Acqua: il giorno zero di Cape Town

La diga di Gamka a Beaufort West è completamente asciutta.

In un tempo in cui i cambiamenti climatici influiscono notevolmente in diverse parti del globo, lo spreco dell'acqua, dovuto in gran parte all'uomo, è la cosa più stupida da fare.

Forse la lezione che giunge dal Sudafrica è assai significativa e vale la pena apprenderla. Poiché se non capiamo, l'acqua, chiamata non a caso oro blu, potrebbe scomparire dai rubinetti di molte città...

Città del Capo, che nella rilevazioni satellitari registra tre anni di siccità: l'ondata peggiore da oltre un secolo, si ritrova ora riserve d'acqua ridotte a meno di un terzo ed è avviata verso un'esperienza drammatica grazie, oltre all'inevitabile riscaldamento globale, alla stupidità umana o forse meglio dire ad una scarsa pianificazione da parte degli amministratori di una metropoli senza impianti di desalinizzazione (per ironia della sorte si trova sul mare) e che ha visto la sua popolazione quasi raddoppiata dagli anni '90.

Dopo anni di siccità, la città di 4 milioni sul Western Cape of South Africa sta affrontando un disastro senza precedenti: a meno che non si verifichi un forte temporale, i funzionari prevedono che intorno al 12 aprile, definito " Day Zero "  i sei serbatoi della città (le riserve del principale bacino) raggiungeranno il 13,5%. A partire da quel momento, servizi essenziali a parte, la fornitura idrica della città si esaurirà. Dopo di ciò, la maggior parte dei residenti dovrà mettersi in fila nelle aree designate per ottenere le loro razioni di acqua.

La crisi è stata causata dall'intersezione del riscaldamento globale con, come sostengono alcuni critici, una scarsa pianificazione da parte dei funzionari governativi. Sebbene la città abbia provato diversi metodi per prevenire questa catastrofe, si stanno preparando al peggio

Secondo Nathan Geffen, l'editore di GroundUp, un sito di notizie dell'Università di Cape Town ci sono oltre 1 milione di famiglie individuali, e un quarto di loro sono insediamenti informali, gruppi di poveri residenti che vivono in case scadenti

Il Premier Helen Zille, su tutte le furie, ha scritto una lettera al ministro Nomvula Mokonyane del Water and Sanitation Minister rammentandole che il dipartimento aveva il dovere di mantenere l'approvvigionamento idrico a Città del Capo anche in periodi di siccità, invitandola d'istituire un gruppo nazionale incaricato di gestire la crisi idrica di Cape Town.

Immagini: www.timeslive.co.za - www.etsy.com

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