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Shanghai si prepara a ricevere il tifone Muifa.

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La Cina ha avvertito i residenti e allertato i centri di soccorso d'emergenza a prepararsi a ricevere il potente tifone Muifa che si sta dirigendo verso la costa orientale densamente popolata. E' previsto che il tifone Muifa possa colpire la Cina nel tardo pomeriggio di oggi e già domani, domenica, potrebbe abbattersi furiosamente su  Shanghai, la città più commerciale della Cina con una popolazione di oltre 23 milioni di abitanti. Il sito web del quotidiano Shanghai Daily avverte i residenti di prendere le dovute precauzioni, La tempesta si muove con venti a 163,2 km/h, e dovrebbe intensificare nell'avvicinamento alla costa, con fortissime piogge, mentre il sud è invece immerso in una morsa di calura. Più di 9.000 navi da pesca sono state richiamate a rientrare nei porti delle province di Zhejiang e Fujian mentre ai funzionari responsabili dei centri di soccorso della regione è stato detto di prepararsi per disperdere i loro materiali. Il quartiere generale

Alta velocità ferroviaria: debutta la linea Pechino - Shanghai

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Nel   90° anniversario del Partito comunista cinese verrà inaugurata domani la linea ferroviaria  ad alta velocità,  realizzata interamente con tecnologia cinese, tra le due città più importanti della Cina:  Pechino e Shanghai   (1.380 km).                         Nonostante l'inchiesta che ha portato alla luce una fucina di corruzione inducendo il ministro delle ferrovie  Liu Zhijun  a dimettersi (a lui si attribuisce di aver presumibilmente assunto più di 800 milioni di yuan in tangenti per diversi anni in materia di contratti legati alla rete ferroviaria ad alta velocità per tutta la Cina) la Cina crede molto nella ferrovia. Per questo ha investito molto nell'alta velocità, che si estendeva a 8.358 km alla fine del 2010, ma che prevede di superare i 13 mila chilometri entro il 2012 e i 16 mila chilometri entro il 2020.                     L' alta velocità, che per ragioni di sicurezza si attesta sui 300 km/h, farà una concorrenza spietata ai collegamenti aerei

Il nostro pianeta non basta più, colonizziamo Marte

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Ormai è chiaro, il nostro pianeta non basta più a sostenerci tutti, visto il ritmo frenetico al consumismo che ha invaso anche la Cina (a cui presto faranno seguito India, Indonesia e molti stati africani) , la quale, da sola, occupa circa il 25 per cento della popolazione mondiale e di conseguenza, per stare al passo col mondo occidentale, che da decenni e decenni  consuma a rotta di collo, abbisogna di molte materie prime, il cui approvviggionamento va a incidere fortemente sulle risorse e sulle materie prime del pianeta, tant'è che per soddisfarci tutti, avremmo dovuto avere a disposizione 4, 5 Terre. Basti considerare che l'entrata in scena della Cina nel mondo consumistico ha richiesto un raddoppio della produzione mondiale di acciaio, carta e auto, un aumento della produzione petrolifera di 20 milioni di barili al giorno, un'estenuante impegno dei minatori nello scavare 5 miliardi di tonnellate di carbone in più, senza contare che nel seguire l'appetito fameli