La schiavitù moderna dibattuta a Davos


I partecipanti al World Economic Forum Meeting del 2018 a  Davos, in Svizzera presentano un nuovo fondo globale in cui si spera che possa ridurre del 50% la moderna schiavitù nelle aree identificate. Secondo le cifre compilate dall'Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite e dalla Walk Free Foundation, un gruppo per i diritti umani, più di 40 milioni di persone in tutto il mondo vivono come schiavi,

A Davos il primo ministro Theresa May ha definito la schiavitù "la grande questione dei diritti umani dei nostri tempi" e si è impegnata a contribuire a sradicare il "male barbarico" della tratta di esseri umani. Tuttavia, l'anno scorso un rapporto molto critico del Comitato per il lavoro e le pensioni dei Comuni ha dichiarato che c'era una "ingiustificabile" mancanza di sostegno per i circa 10.000 - 13.000 schiavi nel Regno Unito. "Più cerchiamo la schiavitù moderna, più troviamo prove dell'abuso diffuso dei vulnerabili", ha detto l'anno scorso Will Kerr, del National Crime Agency del Regno Unito.

La questione sul come affrontare la schiavitù era all'ordine del giorno del World Economic Forum . Il Fondo globale per porre fine alla schiavitù moderna, una partnership con sede negli Stati Uniti che unisce governi, imprese e enti di beneficenza, "spera di replicare il successo di un'iniziativa simile che ha potenziato i finanziamenti per combattere l'AIDS, la malaria e la tubercolosi".

Gary Haugen, CEO dell' International Justice Mission, ha dichiarato al forum che "oggi ci sono più persone in schiavitù che non sono state estratte dall'Africa per oltre 400 anni di commercio transatlantico di schiavi".

Il fondo per la schiavitù "sta cercando 250 milioni di dollari dagli Stati Uniti, 500 milioni da altre nazioni e 750 milioni in finanziamenti privati, per coordinare gli sforzi globali contro la schiavitù, riferisce Reuters.

Immagine: www.businessdayonline.com

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