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Entro 15 anni avremo il picco di consumo dei combustibili fossili

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Il picco di consumo di combustibili fossili è appena apparso Ma non sta arrivando abbastanza velocemente per scongiurare il catastrofico cambiamento climatico. Raramente è stato un momento migliore per essere nel settore del petrolio e del gas. Il 27 ottobre, Shell ha riportato un utile del terzo trimestre di 9,45 miliardi di dollari, il doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, sostenuto dai prezzi alle stelle del petrolio e del gas. Anche i guadagni sono stati dolci per la major francese Total e dovrebbero essere vicini al record per Exxon e Chevron quando riferiranno il 28 ottobre. Tuttavia, questi giorni felici stanno rapidamente volgendo al termine. Per la prima volta, in un importante rapporto del 27 ottobre, l'Agenzia internazionale per l'energia ha affermato che vede la domanda di tutti i combustibili fossili - carbone, petrolio e gas naturale - raggiungere il picco entro il prossimo decennio, anche senza ulteriori politiche governative. Il consumo di ga

Il rapporto sul clima da Incheon che taglia la testa al toro

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In attesa del COP24 che si terrà a Katowice, Polonia, a dicembre l'IPCC, il principale gruppo internazionale di ricercatori sui cambiamenti climatici, riunito a Incheon, in Corea del Sud, si sta preparando a rilasciare nelle prossime ore un importante rapporto sugli impatti del riscaldamento globale e cosa ci vorrebbe per limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius, o 2,7 gradi Fahrenheit, sopra i livelli preindustriali, un obiettivo che sembra sempre più improbabile. L'IPCC che sta organizzandosi distillando migliaia di articoli accademici in consigli digeribili per i responsabili politici, probabilmente dirà anche che lo scenario più ottimistico per i cambiamenti climatici non è per nulla eccezionale, e il rapporto sembra possa prevedere tagli molto più profondi nell'inquinamento da combustibili fossili rispetto a quanto stabilito. L'unica via per evitare un pericoloso aumento delle temperature globali. Le utenze entro il 2030 dovrebbero consumare solo un te

L'ultima fatica del progetto South Stream

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Nei prossimi giorni sul Mar Nero verrà posata la prima pietra dell'impianto che porterà direttamente in Europa il gas naturale estratto in Siberia. Una casa su 4 del vecchio continente si servirà di questa preziosa sostanza che viene dalla Russia. Una dipendenza su cui scommette Gazprom attraverso il gasdotto South Stream che dalla costa russa del Mar Nero raggiungerà la Bulgaria e poi attraverso i Balcani il confine tra Italia, Austria e Slovenia. L'obiettivo di Gazprom, che ha come partner anche la nostra ENI, è di assicurare le forniture di gas a buon prezzo. L'Agenzia europea dell'Energia stima che la domanda di gas crescerà del 25 per cento nei prossimi 20 anni e a livello mondiale il consumo di gas potrebbe aumentare del 19 per cento entro il 2017. Il progetto è un potente strumento di politica internazionale e potrebbe modificare i rapporti energetici tra Europa e Russia, senza dimenticare l'America che proprio con il gas si sta  reinventando come un g

Riscaldamento globale: game over?

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Nella spasmodica rincorsa di avere l'energia, mettendo da parte l'energia nucleare poichè le sue centrali e il trattamento delle scorie radioattive potrebbero incontrare dei grossi problemi (il Giappone ne è testimone) , il mondo  si ostina a costruire a ritmi sostenuti centrali a combustibili fossili, fabbriche ad alto consumo energetico ed edifici inefficienti e nei prossimi cinque anni diventerà impossibile controllare il riscaldamento globale ai livelli di sicurezza. E'  l'ultima possibilità di lotta contro i pericolosi cambiamenti climatici pericolosi sarà "persa per sempre". Questo, secondo un'analisi ancora più approfondita delle massime autorità mondiali in materia energetica, sulle infrastrutture energetiche del mondo. Se l'infrastrutture dei combustibili fossili non cambierà in maniera rapida (nei prossimi 5 anni) i risultati possono essere disastrosi e il mondo avrà perduto per sempre' la possibilità di evitare pericolosi cambia

Speranze verdi, gas e riscaldamento globale

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Mentre attualmente Italia (subito dopo il referendum che ha bocciato l'energia nucleare) e Corea del sud in un workshop stanno esaminando insieme i possibili percorsi da prendere per limitare gli effetti dell'inquinamento, mettendo in campo soluzioni che vanno ad esplorare nuove ed innovative soluzioni tecnologiche utilizzate in chimica, come i bioreattori a membrana, che mirano a minimizzare gli effetti negativi imposti dallo sviluppo delle industrie in tutto il mondo, l 'International Energy Agency (IEA) avverte che la domanda globale di gas naturale (NG) nel 2035 raggiungerà i 156.000 miliardi di metri cubi all'anno, contro i 108 miliardi di metri cubi nel 2007. La Cina sarà il più grande consumatore mondiale di questa energia e consumerà tanto gas quanto l'intera Unione Europea (UE) al tasso di oggi. Al contrario, l'estrazione mondiale di gas può costringere i prezzi ad una  maggiore domanda nei prossimi anni. Oggi la Russia consuma gas naturale q

La Cina contesta d'essere il primo consumatore al mondo di energia

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La Cina dopo 100 anni supera gli Usa e diventa il primo consumatore al mondo di energia.  Secondo la IEA (International Energy Agency) , la Cina ha consumato 2.252 milioni di tonnellate di petrolio, gas naturale, carbone e energie rinnovabili, uno 0,4 per cento in più degli Stati Uniti (2.170 milioni tonnellate) . Tuttavia, un portavoce del National Energy Administration ( NEA) , ha detto che i dati della International Energy Agency che mostrano come la Cina abbia superato gli Stati Uniti diventando così il maggiore consumatore di energia al mondo nel 2009 non sono accurati. " Con il nostro calcolo " ha detto Zeng Yachuan al Dow Jones Newswires "nel 2009 gli Stati Uniti restano ancora il più grande utilizzatore di energia del mondo (anche se) la Cina è il maggior produttore di energia primaria" . La Nea si rammarica che la International Energy Agency manchi di comprensione degli inesorabili sforzi che la Cina sta facendo per ridurre il consumo di e