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Asia meridionale: l'inquinamento dell'aria è il sesto killer più pericoloso

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Un killer molto spietato si aggira in India e in Cina, i paesi più popolosi del pianeta. E sesto killer più pericoloso in Asia meridionale. Si tratta dell'inquinamento atmosferico, classificato come uno dei 10 peggiori assassini del mondo dalla Global Burden of Disease (GBD). Ora, seppur in ritardo, si cerca di correre ai ripari. Già il 5 dicembre scorso, in Cina, il ministro per la Protezione Ambientale ("MEP") ha annunciato il suo 12 ° piano quinquennale contro l'inquinamento atmosferico nelle regioni chiave, che mira a ridurre drasticamente le emissioni di sostanze inquinanti nelle aree economicamente più dinamiche. Questo è il primo piano della Cina contro l'inquinamento globale che giunge in un momento di crescente tensione sociale a causa del peggioramento dei livelli di inquinamento. Anche l'India non è immune da questo pericolo. Secondo la relazione di GBD l'inquinamento dell'aria esterna è diventata il quinto responsabile di morti in

Trovati batteri nella ​​media e alta troposfera che possono condizionare il meteo

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I ricercatori del  Georgia Institute of Technology   hanno scoperto un numero significativo di microrganismi viventi, soprattutto batteri, nella media e alta troposfera  (quella sezione dell'atmosfera circa quattro a sei miglia sopra la superficie della Terra)  con tecniche genomiche. I microrganismi sono state evidenziate in campioni di aria ottenuti nell'ambito del programma  NASA’s Genesis and Rapid Intensification Process (GRIP) per esaminare masse d'aria a bassa e ad alta quota legate alle tempeste tropicali. Secondo un comunicato stampa del Georgia Institute of Technology, il campionamento è stato condotto da un jet DC-8 della NASA sia sulla terraferma che in mare. La notizia rilasciata dice che il campionamento si è verificato prima, durante e dopo gli uragani Earl e Karl del 2010. Secondo la rivista  Proceedings of the National Academy of Sciences  è la prima volta che uno studio documenta la presenza di microrganismi in quella zona del cielo. Grandi quant

Presto il check-up ce lo farà lo Smartphone

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La UE sta per fare un grande investimento (8,7M euro) nella ricerca della salute ambientale. Con il progetto  Exposomics, difatti, si propone di studiare i potenziali rischi di esposizione chimica al corpo umano, e al tempo stesso un'analisi del sangue e delle urine per determinare i fattori di rischio per verificare se l'esposizione a fattori di rischio lascia impronte chimiche che possono essere rilevati in fluidi corporei. Per questo scopo i ricercatori utilizzeranno gli smartphone dotati di GPS e sensori ambientali. " E 'ormai chiaro che le malattie con il peso maggiore, come cancro, diabete, malattie cardiache e malattie neurodegenerative come l'Alzheimer,  sono principalmente causate da fattori diversi dalla genetica. Queste sono suscettibili di includere gli aspetti della vita e dell'ambiente, ma i ruoli precisi di diversi fattori che provocano le malattie non sono ben compresi ", ha spiegato il professore Paolo Vineis, del School of Public

Il progresso ecologico nel futuro della Cina

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Il 18th National Congress of the Communist Party of China (CPC) che si sta svolgendo a Pechino ha dato al progresso ecologico una posizione più forte integrandola nel piano di sviluppo complessivo del paese insieme all'economia, al progresso politico, culturale e sociale. Elaborato in una delle 12 parti del rapporto consegnato dal leader cinese, il progresso ecologico è visto dal Partito Comunista come un compito a lungo termine di vitale importanza per il benessere del popolo e il futuro della Cina. " L'armonia tra uomo e natura " è un tema importante nella antica filosofia cinese, ma è stata avversata dalla robusta espansione economica della Cina negli ultimi decenni. L'acqua pulita e l'aria fresca sono diventati un lusso in alcune parti della Cina. In alcune città, le persone sono scese in piazza per protestare contro i progetti chimici. Lo sviluppo economico a livello nazionale è limitato dalla scarsità di risorse, e le persone sono sempre p

Per noi che abbiamo respirato l'aria salubre...

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Non dico tanto per quelli della mia generazione, per noi cioè che sino ad oggi abbiamo respirato in abbondanza "aria salubre "... ma per le nuove generazioni, cioè per i nostri figli e i figli dei nostri figli: prendere oggi una decisione definitiva sull'installazione o no di centrali nucleari nel nostro Paese, potrebbe rivelarsi una scelta affrettata, specie se fatta sull'onda emotiva della disastrosa vicenda di Fukushima. Ritengo che in proposito abbia fatto bene il governo, attraverso il ministro Romani, a fare una scelta di buon senso sull'energia nucleare, in attesa d'un chiarimento in sede europea, visto che la sicurezza dei nostri cittadini dipende dalle centrali nucleari installate  in tutta Europa. Do po la tragedia nella centrale nucleare giapponese, complice un terremoto di violenza inaudita e uno tsunami devastante, adesso, in Europa, negli Usa e in altre parti del mondo, c'è uno stimolo maggiore nell'andare a revisionare tutte quelle ve

Aria inquinata nelle nostre scuole

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Con l'apertura delle scuole tornano i mali di stagione, solo che da quest'anno, l'inquinamento tra i banchi diventa un problema reale.  Difatti, un gruppo di esperti di università europee , in uno studio pilota HESE (Health effects of the school environment) , con la collaborazione dell'Unità di epidemiologia ambientale polmonare dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche ( Ifc ) di Pisa, ha effettuato una prova sul campo, monitorando la qualità dell’aria (temperatura, umidità relativa, polveri respirabili, anidride carbonica, biossido d’azoto, composti organici volatili, ozono, allergeni, muffe) in alcune scuole europee, e rilevando un’esposizione di PM10 e CO2 superiore ai limiti consigliati dall 'Epa ( Environmental Protection Agency ) per esposizioni a lungo termine,  cioè 50 microgrammi (mg) per metro cubo, che risulta superata nel 78% delle aule monitorate.   Nasi colanti, prutiti, gola secca, occhi rossi, lagrime,

CIFRE ALLA MANO

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I vigneti sono depuratori naturali in grado di assorbire grandi quantità di emissioni nocive, che possono essere impiantati nelle città con lo scopo di ripulire l'aria. La scoperta è stata fatta grazie ad uno studio dell'Università di Firenze, in collaborazione con un'azienda toscana del settore vitinicolo, in quel di Bolgheri , dove i cipressi alti e schietti va da San Guido in duplice filare....  Secondo questo studio, 100 ettari di viti , sono in grado di assobire 1500 tonnellate di anidride carbonica , mantenendo quindi l'aria pulita.   Notevoli quindi i benefici per le campagne, ma anche per le città, dove, con un ritorno - non sarebbe male -  ad una città più vivibile, forse i vigneti potrebbero avere effetti positivi sulla  qualità dell'aria.                       " Ad esempio - leggo su webwinefood.corriere.it "se i 47 ettari di Parco Sempione a Milano venissero adibiti a vigneto, la città meneghina vedrebbe diminuire in un anno le propri