Energia solare: la crisi che non ti aspetti

A lungo considerata come un rimedio per la dipendenza del mondo dai combustibili fossili, l'industria solare sta oscurandosi mentre i produttori  di pannelli utilizzati per sfruttare il sole continuano a cadere nel dimenticatoio.

Fallimenti, crollo dei titoli azionari e la frantumazione dei carichi del debito stanno mettendo in dubbio l'attuabilità di un'industria che dagli anni 70 è stata pensata per far avanzare gli Stati Uniti - e il mondo-  in una epoca di nuova energia.

Secondo Jefferies Group analysis, la domanda globale di energia solare è ancora in crescita, circa l'8% più pannelli solari saranno installati quest'anno rispetto al 2010, ma si prevede una linea piatta per il prossimo anno.

Al centro del settore la sventura dei prezzi sta calando rapidamente per i pannelli solari e i loro componenti-polysilicon, wafer, celle e gli stessi moduli. Il motivo è semplice: ci sono troppi produttori che provano a vendere i loro articoli.

Nel corso degli ultimi mesi, almeno sette produttori di pannelli solari produttori hanno presentato istanza di fallimento o insolvenza, tra cui, la scorsa settimana, due aziende tedesche molto importanti quali Solar Millennium AG e Solon SE — e soprattutto la più nota  Solyndra LLC, da Fremont, Calif., società coinvolta in un'indagine penale per aver frodato il governo degli Stati Uniti.

Delle 10 maggiori società quotate per capitalizzazione di mercato il cui obiettivo è la produzione di componenti solari, sei hanno riportato perdite nel terzo trimestre, e tutte tranne uno di queste 10 hanno visto la loro linea di fondo indebolirsi rispetto all'anno precedente. Sottolineando come il debito si è appesantito, sei dei 10 produttori hanno riportato anche il debito nei loro bilanci poichè hanno superato le loro capitalizzazioni di borsa.


In più, molti altri produttori si trovano in una situazione finanziaria precaria, come ad esempio Energy Conversion Devices Inc., il cui titolo è caduto in picchiata del 95% quest'anno, così Auburn Hills, Michigan, azienda che ha sospeso le operazioni di fabbrica, interessi passivi e ristrutturato il suo staff. A riguardo, Energy Conversion Devices Inc. non ha rilasciato commenti

In generale gli investitori del mercato pubblico stanno punendo il settore solare, portando la quota in ribasso al 57%  al 19 dicembre di quest'anno, secondo la Banca di Investimento Stifel Nicolaus, a fronte di un calo del 3% per l'S & P 500.

Anche First Solar Inc., il beniamino del settore, sta passando un momento assai critico. Il suo presidente Mike Ahearn ha detto che l'industria subirà pressioni sui prezzi a tempo indeterminato.

Questo significa che la scossa in negativo tra i produttori probabilmente continuerà per qualche tempo. "L'industria semplicemente non è in grado di supportare oltre 300 produttori di celle e moduli, per cui le aziende capitoleranno e usciranno dal settore", ha dichiarato Zhengrong Shi, amministratore delegato di cinese produttore di pannelli solari della Suntech Power Holdings Co., lo scorso fine novembre agli investitori. Suntech sta tagliando d'un 20% le spese d'esercizio per  l'anno prossimo,  come si spera di arginare questo anno il prezzo delle azioni del 70%.

Anche la Germania, per anni il più grande mercato del mondo per l'energia solare, sta vedendo un calo del 29% della domanda di quest'anno. Questo è un bel contrasto con il 2010, in cui gli impianti in Germania erano quasi raddoppiati.

Il problema energetico è serio, e in un mondo che non ha ancora il coraggio di abbandonare seppur parzialmente i combustibili fossili, ma al contrario, è stato pronto ad abbandonare, con un intervento emotivo in seguito al disastro giapponese il settore nucleare... tutto sta diventando molto più complicato.

Tuttavia, c'è ancora luce all'orizzonte del settore. La domanda di elettricità globale è destinata ad aumentare nei prossimi anni, poichè i paesi in via di sviluppo divorano energia e soffrono del problema d'inquinamentoi delle centrali elettriche che il solare può contribuire ad alleviare. E con l'avanzare della tecnologia e l'abbassamento dei costi, i produttori di pannelli solari saranno in grado di emergere senza la necessità di dipendere dai pesanti sussidi governativi.

Ma quei nuovi mercati richiedono tempo per emergere. Nel frattempo, le aziende continueranno a lottare per sopravvivere alla crisi.

Commenti

  1. In un settore così importante non escluderei l'intervento pubblico. Ma ormai chi dice "intervento pubblico" può essere accusato di blasfemia.

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  2. Be', di questi tempi credo proprio che sia così!
    D'altronde nel recente passato chi produce pannelli solari ha potuto godere di benefici importanti... a discapito forse di altri settori o situazioni più
    impellenti.

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  3. Chi ha prodotto pannelli e realizzato impianti, grazie agli incentivi, a scaricato su tutti noi, nelle nostre bollette elettriche (e non solo), un aumento di 2 eurocent x kwh dal trimestre gen-mar 2010 al trimestre ott-dic 2011. Una famiglia media, con un consumo di 3000 kwh annui, si è vista aumentare la bolletta elettrica, solo per questa voce (parte A3 del servizio di dispacciamento) di 60 euro all'anno !!! e aggiungiamoci poi le tasse e accise varie.
    Il solare deve cominciare a camminare con le proprie gambe.

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  4. Sono d'accordo: "il solare deve cominciare a camminare con le proprie gambe."

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