Radioattività: la nube misteriosa dell'est


Per un paio di settimana una nube radioattiva  ha colpito l'Europa. La sua origine è ancora sconosciuta, anche se tutto indica che è stata generata in una regione tra la Russia e il Kazakistan. A rilevare per primi  l'isotopo radioattivo rutenio-106 sono stati i monitor in Italia il 3 ottobre, secondo una relazione del France's Radioprotection and Nuclear Safety Institute, noto come IRSN. In totale, 28 paesi europei hanno visto la nube radioattiva, dice il rapporto.

Secondo Jean-Christophe Gariel, direttore della salute presso l'IRSN, la misteriosa nuvola - che ormai si è dissipata - proviene da qualche parte nella Russia del Sud,  probabilmente tra il fiume Volga e gli Urali.

Le autorità dicono che la quantità di materiale visto in Europa é stato di piccole dimensioni, con un livello molto basso di radioattività e non pone problemi per la salute e l'ambiente in Europa, dice Gariel.

Il Ruthenium-106 è un isotopo radioattivo che non si trova in natura. "È un isotopo insolito", spiega Anders Ringbom, direttore della ricerca dell'agenzia svedese di ricerca sulla difesa, che esegue il monitoraggio radioattivo per quella nazione. "Non credo che è stata mai vista dopo l'incidente di Chernobyl".

L'analisi dell'IRSN suggerisce che il rutenio non provenisse da un incidente nucleare. Invece, probabilmente è avvenuto sia dal riciclaggio chimico del vecchio combustibile nucleare o dalla produzione di isotopi usati in medicina. Sulla base delle dimensioni del rilascio, Gariel dice, qualunque cosa sia accaduta potrebbe essere stata accidentale. "Non è una versione autorizzata, siamo sicuri di questo", afferma.

Una manciata di strutture nucleari russe si trovano approssimativamente nella regione in cui è nato il rutenio, tra cui un grande impianto di ritrattamento nucleare conosciuto come Mayak Production Association.

Durante la guerra fredda, la centrale Mayak trasformò il combustibile nucleare utilizzato in materiale per armi nucleari. In passato, l'impianto è stato il luogo di numerosi incidenti, tra cui un'esplosione del 1957 che ha rivaleggiato con le fusioni nucleari di Fukushima e Chernobyl.

Gariel dice che mentre Mayak è una possibile fonte della nube, non esistono dati sufficienti per collegarli definitivamente al rilascio di materiale radioattivo. Ha inoltre parlato ai funzionari di sicurezza russi negli ultimi giorni i quali, non contestando la sua analisi, non sono a conoscenza di eventuali incidenti nella regione negli ultimi mesi.

Il mistero continua.

Immagine: www.bbc.com

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