California: grandi dispute sul piano di energie rinnovabili nel deserto

Si è spesso parlato negli anni passati di energia solare nel deserto, una risorsa pressochè inestinguibile d'irradiazione nei luoghi più aridi del pianeta.

La California è un mercato solare ad alto potenziale ed è la patria di uno dei più forti luoghi d'irraggiamento solare del mondo, ma molti progetti di energia solare su larga scala previsti nel deserto sono in fase di stallo o sono stati abbandonati.

Poche zone sono più in gioco del sud della California, che vanta alcuni dei migliori impianti solari, eolici e geotermici tra le risorse del mondo. Più in particolare, essa fornisce un incentivo a costruire progetti di energia rinnovabile nelle "aree di interesse per lo sviluppo", in cui le autorità di regolamentazione hanno determinato che ci sono poche eventuali risorse ambientali sensibili.


L'energia rinnovabile è da tempo una delle priorità dell'amministrazione Obama, ma individuando progetti eolici, solari e geotermici su terreni federali si è rivelato più difficile del previsto.

Quando il presidente Barack Obama ha promesso alle Nazioni Unite che l'America sarebbe stata drastica nel ridurre le emissioni di carbonio, non menzionò il deserto. Questo poichè ancora in quei giorni a Palm Spring ci si stava preparando all'annuncio del Desert Renewable Energy Conservation Plan (DRECP). Un progetto senza precedenti per portata e su scala, che definisce le regole di base per il prossimo quarto di secolo di energia solare, eolica e sviluppo geotermico in tutti i 22,5 milioni di ettari del deserto nel sud della California, divisi in zone designate per lo sviluppo di energie rinnovabili, la conservazione e la ricreazione, lo svago. Progetti eolici, geotermici e solari verrebbero impiantati nelle "aree di interesse dello sviluppo", mentre altre aree designate sono protette dallo sviluppo delle energie rinnovabili

Ci sono voluti cinque anni per creare il "Desert Conservation Renewable Energy Plan" e soltanto il mese scorso, il Department of the Interior (DOI) lo ha presentato. Il DOI vuole proteggere quasi 2 milioni di acri come "aree critiche di interesse ambientale" per 37 specie in via di estinzione, come il condor della California e il bighorn del deserto (nell'immagine).

Il piano viene visto come un passo fondamentale nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell'80 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050. Per l'amministrazione Obama il piano è "una pietra miliare" nella lotta contro il cambiamento climatico, mantenendo intatto il livello paesaggistico del deserto. "Ci sono aree che sono perfette per lo sviluppo e aree che sono troppo mature per svilupparsi. Alcune di queste siti sono sacre." disse il presidente a riguardo.

Il Desert Renewable Energy Conservation Plan (DRECP) cerca di minimizzare il conflitto tra energie rinnovabili e la conservazione dei siti, perciò ha designato alcune aree di sviluppo ed alcune zone di protezione.

Pur tuttavia, si sono incontrati ostacoli, guai finanziari locali e ambientalisti sul piede di guerra che hanno attaccato i progetti che secondo loro avrebbero disturbato gli ecosistemi, rovinato vedute panoramiche e ucciso un gran numero di uccelli e tartarughe, tra le altre specie. Molti dei progetti federali sono stati impantanati da ostacoli finanziari, incertezza sulla normativa e rigorose analisi ambientali. Ci sono sicuramente molte polemiche sulla versione finale.

In uno dei più grandi paesaggi desertici ancora intatti negli Stati Uniti, i gruppi di ambientalisti vogliono lo sviluppo diretto di terreni agricoli degradati e altre aree già disturbate. Ad esempio, essi si oppongono all'apertura della Silurian Valley nei pressi di Death Valley National Park, dove Iberdola Renewables vuole costruire un progetto di energia solare ed eolica sui 23 miglia quadrate. C'è poi la California Wind Energy Association, che stima 12.500 megawatt di energia eolica come necessario nel deserto entro il 2040 per soddisfare gli obiettivi climatici degli Stati Uniti.

Resta grande disaccordo sul modo migliore per spartirsi il deserto, una lotta che entrerà nel vivo il prossimo anno quando sarà ultimata la stesura del testo sul Desert Renewable Energy Conservation Plan.

Immagini: inhabitat.com - www.nps.gov

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