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Visualizzazione dei post con l'etichetta Conferenza di Parigi

Attacco di Trump alla Cina

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Il presidente Donald Trump martedì ha invitato i leader mondiali alle Nazioni Unite a “ritenere la Cina responsabile” per la pandemia di coronavirus.   Mentre perseguiamo questo brillante futuro, dobbiamo ritenere responsabile la nazione che ha scatenato questa piaga nel mondo: la Cina. Nei primi giorni del virus la Cina ha bloccato i viaggi a livello nazionale consentendo i voli in partenza dalla Cina, e ha infettato il mondo. La Cina ha condannato il mio travel-ban ( divieto di viaggi)  nei confronti del loro paese, anche se essi invece hanno cancellato i voli nazionale e rinchiuso i cittadini nelle proprie case. Il governo cinese e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è virtualmente controllata dalla Cina, hanno dichiarato falsamente che non c’erano prove di trasmissione da uomo a uomo. In seguito hanno affermato falsamente che le persone senza sintomi non avrebbero diffuso la malattia.     Le Nazioni Unite devono ritenere la Cina responsabile delle proprie azioni.   Inoltre,

Geoingegneria climatica? Meglio che l'uomo non ci metta mano.

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Mentre la crisi climatica continua a peggiorare nonostante gli avvertimenti degli esperti, nei dialoghi internazionali sta emergendo una nuova soluzione potenziale. La geoingegneria o ingegneria del clima (geoengineering) , che consiste nell'intervento pianificato nel clima terrestre con l'intenzione di moderare gli effetti indesiderati del riscaldamento globale. Alcuni scienziati vorrebbero che ci astenessimo dall'usare il termine geoingegneria e dall'uso "intervento sul clima", in quanto la geoingegneria è un termine confuso, perché "geo" si riferisce alla terra, non precisamente al clima, e l'ingegneria è qualcosa che facciamo con sistemi che possiamo controllare, ma non un sistema che non possiamo controllare, in quanto intricato come il clima. I cambiamenti climatici regionali hanno conseguenze globali. Ad esempio, la diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze in Cina, sembra far cadere le temperature nella sua valle, riducendo le prec

Clima: la discussione continua...

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I negoziati sul clima , che si erano aperti con l'intento di trovare gli ultimi dettagli dell'accordo di Parigi sul clima, si chiudono con l'amministrazione Trump che va da una parte e il resto del mondo da un'altra. La conferenza mondiale sul clima di Bonn si è conclusa in modo molto simile a come era iniziata , con l'amministrazione Trump che rafforza i combustibili tradizionali come il carbone e il gas, separandosi da gran parte del mondo. I manifestanti cantando e recitando slogan hanno affermato che il sostegno al potere del carbone va contro la spinta dei colloqui incentrati sulla promozione delle energie rinnovabili e della tecnologia del XXI secolo. Il risultato é stato una fondamentale disconnessione al raduno di Bonn, in Germania. " La California non sta aspettando Trump ", ha detto il governatore Jerry Brown ad alcuni dei 20.000 partecipanti. "Non stiamo aspettando tutti i negazionisti, ci stiamo impegnando a fare tutto il pos

Si apre tra poche ore la Conferenza sul clima di Bonn (COP23)

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Un rapporto diffuso dall'amministrazione Trump, in tema di cambiamenti climatici, consta di ben duemila pagine di diagnosi atte a certificare un aumento medio delle temperature globali di un grado negli ultimi 115 anni e la malattia, per le 13 agenzie federali che l'hanno preparata, sono l'attività umana e in particolare le emissioni dei gas che provocano l'effetto serra. Lo si vede dall'aumento dei fenomeni meteo estremi:  gli oceani  riscaldati alimentano la furia di uragani e cicloni senza precedenti in tutto il mondo. Incendi, ondate di caldo e siccità, innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacci, che già minaccia, dati alla mano, molte zone costiere degli Stati Uniti. Il rapporto prescrive anche la cura: una significativa riduzione delle emissioni ma gli Stati Uniti, per ora, hanno intrapreso un'altra strada. uscendo dall'Accordo di Parigi firmato nel 2015, proprio per questo. In questo periodo dell'anno le nazion

Stati Uniti, lavoro, lavoro, lavoro per un rilancio in grande stile dell'industria del carbone

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Gli Stati Uniti di Donald Trump cambiano rotta e ritornano al passato, cancellando con un colpo di spugna i decreti di Obama sull'ambiente e i decreti che vietavano gli scarichi dannosi delle miniere.  Al momento Donald Trump sta valutando il ritiro degli Stati Uniti dal Contratto di Parigi perché, a suo parere, “nessuno sa veramente” se il cambiamento climatico è reale. L'accordo di Parigi, salutato da Barack Obama come qualcosa fatto “ nel momento in cui si è finalmente deciso di salvare il nostro pianeta ” - è invece “ un cattivo affare ”, per  Scott Pruitt, il capo della US Environmental Protection Agency che all'emittente televisiva ABC ha anche detto che la Cina e l'India l'hanno “ fatta franca ” secondo i termini del contratto sul clima mentre gli Stati Uniti sono stati penalizzati attraverso tanti posti di lavoro persi. Nell'amministrazione però non tutti concordano sullo smantellamento delle leggi sul cambiamento climatico. Alcuni accettan

Donald Trump e il cambiamento climatico

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Mentre é in corso il COP22 a Marrakech, in Marocco, l'attenzione mondiale si volge alla clamorosa entrata sulla scena mondiale del nuovo Presidente degli Stati uniti d'America, Donald Trump. Del resto, visto il rapporto non buono che il presidente eletto pare avere con il cambiamento climatico, e considerato che l 'incontro di Marrakech consiste più che altro nel mettere a punto alcune questioni procedurali in discussione in relazione all'aspetto attuazione dell'accordo di Parigi, pare scontato che Trump avrà la precedenza sulle notizie in fatto di cambiamenti climatici e immigrazione. La presidenza di Donald Trump, avvertono gli scienziati del clima, sarà un disastro per il pianeta. Le increspature   del nuovo presidente americano sono di vasta portata, ma mai prima d'ora l'arrivo di una amministrazione della Casa Bianca ha posto in gioco, in termini così deflagranti, la vivibilità della Terra.    C'è da strabuzzare gli occhi all'i

Cop22 Marrakech: inizia ora il vero lavoro della Conferenza sul clima di Parigi.

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 In un momento in cui, in varie parti del mondo, si è reso più evidente il clima estremo - qui da noi i cambiamenti climatici stanno entrando in scena nell'area mediterranea anche con tornado, di certo meno violenti di quelli che devastano l'America ma sempre molto pericolosi - a Marrakech prende il via la Conferenza internazionale sul clima organizzata dalle Nazioni Unit, che chiuderà i battenti il 18 di questo mese. Proprio accanto al Palazzo Reale di Marrakech si trova il COP22 Village, una piatta distesa di tende ed hangar organizzati intorno ad un grande viale fiancheggiato da palme e vaghe sculture dadaiste . Tutto è ancora pacifico in quanto siamo al primo giorno della Conferenza annuale sul clima, un anno dopo il drammatico Cop21 di Parigi, tenutosi nei giorni a seguire dell'attacco terroristico al Bataclan e c'è poca gente. Tuttavia, gli organizzatori si aspettano oltre 30.000 partecipanti nelle due settimane della conferenza. L'accordo di Parigi s

CHE TEMPI STRAORDINARI, QUESTI !

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Ieri 8 dicembre 2015, e stato il giorno dell'anno che meglio ha simboleggiato gli eventi straordinari dei tempi che stiamo vivendo. L'apertura del Giubileo della Misericordia , che si apre 15 anni dopo l'ultimo Concilio di Papa Wojtyla, a 50 anni esatti dalla chiusura del Concilio Vaticano secondo, in concomitanza con la Conferenza sul clima (COP21) di una Parigi ancora triste come tristi sono i volti degli  " Eagles the death metal ", la band californiana, che la sera prima ha suonato con gli U2, tornata davanti il Bataclan, il luogo dove anche loro hanno rischiato la vita, per rendere omaggio alle 89 vittime che il 13 novembre assistevano al loro concerto. I musicisti, raccolti attorno a fiori, fotografie, biglietti, candele sparse ordinatamente davanti al teatro, osservavano commossi ogni piccolo ricordo lasciato da tanta gente. L'allerta rosso di Pechino Se la Conferenza sul clima di Parigi registra un calo dell'anidride carbonica mondiale, in r

COP21: spinta finale verso un difficile accordo sul clima

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La Conferenza di Parigi sul cambiamento climatico (COP21) in corso a Parigi è stata oscurata da minacce più immediate come il terrorismo, ma il vertice delle Nazioni Unite potrebbe in qualche modo fare la differenza. Se non si fermano le conseguenze peggiori dei cambiamenti climatici, le emigrazioni e le crisi legate all'aumento della siccità, nonchè agli eventi estremi indotti dall'uomo, questo provocherà tensioni ed ulteriori conflitti. Inoltre, siccome la soluzione è abbandonare l'utilizzo di carbone, petrolio e poi di gas (il petrolio alimenta le guerre) , una prospettiva della politica di cooperazione tra le grandi economie per investire nelle energie alternative può ridurre le pressioni su quelle risorse per  le quali si rischiano guerre non solo locali ma anche su vasta scala. Per alcuni attivisti ambientali presenti nella capitale francese i negoziati sul clima non sono sufficienti. I leader mondiali debbono ascoltare con più attenzione le parole di Papa France

E' iniziata la Conferenza sul clima di Parigi

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Ci siamo. Inizia oggi ufficialmente la XXI Conferenza Onu sul clima che durerà 12 giorni. Il Presidente francese Hollande e il segretario generale Onu Ban Ki-moon sono arrivati a Le Bourget per dare il benvenuto ai 150 leader di tutto il  mondo che partecipano all'importante appuntamento. Ma in un certo senso il grande evento è cominciato ieri in una Place de la République piena di scarpe, circa 22 mila, posate in ordine, per terra, in un angolo della Piazza, sotto gli occhi sbalorditi d'una angelica Marianne che svetta dall'alto del monumento a lei dedicato al centro della piazza. Indossa una toga e nella mano destra tiene un ramo di ulivo mentre nella mano sinistra le tavole della legge. Tra quelle scarpe ci sono anche quelle di Papa Francesco, consegnate personalmente da un cardinale brasiliano amico del Pontefice argentino. Essendo vietata qualsiasi manifestazione, per fatti contingenti, ovviamente, le scarpe sono state posate in ordine in un angolo, a voler sotto

La Conferenza sul clima di Parigi non sarà una passeggiata

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Da Parigi John Keyman La Conferenza sul clima di Parigi non sarà una passeggiata. Sarà un percorso arduo da scalare tra pericoli in agguato da ogni parte. Tuttavia, nonostante l'atroce attacco del 13 novembre il vertice sul clima si farà lo stesso. Parigi sta curandosi le ferite ma tra la gente si avverte la tensione che sale di giorno in giorno.  La Conferenza sul clima si svolgerà al Salon du Cheval presso il Parc des Expositions (immagine sotto) di Parigi Le Bourget , non distante dall'aeroporto di solito utilizzato per il Paris Air Show oltre che dall'aviazione e da jet d'affari (perfetto per i VIP che possono volare dentro e fuori, senza mai lasciare il complesso aeroportuale e congressuale) . L'evento offre al mondo una disperato bisogno di ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica e limitare il riscaldamento globale a 2 ° C.  Il  governo francese sta discutendo le possibili misure di sicurezza . Sono infatti previsti diecimila o p

Conferenza sul clima di Parigi 2015: l'ora della verità

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Tra una ventina di giorni avrà inizio la Conferenza sul clima di Parigi (COP21 ) e quello che accadrà sarà la risposta dell'uomo nel riparare i guasti compiuti in passato. Perchè, una cosa è chiara, non si potrà più sbagliare, perchè non c'è più margine a disposizione. A Parigi o si sistema definitivamente la situazione climatica planetaria, o nei prossimi anni (ma già ora) saremo tutti quanti vittime delle conseguenze che ne derivano.   Supponendo che si ha intenzione di vivere su questo pianeta per molto tempo ancora, in contrasto con l'adesione al progetto di colonizzazione Mars One , saremo colpiti dal cambiamento climatico e dovremmo preoccuparci dell'esito della conferenza sul clima di Parigi, come sarà fondamentale nell'elaborazione la risposta internazionale al cambiamento climatico di origine antropica. Purtroppo non sarà una cosa semplice mettere d'accordo tutti. COP sta per Conferenza delle Parti, una riunione annuale di tutte le nazioni che

L'incontro Obama - Xi Jinping ha sortito il Cap-and-Trade cinese

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Dal 2017 la Cina adotterà un sistema per limitare le emissioni di CO2 nelle grandi industrie. La strada per Parigi si va accorciando ed il mondo si sta muovendo in tutte le direzioni per tentare di vincere la guerra contro il cambiamento climatico e dare al COP 21, la chiave per redigere un nuovo Protocollo, più efficace ed equo. Cina e Stati Uniti, i due più grandi inquinatori del pianeta (insieme raggiungono il 45%) , che stanno reciprocamente impegnandosi nell'affrontare il cambiamento climatico, sempre insieme potrebbero imporre una direzione al mondo intero.  Così, in vista della Conferenza sul clima di Parigi di fine novembre, l'incontro bilaterale alla Casa Bianca tra il presidente cinese Xi Jinping e Obama , si è concluso con un impegno importante da parte di una Cina sempre più rivolta al verde. Un' intesa più avanzata rispetto a quella di 10 mesi fa a Pechino per la lotta all'inquinamento e ai cambiamenti climatici, con la Cina che s'impegna ad

Crescita zero nelle emissioni di CO2 della flotta mercantile mondiale

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L'International Chamber of Shipping (ICS ) è pronto a difendere i miglioramenti dell'industria del settore sulla riduzione delle emissioni alla Conferenza dell'ONU sul clima a Parigi (COP 21). ICS , la cui composizione comprende associazioni di armatori nazionali provenienti da 37 paesi, che rappresentano più dell' 80% della flotta mercantile mondiale, presenta alcuni messaggi chiave per i negoziatori del governo sul progresso degli spedizionieri che sta facendo  per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Secondo ICS, l'industria globale sta già producendo una crescita zero nelle emissioni di CO2 di oltre il 10% rispetto al 2007, nonostante l'aumento del commercio marittimo. Le emissioni di CO2 del trasporto marittimo internazionale ora rappresentano solo il 2,2% del totale delle emissioni di CO2 a livello mondiale, rispetto al 2,8% nel 2007 ( UN IMO Green House Gas Study, 2014 ). "Questi sono una vera diminuzione attraverso l'efficienza