Sangue libico

Giovani libici, che siano berberi delle montagne, islamici, ragazzi di città poco importa, purchè riescano a sconfiggere il male che sta logorando un Paese che si avviava lentamente ad essere moderno ma che un tiranno crudele, malvagio, vanaglorioso come pochi ce ne sono stati nella storia dell'umanità, sta conducendo inesorabilmente alla rovina totale. Migliaia di giovani che hanno dato la vita per stanare questo serpente il cui unico scopo è quello di mantenersi in vita mandando avanti i suoi uomini utilizzando il denaro che ha accumulato in più di 40 anni di potere. Un uomo che definire tale è un azzardo, abituato a servirsi delle vite altrui come fossero soldati giocattoli, disprezzandoli finanche, specie se sono di colore. Un uomo avido, vanesio, amante delle vita e dei bagordi che si è sempre creduto un Dio in terra e che merita una fine, per quanto nei canoni della giustiza, miserevole. 

Peccato però che sinora, anche se i ribelli libici hanno invaso la roccaforte di Muammar Gheddafi a Tripoli e a Sirte, migliaia di miliziani lealisti abbiano ancora in mano diversi punti nella  città.  Tanto sangue versato, almeno in Libia. La battaglia continua, cruenta e sanguinosa, ma questi giovani, che come gli altri dei paesi del Nord Africa hanno cambiato il corso della storia cacciando a pedate dittatori che hanno accumulato enormi somme di denaro e beni preziosi alla loro faccia, hanno avuto la grande opportunità di far parte d'una grande rivoluzione che sta cambiando il volto del loro Paese e che il mondo intero ricorderà per un pezzo.

Di tutta questa storia, per uno che ha votato centrodestra, rimane però un grave disappunto: non riesco a ingoiare il rospo in gola, e cioè quel dannato baciamano che il nostro caro premier guascone ha dato a quell'animale di Gheddafi: Silvio, perchè l'hai fatto, perdiana?! Chiedi scusa al popolo libico ma anche a quello italiano, specie ha chi ha votato per te. Se non lo farai alle prossime elezioni chi scrive non voterà più per te ne per il partito che rappresenti. Purtroppo, non mi resta altro da fare!


Immagine: www.smh.com.au/ - sole24ore.com

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