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Visualizzazione dei post con l'etichetta ambiente

CLIMA: dove stiamo andando?

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Per il brutto tempo, gli Stati Uniti sono il sacco da boxe della Terra. É il luogo dove si verificano condizioni meteorologiche estreme più forti, più costose, più varie e frequenti che in qualsiasi altra parte del pianeta, hanno affermato diversi esperti. Due oceani, il Golfo del Messico, le Montagne Rocciose, penisole sporgenti come la Florida, fronti di tempesta che si scontrano e la corrente a getto si combinano per produrre naturalmente il clima più brutto. . Questa è solo una parte. La natura ha dato una brutta mano agli Stati Uniti, ma le persone l'hanno resa molto peggiore a causa di cosa, dove e come costruiamo. Quindi aggiungi il cambiamento climatico e “ allacciati le cinture. Sono previsti eventi più estremi ", ha affermato Rick Spinrad, capo della National Oceanic and Atmospheric Administration. Tornado. Uragani. Inondazioni improvvise. Siccità. Incendi boschivi. Bufere di neve. Tempeste di ghiaccio. Né pasqua. Neve effetto lago. Ondate di calore. Temporali di gra

Un chiarimento sul cambio di gestione

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Buonasera, cari lettori Prima di trattare ulteriori argomenti, come quelli degli ultimi post, vorrei chiarire il motivo per cui questo blog ha, fondamentalmente, virato su tematiche un po' diverse rispetto a quelle originarie. Da qualche mese, "Il professor Echos", da sempre gestito da mio padre, è passato in mia gestione, e il mio intento è quello di andare al di là degli argomenti trattati in precedenza, che, come dire, erano ancorati all'operato umano riflessosi nella natura. Ciò su cui vorrei soffermarmi, invece, è la Natura, che ci dà la vita, fornendoci nutrimento e ossigeno in primis. Quel che vorrei trasmettervi, scrivendo questi articoli, è l'amore e il rispetto verso le piante e i fiori, indispensabili per la nostra sopravvivenza quanto gli insetti che ne permettono la riproduzione, e quindi la sopravvivenza. Vorrei che guardaste il mondo che vi circonda con occhi diversi, e che sapeste che quella farfalla ferma sul fiore sta in realtà compiendo una gran

La bellezza della Sfinge Colibrì

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Buongiorno, cari lettori Ultimamente non stiamo aggiornando spesso questo blog, ma confido che gradiate comunque la lettura di articoli brevi e interessanti, seppur più sporadici. Oggi vorrei parlarvi di un particolare esemplare di lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, molto diffuso in Eurasia e Nordafrica: la Sfinge del Galio, o Sfinge Colibrì (in gergo, Macroglossum stellatarum). Questa curiosa falena sembra avere più somiglianze con un colibrì che non con altre falene; difatti, oltre a condividerne l'aspetto similare e il vorticante movimento delle ali inferiori - che rendono difficile fotografarla in modo chiaro e soddisfacente - la Sfinge del Galio è un insetto migratore, e ha abitudini prevalentemente diurne. Succhia il nettare dei fiori di un'intera pianta senza mai posarsi, e ciò impedisce alle api o ad altri insetti di scacciarla da quella posizione dominante, come invece avviene con le farfalle, che come avrete notato, si nutrono comodamente adagiate sul

L'importanza delle api

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Eccoci di nuovo qui, cari lettori! Oggi vorrei parlarvi di un insetto piuttosto comune, di cui spesso si sottovalutano la bellezza e l'importanza: l'ape. L'ape appartiene alla famiglia Apidae, e soltanto due specie comprese nel genere possono essere allevate dall'uomo, ovvero l' apis mellifera e l' apis cerana . L' apis mellifera , così categorizzata da Linneo nel 1758, è l'unica ape conosciuta in Europa, ed è diffusa in tutti i continenti, ad eccezione delle zone artiche e antartiche. La devozione delle api verso la regina dell'alveare, nonché la loro instancabile solerzia, rende questi insetti estremamente affascinanti agli occhi di molti entomologi e curiosi. Sin dai tempi antichi, le api sono al centro di religioni e miti, portatrici di simbologie talvolta contrastanti. Virgilio ne esaltava la purezza e la verginità, mentre Dante paragonava l'anima degli angeli alle api. Secondo gli antichi egizi, le api rappresentavano le anime dei defunti,

Attacco di Trump alla Cina

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Il presidente Donald Trump martedì ha invitato i leader mondiali alle Nazioni Unite a “ritenere la Cina responsabile” per la pandemia di coronavirus.   Mentre perseguiamo questo brillante futuro, dobbiamo ritenere responsabile la nazione che ha scatenato questa piaga nel mondo: la Cina. Nei primi giorni del virus la Cina ha bloccato i viaggi a livello nazionale consentendo i voli in partenza dalla Cina, e ha infettato il mondo. La Cina ha condannato il mio travel-ban ( divieto di viaggi)  nei confronti del loro paese, anche se essi invece hanno cancellato i voli nazionale e rinchiuso i cittadini nelle proprie case. Il governo cinese e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è virtualmente controllata dalla Cina, hanno dichiarato falsamente che non c’erano prove di trasmissione da uomo a uomo. In seguito hanno affermato falsamente che le persone senza sintomi non avrebbero diffuso la malattia.     Le Nazioni Unite devono ritenere la Cina responsabile delle proprie azioni.   Inoltre,

Nazioni Unite: raggiunto accordo sull'inquinamento plastico e marino

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L'assemblea ambientale delle Nazioni Unite ha raggiunto un accordo sull'inquinamento plastico e marino. Nella IV Assemblea dell'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEA-4), che si è chiusa lo scorso venerdì a Nairobi, ha raggiunto un accordo generale provvisorio in attesa della firma, che entrerà in vigore nel 2030, e non nel 2025 come inizialmente previsto, per porre fine all'inquinamento marino da plastica e microplastiche. La conferma arriva dal ministro dell'ambiente dell'Estonia Siim Kiisler, e dal direttore esecutivo Joyce Msuya, e il ministro norvegese dell'ambiente, Ola Elvestuen Tuttavia, la dichiarazione finale dell' UNEA-4   ( che si è svolta dall'11 al 15 marzo 2019 a Nairobi, in Kenya, sul tema "Soluzioni innovative per le sfide ambientali e produzione e consumo sostenibili) , lascia fuori il problema sulla deforestazione. In Brasile non è stato possibile sostenere o firmare accordi che vadano contro la legislazione del proprio

Cina: la Giornata mondiale dell'ambiente prossima ventura

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La Giornata mondiale dell'ambiente prossima ventura (5 giugno 2019) verterà sul tema dell'inquinamento atmosferico e chi meglio della Cina potrebbe ospitarla. L'annuncio è stato dato  congiuntamente  dal l capo della delegazione cinese Zhao Yingmin e Joyce Msuya, direttore facente funzione delle Nazioni Unite Circa 7 milioni di persone in tutto il mondo muoiono prematuramente ogni anno a causa dell'inquinamento atmosferico, con circa 4 milioni di questi decessi avvenuti nell'Asia del Pacifico. The World Environment Day 2019  solleciterà governi, industrie, comunità e individui a riunirsi per esplorare le energie rinnovabili e le tecnologie verdi e migliorare la qualità dell'aria nelle città e nelle regioni di tutto il mondo. Il governo cinese si è impegnato a organizzare le celebrazioni del World Environment Day 2019 in diverse città con Hangzhou, che ospiterà l'evento principale. L'annuncio arriva mentre a Nairobi é svolto il forum ambienta

Filippine: trovati 40 kg di plastica nello stomaco di una balena

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Uno dei peggiori casi di avvelenamento Filippine: trovati 40 kg di plastica nello stomaco di una balena. Per gli  ambientalisti le Filippine sono uno dei più grandi inquinanti oceanici del mondo grazie alla sua dipendenza dalla plastica monouso, un  tipo di inquinamento diffuso anche in altre nazioni del sud-est asiatico, che uccide regolarmente la fauna selvatica come le balene e le tartarughe che ingeriscono i rifiuti. Nell'ultimo caso, una balena dal becco d'oca naso di Cuvier è stata trovata morta sabato nella provincia meridionale di Compostela Valley, dove era stata notata il giorno prima. La  necroscopia sull'animale e ha rivelato circa 40 chilogrammi di plastica, tra cui sacchetti della spesa e sacchi di riso.  L'animale è morto per fame e non era in grado di mangiare altro a causa della spazzatura che gli stava riempiendo lo stomaco, ha detto Darrell Blatchley, direttore del D 'Bone Collector Museum Inc., coadiuvante  nell'esame condotto.

L'amuleto della libertà 2 - racconto sul web

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PARTE PRECEDENTE Ogni metà di giugno, in occasione del consueto "incontro d'estate", il castello si rianima più di quanto accade nel corso dell' "incontro d'inverno" che si svolge tra dicembre e gennaio, durante le feste natalizie. Per buona parte degli studenti, ma sicuramente per quasi tutti i giovani del mondo, l’estate è il periodo dell'anno più indicato per stare assieme e divertirsi, standosene beatamente a conversare all'aria aperta. La sessione estiva, che supera di una ventina di giorni quella invernale, sembra riesca a spronare gli studenti che da qualche giorno stanno affluendo al castello, a partecipare più convintamente alla vacanza studio. Normalmente, questa festosa forma di aggregazione é sintomatica del potere dell'amicizia e del rispetto verso il prossimo, finendo quindi con il fortificare i buoni propositi racchiusi nelle loro rigogliose menti.       Quel giorno l'aula magna era gremita. Tra i ragazzi se