Durban: si prevedono defezioni importanti sulla conferenza del clima

Dal nostro inviato a Durban John Keyman
 
Con l'avvio dei negoziati sul clima a Durban, l'attenzione è focalizzata sul probabile ruolo dei gruppi dei paesi importanti. L'esito della conferenza sul clima delle Nazioni Unite sarà in gran parte decisa dal gioco di forze tra il Basic (Brasile, Sud Africa, India e Cina), gruppo formato due anni fa, l'Unione europea, e The Umbrella Group dei paesi sviluppati, guidati dagli Stati Uniti e composto da Russia, Giappone, Canada, Australia e altri che si oppongono ad impegni giuridicamente vincolanti sul clima.

Per il primo di questi gruppi sono fondamentali tre punti: la pressione sui membri di intraprendere gli impegni vincolanti nell'immediato futuro (che si oppone a causa del suo status in via di sviluppo), il destino del Protocollo di Kyoto, l'unico efficace accordo legale sul clima e le prestazioni dei paesi sviluppati del nord del mondo per quanto riguarda i loro impegni per finanziare le azioni climatiche nel sud.

Le emissioni di gas serra di tutti i paesi di base stanno crescendo molto più velocemente - in effetti circa cinque volte più veloci in Cina ed in India. Ma la Cina è di gran lunga la più industrializzata degli altri. Le sue emissioni di carbonio pro-capite sono vicine a quelle dell'Europa occidentale , ma quelle del Sud Africa sono ancora più alte. Tuttavia India e Brasile hanno emissioni più basse, paragonabili a quelli dei paesi più poveri del mondo.

Brasile e Sud Africa sarebbero disposti ad accettare gli obblighi vincolanti in cambio di finanza.

Il Sud Africa come ospite della conferenza opta per il successo di Durban, anche se questo significa erodere la solidarietà del gruppo Basic. La pressione si sta sviluppando affinchè il gruppo accetti gli obblighi identici a quelli imposti al Nord del pianeta. Cina e India hanno risposto a tale pressione nel 2009 volontariamente impegnandosi a ridurre l'intensità delle emissioni. Ma il nord, responsabile del 75 per cento delle emissioni di CO2 accumulato, ha fatto promesse molto meno consistenti rispetto al sud, che è meno responsabile del cambiamento climatico, i cui abitanti però sono molto più a rischio.

L'UE inizialmente ha svolto un ruolo positivo nei colloqui sul clima ma in questo momento il vecchio continente è alle prese con una grave crisi economica e non presta molta attenzione a quanto accade a Durban, anzi paventa ad un'altra edizione la risoluzione del busillis sul clima e la sopravvivenza del Protocollo di Kyoto, l'unico trattato giuridicamente vincolante al mondo che impone ai paesi sviluppati di ridurre le emissioni di gas serra.

Povero pinguino!

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