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Gli astronomi scoprono il buco nero più vicino alla Terra

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  Il telescopio Gemini North alle Hawaii rivela il primo buco nero dormiente di massa stellare nel nostro cortile cosmico Gli astronomi che utilizzano l'International Gemini Observatory, gestito dal NOIRLab di NSF, hanno scoperto il buco nero più vicino alla Terra conosciuto. Questa è la prima rilevazione inequivocabile di un buco nero di massa stellare dormiente nella Via Lattea. La sua vicinanza alla Terra, a soli 1600 anni luce di distanza, offre un interessante obiettivo di studio per migliorare la nostra comprensione dell'evoluzione dei sistemi binari. I buchi neri sono gli oggetti più estremi dell'Universo. Versioni supermassicci di questi oggetti inimmaginabilmente densi probabilmente risiedono al centro di tutte le grandi galassie. I buchi neri di massa stellare - che pesano da cinque a 100 volte la massa del Sole - sono molto più comuni, con una stima di 100 milioni nella sola Via Lattea. Solo una manciata è stata confermata fino ad oggi, tuttavia, e quasi tutti qu

Le tombe nel cielo: omaggio a Clyde Tombaugh

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Quando intravide per la prima volta il pianeta X, che sarebbe poi stato battezzato Plutone, Clyde Tombaugh aveva appena 24 anni . Da ragazzino di Streator, nell'Illinois, Tombaugh (nell'immagine a lato) aveva un tempo montato un telescopio da cortile ricavato da parti di un separatore color crema e una Buick del 1910. Si era guadagnato un concerto al Lowell Observatory , a Flagstaff, in Arizona, sulla base di alcuni suoi studi da autodidatta. Fu in quel luogo sperduto dell'Arizona che trascorse mesi a setacciare le immagini del cielo notturno nelle profondità del nostro sistema solare, alla ricerca di cambiamenti nelle orbite di Urano e Nettuno che potevano potenzialmente essere colte svelando in tal modo la presenza di un pianeta che non era ancora stato identificato. Parlando all' Associated Press , nel 1990 Tombaugh ammise che il compito era "noioso". Ma, aggiunse, che per quanto lo riguardava fu un lavoro molto più interessante che lavorare i cam

Venere in transito davanti al Sole: un fenomeno rarissimo

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Per tutti coloro hanno voglia di assistere ad un fenomeno molto raro, che non accadrà più fino al 2117, consigliamo di osservarlo tra la mezzanotte e l'alba di mercoledì 6 giugno (cioè stanotte), quando il pianeta Venere transiterà davanti al disco della nostra stella, in perfetto allineamento fra Sole, Venere e Terra.         Venere sfilerà lentamente davanti al sole, compiendo il tragitto in circa 6 ore e 40 minuti. Dall'Italia saranno osservabili solo le fasi finali del transito, favorite le località a est. Fondamentale osservare il sole mai direttamente, ma attraverso vetri protettivi Gli osservatori del cielo in tutto il mondo guarderanno uno spettacolo che si è visto solo sette volte negli ultimi cinque secoli.  Il transito di Venere è stato ora trasformato da interesse storico a un oggetto della scienza contemporanea del 21° secolo, collegato a uno dei più interessanti e importanti correnti degli studi in astronomia, ossia quello di pianeti extrasolari&

Il dito di Dio: un'altra grande bugia? - parte seconda -

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Prima della fatidica data del 21 dicembre , in campo astrologico, che non è poi tanto dissimile da quello astronomico, si verificherà un aspetto utilizzato soprattutto in astrologia mondiale. Si verificherà un aspetto denominato YOD   ('dito di Dio'). Ci sono profondi collegamenti mistici  alla Yod in astrologia teologica che ha avuto origine con il misticismo ebraico, di cui, in verità, non ne so molto. So tuttavia che è un aspetto astrologico che indica un sestile (distanza di 60°) tra Marte e Plutone a 8° nel segno del Capricorno, con Venere e Saturno a 8° nello Scorpione, entrambi in quinconce (150°) con Giove a 8° nei Gemelli, che rappresenta l'apice del triangolo che ne viene fuori, appunto, il dito di Dio. Nell'astrologia mondiale questo aspetto indica un periodo di crisi, o un compito speciale...  e secondo alcuni, proprio perchè i pianeti coinvolti sono sullo stesso grado corrispondente a 8°, ha un sapore fatale. Questo vuol significare che in quel periodo ci

Hubble scopre una quarta luna attorno a Plutone

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Il telescopio spaziale Hubble ha scoperto una piccola quarta luna in orbita intorno al pianeta ghiacciato Plutone. Il telescopio spaziale era alla ricerca di anelli attorno allo stravagante pianeta ai margini del nostro sistema solare, quando si è imbattuto su una piccolissima luna, con un diametro stimato di 8 a 21 miglia, a cui è stato dato il nome provvisorio P4, come la loggia segreta di cui si parla tanto in Italia. La più grande luna di Plutone è Caronte, con 648 miglia di diametro, seguite dalle altre due lune, Nix e Hydra, grandi all'incirca da 20 a 70 miglia di diametro. " Trovo singolare che le telecamere di Hubble ci hanno permesso di vedere un oggetto così piccolo in maniera così chiara ad una distanza di oltre 3 miliardi di miglia (5.000 milioni km) " ha dichiarato Mark Showalter del SETI Institute di Mountain View, in California, che ha guidato questa programma di osservazione con Hubble. L'osservazione di Hubble fa parte dei lavori in corso a so