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Visualizzazione dei post con l'etichetta Trump

Attacco di Trump alla Cina

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Il presidente Donald Trump martedì ha invitato i leader mondiali alle Nazioni Unite a “ritenere la Cina responsabile” per la pandemia di coronavirus.   Mentre perseguiamo questo brillante futuro, dobbiamo ritenere responsabile la nazione che ha scatenato questa piaga nel mondo: la Cina. Nei primi giorni del virus la Cina ha bloccato i viaggi a livello nazionale consentendo i voli in partenza dalla Cina, e ha infettato il mondo. La Cina ha condannato il mio travel-ban ( divieto di viaggi)  nei confronti del loro paese, anche se essi invece hanno cancellato i voli nazionale e rinchiuso i cittadini nelle proprie case. Il governo cinese e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è virtualmente controllata dalla Cina, hanno dichiarato falsamente che non c’erano prove di trasmissione da uomo a uomo. In seguito hanno affermato falsamente che le persone senza sintomi non avrebbero diffuso la malattia.     Le Nazioni Unite devono ritenere la Cina responsabile delle proprie azioni.   Inoltre,

Il rapporto sul clima da Incheon che taglia la testa al toro

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In attesa del COP24 che si terrà a Katowice, Polonia, a dicembre l'IPCC, il principale gruppo internazionale di ricercatori sui cambiamenti climatici, riunito a Incheon, in Corea del Sud, si sta preparando a rilasciare nelle prossime ore un importante rapporto sugli impatti del riscaldamento globale e cosa ci vorrebbe per limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius, o 2,7 gradi Fahrenheit, sopra i livelli preindustriali, un obiettivo che sembra sempre più improbabile. L'IPCC che sta organizzandosi distillando migliaia di articoli accademici in consigli digeribili per i responsabili politici, probabilmente dirà anche che lo scenario più ottimistico per i cambiamenti climatici non è per nulla eccezionale, e il rapporto sembra possa prevedere tagli molto più profondi nell'inquinamento da combustibili fossili rispetto a quanto stabilito. L'unica via per evitare un pericoloso aumento delle temperature globali. Le utenze entro il 2030 dovrebbero consumare solo un te

Elementi delle "terre rare": la mossa americana

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Il presidente Trump, alfine di assicurarsi la sicurezza nazionale a lungo termine dell'America ha compiuto un passo importante firmando un ordine esecutivo  per migliorare l'accesso ai metalli e ai minerali americani. L'ordine modifica sostanzialmente la politica statunitense nei confronti dei minerali critici e assicurerà agli Stati Uniti l'accesso a questi materiali per l'uso in tutti i principali sistemi di difesa...  offrendo tali opportunità ai nuovi minatori, ma gli ostacoli con le autorizzazioni devono ancora essere superati. In sostanza, in un ordine esecutivo firmato il 20 dicembre 2017  il Presidente degli Stati Uniti ha chiesto la fine della dipendenza del paese da fonti straniere di minerali critici, compresi materiali per batterie e terre rare, dando così una grande opportunità ai giovani esperti del settore minerario che, per conto della nazione, dovrebbero aumentare gli sforzi per identificare e sfruttare le risorse interne di minerali critici. T

Sospeso per ora l'annullamento del divieto di importazione di trofei di caccia all'elefante

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Il presidente Trump e il segretario degli interni Ryan Zinke hanno annunciato che l'annullamento da parte dell'amministrazione di un divieto di importazione di trofei di caccia elefante dallo Zimbabwe e dallo Zambia è stato sospeso fino a un'ulteriore revisione. L'improvvisa decisione segue le proteste dei gruppi per i diritti degli animali e persino di alcuni conservatori, dopo che l'amministrazione ha deciso di invertire una regola dell'era di Obama che vietava l'importazione di trofei elefanti da parte di alcuni paesi perché fu scoperto che la caccia non contribuiva alla sopravvivenza della specie. Il presidente Trump ha twittato per primo, dicendo che il divieto sarebbe continuato "fino al momento in cui verrà esaminato". Ore dopo Zinke ha elaborato: " Il presidente Trump ed io abbiamo parlato ed entrambi crediamo che la conservazione e le mandrie sane siano fondamentali" , ha affermato in una nota. "Di conseguenza, in un

Clima: la discussione continua...

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I negoziati sul clima , che si erano aperti con l'intento di trovare gli ultimi dettagli dell'accordo di Parigi sul clima, si chiudono con l'amministrazione Trump che va da una parte e il resto del mondo da un'altra. La conferenza mondiale sul clima di Bonn si è conclusa in modo molto simile a come era iniziata , con l'amministrazione Trump che rafforza i combustibili tradizionali come il carbone e il gas, separandosi da gran parte del mondo. I manifestanti cantando e recitando slogan hanno affermato che il sostegno al potere del carbone va contro la spinta dei colloqui incentrati sulla promozione delle energie rinnovabili e della tecnologia del XXI secolo. Il risultato é stato una fondamentale disconnessione al raduno di Bonn, in Germania. " La California non sta aspettando Trump ", ha detto il governatore Jerry Brown ad alcuni dei 20.000 partecipanti. "Non stiamo aspettando tutti i negazionisti, ci stiamo impegnando a fare tutto il pos

La storia di Boriska, un marziano sulla Terra

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Vi racconto una curiosa storia appresa leggendo The Sun. Dopo il viaggio nel tempo di John Titor, di cui ne abbiamo parlato abbondantemente QUI e QUA , ecco la storia di un ragazzo russo che afferma di essere nato su Marte, Il suo nome é Boriska Kipriyanovich ed é nato nel 1996. Gli scienziati sono rimasti perplessi dopo che un giovane russo, con una intelligenza fuori dal comune, ha sostenuto di aver vissuto una precedente vita su Marte. Boriska Kipriyanovich, che vive a Volgograd, in Russia, ha affermato di aver vissuto sul pianeta rosso prima di rinascere sulla Terra in un'apparente missione per salvare l'umanità.  Alla nascita gli viene messo il nome di Boriska, che significa "piccolo Boris", ed è considerato un genio. Sua madre che è un medico, dice di sapere che era speciale non appena si tenne la testa senza alcun supporto, solo due settimane dopo la nascita. Sostiene di aver iniziato a parlare qualche mese dopo, e all'età di un anno e mezzo 

Si apre tra poche ore la Conferenza sul clima di Bonn (COP23)

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Un rapporto diffuso dall'amministrazione Trump, in tema di cambiamenti climatici, consta di ben duemila pagine di diagnosi atte a certificare un aumento medio delle temperature globali di un grado negli ultimi 115 anni e la malattia, per le 13 agenzie federali che l'hanno preparata, sono l'attività umana e in particolare le emissioni dei gas che provocano l'effetto serra. Lo si vede dall'aumento dei fenomeni meteo estremi:  gli oceani  riscaldati alimentano la furia di uragani e cicloni senza precedenti in tutto il mondo. Incendi, ondate di caldo e siccità, innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacci, che già minaccia, dati alla mano, molte zone costiere degli Stati Uniti. Il rapporto prescrive anche la cura: una significativa riduzione delle emissioni ma gli Stati Uniti, per ora, hanno intrapreso un'altra strada. uscendo dall'Accordo di Parigi firmato nel 2015, proprio per questo. In questo periodo dell'anno le nazion

Il ritorno americano sulla Luna alla ricerca di...

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Com'era facile intuire, gli Stati Uniti si sono defilati dall' accordo di Parigi sui cambiamenti climatici solo per poter fare a modo loro, e visto che sono la più grande potenza tecnologica del mondo, come si può pensare che essi si escludano dalla battaglia climatica che vuol dire anche "energia che non inquina " ? Non è certo un caso che la nuova amministrazione di Donald Trump abbia fatto della luna una destinazione e non un pit stop sulla strada per Marte. Le voci che l'amministrazione era più interessata alla luna che a Marte cominciò a circolare pochi giorni dopo l'elezione di Trump. Infatti, tra le prime cose da fare stabilite dalla nuova amministrazione, rivelarono i consiglieri del presidente, è che la NASA  invii degli astronauti sulla luna entro il 2020, una parte di un piano più grande per concentrarsi sulle attività in prossimità della Terra piuttosto che missioni nelle profondità del sistema solare. Il vicepresidente Mike Pence ha pa

Stati Uniti: l'uragano Harvey mette paura

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Sul finire della stagione degli uragani, ancora una volta nel famigerato Golfo del Messico, si sta formando un uragano che, secondo gli esperti potrebbe diventare spaventoso. Milioni di persone si stanno preparando ad affrontarlo poichè si prevede una battaglia prolungata che potrebbe sconvolgere decine di contee a più di 100 miglia nell'entroterra. Sette contee costiere da Corpus Christi all'estremità occidentale di Galveston hanno ordinato le evacuazioni obbligatorie di alcune aree. L'ultima forte tempesta che ha colpito gli Stati Uniti fu l'uragano Wilma nell'ottobre 2005 in Florida. Harvey, questo è il nome assegnato all'uragano che fa tanta paura, è cresciuto rapidamente da una depressione tropicale in uragano di categoria 1. I cicloni tropicali sono come dei motori, ma invece di combustibile hanno bisogno di aria calda e umida per sopravvivere. Il primo ingrediente per la formazione dei cicloni tropicali è la formazione delle calde acque oc

Venti di guerra soffiano minacciosi sulla penisola coreana

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Seppure la speranza che si eviti un brutto conflitto sia sempre presente, specie se si desse retta alla ragione, per quanto sta succedendo nel sud-est asiatico, i venti di guerra soffiano minacciosi sulla penisola coreana, adesso che la portaerei nucleare Carl Vinson è giunta nelle vicinanze, formalmente impiegata in esercitazioni con la Corea del Sud per contrastare una serie di minacce di distruzione provenienti dalla Corea del Nord , la quale, mantenendo alta la tensione con Whashington, afferma che la sua forza nucleare sarà sempre "al massimo" e in modo "consecutivo e successivo in qualsiasi momento" di fronte a ciò che definisce l'aggressione e l'isteria statunitense, facendo intendere che continuerà i suoi test sulle armi nucleari, pur se l'ultimo lancio dal sito di Pukchang sia stato un fiasco: " Il missile non ha lasciato il territorio della Corea del Nord " ha detto il comandante Dave Benham, portavoce del l' US Pacific

Stati Uniti, lavoro, lavoro, lavoro per un rilancio in grande stile dell'industria del carbone

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Gli Stati Uniti di Donald Trump cambiano rotta e ritornano al passato, cancellando con un colpo di spugna i decreti di Obama sull'ambiente e i decreti che vietavano gli scarichi dannosi delle miniere.  Al momento Donald Trump sta valutando il ritiro degli Stati Uniti dal Contratto di Parigi perché, a suo parere, “nessuno sa veramente” se il cambiamento climatico è reale. L'accordo di Parigi, salutato da Barack Obama come qualcosa fatto “ nel momento in cui si è finalmente deciso di salvare il nostro pianeta ” - è invece “ un cattivo affare ”, per  Scott Pruitt, il capo della US Environmental Protection Agency che all'emittente televisiva ABC ha anche detto che la Cina e l'India l'hanno “ fatta franca ” secondo i termini del contratto sul clima mentre gli Stati Uniti sono stati penalizzati attraverso tanti posti di lavoro persi. Nell'amministrazione però non tutti concordano sullo smantellamento delle leggi sul cambiamento climatico. Alcuni accettan

Is Donald Trump John Titor ?

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Ah, gli americani, sono proprio un popolo da prendere con le molle! Abituati a combattere sin dall'epoca del selvaggio West, vivono dissacrando la morte, pronti oggi come allora, a difendersi con autentiche e micidiali armi che tengono in casa, anche in bella vista, come noi teniamo il telecomando accanto la TV. L'americano è il romano dell'epoca moderna. Si sente padrone del mondo perchè ha armi sofisticatissime sia in terra che in mare e in cielo. A metà del secolo scorso ha dimostrato, con grande sacrificio il suo valore e un'indiscussa potenza nell'Europa nazista e nell'estremo oriente. Poi è arrivato  per primo sulla Luna...  Oggi, alle prese con la nomina shock di Trump alla Casa Bianca, il cittadino americano è come stordito: una mazzata del genere non se l'aspettava nessuno... Soltanto Trump lo sapeva, come ricorderete durante la sua campagna elettorale. Un avvenimento da tenere a mente, che per alcuni significa l'inizio di un'epoca

Conferenza su clima di Marrakech: un momento cruciale

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Ogni anno che passa si conferma come l'anno più caldo di sempre, da quando, 137 anni fa, si sono cominciate a prendere le prime rilevazioni. Così anche il 2016, si avvia a diventare l'anno più caldo della storia del pianeta, abbattendo dunque il record del 2015, sinora il più caldo. Per l'Organizzazione meteoreologica mondiale ( WMO ) le temperature del 2016 sono di 1, 2 gradi più alte dei livelli preindustriali. Tra le cause soprattutto i gas serra prodotti dall'uomo. Il calore supplementare del potente fenomeno El Nino, spiega l'Agenzia, è sparito. Il caldo del riscaldamento globale continuerà. Andando avanti così, sarà dura mantenere sotto i 2 gradi il surriscaldamento del pianeta, come da accordi siglati a Parigi. Le previsioni sono state diffuse a Marrakech ma i dati definitivi saranno pubblicati all'inizio del 2017.  Proprio a Marrakech, con l'ombra di Trump che incombe sulla Conferenza sul clima, dove i leader mondiali discutono sul cambiamento

Donald Trump e il cambiamento climatico

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Mentre é in corso il COP22 a Marrakech, in Marocco, l'attenzione mondiale si volge alla clamorosa entrata sulla scena mondiale del nuovo Presidente degli Stati uniti d'America, Donald Trump. Del resto, visto il rapporto non buono che il presidente eletto pare avere con il cambiamento climatico, e considerato che l 'incontro di Marrakech consiste più che altro nel mettere a punto alcune questioni procedurali in discussione in relazione all'aspetto attuazione dell'accordo di Parigi, pare scontato che Trump avrà la precedenza sulle notizie in fatto di cambiamenti climatici e immigrazione. La presidenza di Donald Trump, avvertono gli scienziati del clima, sarà un disastro per il pianeta. Le increspature   del nuovo presidente americano sono di vasta portata, ma mai prima d'ora l'arrivo di una amministrazione della Casa Bianca ha posto in gioco, in termini così deflagranti, la vivibilità della Terra.    C'è da strabuzzare gli occhi all'i