già riconosciuti come dissipatori di grandi quantità di metano negli ecosistemi bentonici ecosistemi bentonici (costituiti da tutte le specie animali e vegetali che vivono
ancorate a fondi duri, all’interno dei sedimenti o che si muovono in prossimità del fondale).
E' il risultato di uno studio americano pubblicato su "Science". Gli archeobatteri producono quantità significative di ossido di azoto (più degli altri batteri marini) digerendo l'ammoniaca di cui si nutrono. La scoperta è stata fatta in laboratorio.
L'ossido di azoto è uno dei gas responsabili della distruzione dell'ozono in atmosfera. Gli organismi che vivono negli oceani ne producono il 30%.
Immagine: jackevolv.wordpress.com
Questi batteri primitivi sono già riconosciuti come dissipatori di grandi quantità di metano negli ecosistemi bentonici ecosistemi bentonici (costituiti da tutte le specie animali e vegetali che vivono
ancorate a fondi duri, all’interno dei sedimenti o che si muovono in prossimità del fondale).
E' il risultato di uno studio americano pubblicato su "Science". Gli archeobatteri producono quantità significative di ossido di azoto (più degli altri batteri marini) digerendo l'ammoniaca di cui si nutrono. La scoperta è stata fatta in laboratorio.
L'ossido di azoto è uno dei gas responsabili della distruzione dell'ozono in atmosfera. Gli organismi che vivono negli oceani ne producono il 30%.
Immagine: jackevolv.wordpress.com
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