Stati Uniti: l'uragano Harvey mette paura

Sul finire della stagione degli uragani, ancora una volta nel famigerato Golfo del Messico, si sta formando un uragano che, secondo gli esperti potrebbe diventare spaventoso.

Milioni di persone si stanno preparando ad affrontarlo poichè si prevede una battaglia prolungata che potrebbe sconvolgere decine di contee a più di 100 miglia nell'entroterra.
Sette contee costiere da Corpus Christi all'estremità occidentale di Galveston hanno ordinato le evacuazioni obbligatorie di alcune aree.

L'ultima forte tempesta che ha colpito gli Stati Uniti fu l'uragano Wilma nell'ottobre 2005 in Florida.

Harvey, questo è il nome assegnato all'uragano che fa tanta paura, è cresciuto rapidamente da una depressione tropicale in uragano di categoria 1. I cicloni tropicali sono come dei motori, ma invece di combustibile hanno bisogno di aria calda e umida per sopravvivere. Il primo ingrediente per la formazione dei cicloni tropicali è la formazione delle calde acque oceaniche, in questo caso, nel Golfo del Messico, dove Harvey ha raccolto vapore per tutto il corso della giornata di ieri, grazie, appunto, alle acque calde nel Golfo del Messico, facendo si che Harvey possa diventare il primo uragano a colpire lo Stato del Texas dal tempo dell'uragano Ike , una tempesta di Categoria 2 che colpì Galveston nel 2008.

Il governatore del Texas Greg Abbott ha dichiarato preventivamente un stato di emergenza in 30 contee del Texas, 

La pioggia sarà una preoccupazione per gran parte del sud del Texas mentre il vento, il secondo ingrediente per un ciclone tropicale, sarà più intenso sui 111 km / h o più a terra, con raffiche ancora più forti sulla costa.

Gli uragani che si formano nell'Oceano Atlantico vengono alimentati da un vento al largo della costa africana.  Mentre il vento viaggia verso ovest sulla superficie dell'oceano, l'acqua evapora (si trasforma in vapore acqueo) e si alza. Quando si alza, il vapore acqueo si raffredda e si condensa in grandi cumuli di nubi. La tempesta assumerà nomi diversi e continuerà a svilupparsi e rafforzarsi. Prima diventerà una perturbazione tropicale, poi una depressione tropicale, una tempesta tropicale e non appena i venti raggiungono i 74 mph, la tempesta è ufficialmente un uragano.

Con Harvey, l'amministrazione Trump affronta la sua prima prova nel trattare con un grave disastro naturale. La tempesta sarà anche la prima sfida importante per la FEMA (Federal Emergency Management Agency) di Brock Long, che è stato confermato come amministratore a giugno dal Senato.

Si pensa pure al rischio di un disastro ambientale nel Texas. Secondo gli scienziati che hanno utilizzato modelli per prevedere i casi peggiori nel passaggio di Harvey sulla costa del Golfo, l''industria petrolchimica che va da Galveston a Houston potrebbe essere pesantemente colpita tanto da poter diventaree una catastrofe ambientale.

Tra le previsioni dello scenario: "più di 200 serbatoi petrolchimici andati distrutti, oltre 100 milioni di galloni di petrolio e prodotti chimici versati. I danni per la regione stimati a più di 100 miliardi di dollari. Più di 3.500 deceduti... "

Da qui potete seguire l'evolversi dell'uragano dal satellite NASA.

Immagine: www.kpax.com

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