Tibet, una faccenda che non interessa più nessuno

Un altro tibetano si è immolato incendiandosi col kerosene dopo essersi imbottito di cotone su tutto il corpo e dopo averne bevuto. I tibetani che hanno assistito alla scena hanno tentato di spegnere le fiamme, ma la morte è stata molto veloce a causa del kerosene dentro e fuori del corpo. Ben 7.000 tibetani hanno preso parte ai funerali dell'uomo alla cerimonia di cremazione.

Sinora sono circa 30 i tibetani che si sono dati alle fiamme per protestare contro la soppressione della loro religione e cultura e per chiedere il ritorno del Dalai Lama, fuggito dalla regione himalayana nel 1959 nel corso di una fallita rivolta contro il dominio cinese. Purtroppo gli atti suicidi non sono riusciti ad attirare l'attenzione globale sulla questione Tibet, che è diventato un grande problema per la Cina e per il mondo intero. 

Con l'aumentare della potenza economica della Cina e il lento declino di quella occidentale la questione del Tibet rischia di essere limitata a una piccola parte della società civile. In passato, il governo occidentale avrebbe usato perlomeno le parole per i diritti dei tibetani.

Frustrati dall'indifferenza del mondo, i seguaci religiosi del Dalai Lama, leader spirituale tibetano in esilio, sono destinati a continuare la loro lotta per un Tibet libero.

Onde evitare ulteriori proteste e manifestazioni suicide, in occasione dell'anniversario della fuga del Dalai Lama dal Tibet verso l'India, avvenuta il 10 marzo del 1959, e i tumulti sanguinosi del 2008 a Lhasa - capitale del Tibet, le autorità cinesi hanno intensificato la vigilanza nelle regioni abitate da tibetani all'interno della Cina. Le aree abitate dai tibetani nelle province del Sichuan e Gansu, al di fuori della Regione autonoma tibetana, stanno diventando l'epicentro della auto-immolazione.

Tuttavia, la potenza cinese, che fa affari con tutto il mondo, almeno all'estero riesce a controllare le manifestazioni pro Tibet. Difatti, i Paesi occidentali che in passato hanno usato il Tibet come un problema nelle loro relazioni con la Cina ora appaiono più miti e sembrano trascurare o ignorare questi problemi quando si tratta col Paese del Dragone.

I paesi confinanti con la Cina come il Nepal e l'India sembrano aver ceduto al potere economico e all'influenza cinese e fanno del loro meglio per prevenire eventuali attività anti-cinesi sul loro territorio. Altri paesi asiatici che hanno effettivamente dimostrato molta preoccupazione con ciò che accade all'interno del Tibet, non ce ne sono. Anzi, molti governi sembrano ribadire il riconoscimento del Tibet come parte della Repubblica popolare cinese (RPC) e che il problema è un affare interno della Cina.

Ma per i tanti tibetani in esilio, il sostegno internazionale, in particolare il sostegno delle grandi potenze come gli Stati Uniti, è molto importante per il movimento Free Tibet. Per cui la comunità dei tibetani in esilio a Dharamsala (India) comincia a discutere e dibattere su come riconquistare l'attenzione internazionale e il sostegno alla loro causa, visto che anche le proteste estreme di auto-immolazione sono in gran parte trascurate.

Immagine: sirtopazthecure-ate.blogspot.com

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