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Blue economy: a che punto siamo ? ( 2)

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Da oltre mezzo secolo l'uomo ha preso dimistichezza con lo Spazio: sonde che arrivano in luoghi remoti dell'universo e sui pianeti del Sistema solare ed extrasolare, Marte, Giove, Venere anche il misterioso Plutone, sono stati molto visitati da sonde e satelliti tecnologici di alta precisione. Poi venne il giorno in cui l'uomo toccò il suolo lunare!  Ed ora, vuole fare la stessa cosa sul pianeta rosso. Tuttavia, ancor prima dello Spazio ci sarebbe da esplorare gli oceani, l'acqua blu del pianeta, che copre il 72 per cento della superficie terrestre, e che è stato esplorato meno del 10 per cento, e perciò resta ancora un mondo in gran parte sconosciuto al genere umano. Attualmente, nei mari del mondo, a causa del cambiamento climatico sono in grave pericolo di inondazioni parecchie isole. Proprio in questo contesto, anche per avere una economia sana, gli oceani hanno un ruolo centrale da svolgere: risolvere uno dei maggiori problemi del 21 ° secolo: come sfamare

Chittagong: là dove le grandi navi vanno a morire

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Da quando nel 1960 un ciclone ha colpito il Golfo del Bengala, lasciando una gigantesca nave cargo arenata sulla riva del mare nei pressi di Chittagong, Bangladesh, il luogo è diventato uno dei più grandi cimiteri del mondo per le navi. Gli armatori abbandonarono il relitto, e gli operai metalmeccanici locali lentamente cominciarono a portare via pezzi della nave, rottami metallici e materiali. Nel 1974, una nave della della marina pakistana, che è stata affondata durante la guerra di liberazione del Bangladesh, fu recuperata e demolita da Karnafully Metal Works . Questi due incidenti sono considerati l'inizio di  quello che oggi è considerato un lavoro sporco e pericoloso, dove ogni anno, pare, reastano uccisi decine di lavoratori, ma per i proprietari dei cantieri si tratta di un business lucrativo. Da allora, questo luogo dove le navi vanno a morire, è cresciuto gradualmente e dalla metà degli anni '80 il Bangladesh è diventato uno dei maggiori "demolitori&quo