Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta areva

Deformità e strane morti di bestiame dovute all'uranio in Mongolia

Immagine
Ancora una volta l'AREVA,  la multinazionale mineraria di uranio con sede in Francia, entra prepotentemente alla ribalta con questioni tutt'altro che edificanti. Un deposito di uranio, indispensabile per l'industria nucleare, sta provocando strane morti e deformità di un certo numero di giovane bestiame nel distretto di Dornogobi (East Gobi) provincia della Mongolia.  Lo riferiscono i  i media locali. Pastori che vivono a pochi chilometri dal luogo di esplorazione dicono che i loro agnelli, capre e cammelli hanno partorito neonati deformi. In alcuni casi, i neonati erano ciechi o senza pelo, in altri, le deformità erano più estreme. Ci sono state segnalazioni di un agnello con due teste, un altro senza mascella inferiore, e caprette e cammelli con arti mancanti o striminziti. Un pastore di nome Norsuren, che vive a circa quattro miglia dal campo minerario, ha perso 22 vitelli, agnelli e capre. Tanti "che ha smesso di contarli", ha detto Aldarmaa, un att

Fukushima: veleni e speranze

Immagine
La mostruosa ondata che ha messo fuori giuoco le pompe di raffreddamento, è stata la causa principale di questo immane disastro nucleare in terra di Giappone. Da ciò che dicono gli esperti, su quanto realmente sta accadendo nella centrale nucleare di Fukushima, la situazione è molto critica, sebbene, in un gesto molto irresponsabile,  il portavoce del governo nipponico abbia affermato, che non ci può essere un rischio Chernobyl, perchè la struttura di contenimento (che è vecchia di 40 anni ed è soggetta a fratture, a corrosione) , è ancora a posto. Sul banco degli imputati c'è però la Tepco ( Tokyo Electric Power Company )   la compagnia privata quotata in Borsa che gestisce la centrale, e che in passato è stata accusata di aver falsificato i risultati dei 45 test di sicurezza che devono fare regolarmente sulle strutture di contenimento. 

Nel bel mezzo della jungla africana, di notte....

Immagine
BENTROVATI  AMICI E' un posto strano per un gruppo di francesi che dimorano in una tendopoli. Bakouma è uno dei più profondi e più oscuri angoli della giungla africana. Da Bangui , capitale della Repubblica Centroafricana senza sbocco sul mare, ci vogliono diversi giorni per traversare gli 800km di pista di sporcizia in questa zona della foresta vergine nel mezzo del continente nero. Di solito si vedono aerei leggeri  che atterrano in una pista di atterraggio vicina. La maggior parte dei circa 160 abitanti della giungla sono scienziati, ma non sono lì a contare le farfalle. Essi fanno parte del team che elabora i programmi d'una miniera di uranio, per conto della Areva , il colosso francese del nucleare. Si aspetta che il progetto venga approvato dal governo, sperando di cominciare l'anno prossimo, la preparazione del terreno. Bakouma non è un caso isolato. È solo un esempio di  spiegamento silenzioso e sospetto intorno al globo. Dopo decenni,come se fosse stata u

Congo: un saccheggio dietro l'altro

Immagine
Secondo il Fondo monetario internazionale (FMI), circa un quinto della popolazione congolese dipende dal lavoro delle miniere. Una minima parte lavora nei ricchi giacimenti di rame del Katanga, nel sudest del Paese, mentre la parte restante è occupata per lo più nel settore diamantifero, quasi ad appannaggio esclusivo del colosso mondiale dei diamanti De Beers , il quale - notizia di questi giorni - ha deciso di congelare i progetti di esplorazione nel paese. Lo Stato africano, grande ottanta volte il Belgio, che lo ha dominato per circa un secolo, tra le ricchezze del sottosuolo possiede anche topazio, magnesio, oro, cassiterite, che si è cominciata a estrarne in gran quantità e venderla illegalmente per la forte richiesta di stagno, indispensabile nella saldatura dei circuiti integrati. La Repubblica democratica del Congo (RDC), secondo Paese dell'Africa per estensione territoriale, contiene forse la più ricca concentrazione di minerali e metalli preziosi sul pianeta, in cui l