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Elezioni americane: Mitt Romney e il global warming

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A poche ore dalle elezioni negli Stati Uniti il candidato repubblicano Mitt Romney continua imperterrito nelle sue ormai proverbiali gaffes, prendendosela stavolta, dopo il drammatico passaggio dell'uragano Sandy, con gli effetti distruttivi del global warming. Negli ultimi giorni prima del voto, due gruppi di attivisti ambientalisti, eseguono annunci televisivi basati sulle sprezzanti osservazioni di Romney sui cambiamenti climatici. Gli attivisti stanno seguendo il candidato in campagna elettorale, asfissiandolo in ogni dove con domande sui cambiamenti climatici. I due nuovi annunci anti-Romney vedono il candidato repubblicano alle prese con osservazioni fuori luogo sull'innalzamento del livello del mare e sul riscaldamento globale con scene di devastazioni dopo il passaggio di Sandy. " Io non sono in questa gara per rallentare l'ascesa degli oceani o per guarire il pianeta ", dice un Romney dall'aspetto rilassato e divertito. Gli attivisti hanno

2012: gas liquefatto e carbone la faranno da padroni

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Con la lenta e talvolta ambigua crescita delle energie alternative, e dopo il disastro nucleare di Fukushima che ha inferto una gran batosta all'energia nucleare, stanno ritornando in pista a grande richiesta gas e carbone. Adesso, anche l'Hedge Fund, che si può definire come "qualsiasi fondo che non sia un convenzionale fondo d'investimento " investe su navi da trasporto del gas liquefatto, battendo addirittura quelle che trasportano petrolio e carbone.  Difatti, le petroliere che trasportano il gas naturale liquefatto via mare faranno guadagnare nel 2012 più che nel 2011 appena trascorso. Il gas liquefatto ( LNG)  trasportato dalle navi cisterna andrà a soddisfare circa il 25 per cento della richiesta quotidiana nel Regno Unito, e quest'anno farà guadagnare fino a 200.000 dollari al giorno rispetto ai 140.000 della fine del 2011. Questo, è quanto dichiara Andreas Vergottis, direttore di Tufton Oceanic (OCEHEDU) Ltd. a Bloomberg show. Questo significa il

Il green restyling del caro vecchio Empire State Building

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Un gran bell'affare per Anthony Concepcion , che nel green restyling   del più famoso grattacielo del mondo, l' Empire State Building di New York , deve occuparsi di adattare o sostituire ciascuna delle 6.514 doppie finestre in doppia lastra di vetro (26.056) le quali, evitando l'impatto ambientale del trasporto delle nuove finestre e di quelle vecchie al riciclaggio, porterà ad un risparmio di circa 2.300 dollari per ogni finestra. Secondo un sondaggio condotto dalla American Institute of Architects , i 1.454 metri dell'Empire State Building, lo hanno reso l'edificio preferito dagli americani ed una delle attrazioni più amate del mondo.  Il grattacielo, che per quattro decenni (sin dal suo completamento nel 1931, soppiantato poi dal 1972 dalle celebri torri gemelle del World Trade Center a cui toccò il tragico destino) , è stato l'edificio più alto del mondo, ancora una volta, dopo l' 11 Settembre è diventato il più alto di New York City e New York

Come la Grande Mela affronta i rischi dei cambiamenti climatici

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Una fotografia di qualche tempo fa apparsa su Vanity Fair , con Manhattan parzialmente sommersa a causa dei crescenti livelli del mare, ha dato il destro all'amministrazione di New York City di prendere sul serio la minaccia paventata dai cambiamenti climatici, tant'è che la Grande Mela , oggi si sta affermando come leader mondiale nella formazione di una risposta proattiva al cambiamento climatico. Ciò è rivelato da un nuovo rapporto dettagliatoche prevede i piani di adattamento della città alle sfide e alle opportunità che il cambiamento climatico presenta. Il piano, rivelato nel primo rapporto del New York City Panel on Climate Change (NPCC) e pubblicato negli Annali della New York Academy of Sciences , delinea le misure che la città intende adottare per rispondere in modo proattivo ai cambiamenti climatici, in un modo che fornirà sia benefici ambientali che economici alla città, a lungo e a breve termine. " Le città sono in prima linea nella battaglia contro i ca

L'agonia di New York

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Il cambiamento climatico renderà New York più calda e più piovosa. Il livello del mare aumenterà di 4 metri e la città avrà maggiori probabilità di inondazioni nei decenni a venire. E' quanto ha riferito alla stampa il Commissario Steve Lawitts del Dipartimento di Protezione Ambientale ieri l'altro. Un gruppo di scienziati ha convocato il sindaco Michael Bloomberg, il quale ha poi reso noti alla stampa i risultati derivanti da un impianto di trattamento delle acque reflue nel Far Rockaway, nel Queens, ubicato proprio sul bordo delle acque, molto vulnerabile alle inondazioni. Il sindaco della Grande Mela ha detto che la città deve iniziare a preparare i piani di evacuazione e migliorare oggi le infrastrutture per affrontare la catastrofe in futuro. Fonte: nydailynews.com/ Immagine: www.gearthblog.com/