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La tratta degli schiavi cristiani nel deserto del Sinai

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La schiavitù non è solo per donne e bambini. La schiavitù è anche per i cristiani. In tutto il Medio Oriente, sta crescendo un fiorente traffico di esseri umani a discapito di cristiani che vengono rapiti, torturati e venduti come schiavi dai musulmani. Una storia venuta alla luce per merito di CBN News racconta le vicissitudini di un uomo cristiano rapito e torturato solo perché era cristiano. Alcuni sono torturati per placare i piaceri sadici dei loro rapitori, o persone che pagano per la possibilità di torturare un cristiano. Altri sono venduti come schiavi. Il commercio è fiorente, in particolare nel Nord Africa, dove le tribù beduine stanno facendo affari d'oro. Il cuore di questo traffico è nel deserto del Sinai, dove le tribù beduine attraversano il deserto incontrastate e indisturbate come fanno da millenni. Eppure, spesso si trascinano dietro individui rapiti da altri paesi del Nord Africa, selezionati perché sono cristiani. Queste persone molto spesso vengono tor

Morte nel deserto e traffico di organi umani

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Nel nostro mondo, noi combattiamo ogni giorno contro le tasse troppo alte, la disoccupazione, il precariato, le ingiustizie sociali, il costo della vita sempre più caro... ma tutto questo non è nulla a quello che succede a tanti disgraziati provenienti dall'Africa. Ne abbiamo già avuto prova nei mesi scorsi, nel corso della rivoluzione nord africana e specie nel corso della guerra il Libia, quando le carrette del mare trasportavano migliaia e migliaia di disgraziati in cerca di una nuova vita sulle nostre sponde. Molti di loro sono stati risucchiati nelle acque del Mare Nostrum dopo giorni e giorni di agonia vissuta nei loro viaggi della speranza. Tanta disperazione e crudeltà la ritroviamo ancora tra i profughi provenienti dalla regione sudanese del Darfur che cercano di attraversare illegalmente il confine dall'Egitto verso Israele o tra coloro che sono comunque riusciti ad arrivare nel Sinai. Uno speciale della CNN's Freedom Project intitolato "Morte nel deserto

Israele: un'oasi di speranza per i migranti eritrei

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E' ormai scaduto l'ultimatum dei sequestratori che da un mese tengono prigionieri nel deserto del Sinai 80  profughi eritrei in condizioni disumane.   Tra loro anche donne incinta e bambini. I prigionieri continuano ad inviare appelli ai familiari per raccimolare il riscatto richiesto per essere condotti in Israele. Si moltiplicano le iniziative in loro sostegno come la conferenza stampa di oggi al Senato dal titolo " Profughi sotto ricatto: cosa c’entra l’Italia? - Eritrei etiopi somali sudanesi in catene nel deserto del Sinai ", alla presenza del mondo politico e della società civile. Bloccati sul Mediterraneo, respinti dall'Egitto dal 2005 perchè ha già una vasta popolazione di migranti, il popolo africano del Corno d'Africa e parte del Sudan , dilaniato da una guerra civile da oltre  22 anni, che dal 2003 ha provocato più di 300.000 morti e 2,7 milioni di sfollati, anche Israele si trova, suo malgrado, a dover affrontare questa tragedia. Inizialm

Ostaggi eritrei nel deserto del Sinai: che si fa ? Si lasciano morire così ?!

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All'inizio erano un'ottantina. Tre di loro sarebbero stati uccisi perchè le loro famiglie hanno confermato ai rapitori che non erano in grado di pagare gli aggiuntivi 8000 dollari (gli ostaggi avevano già pagato 2000 dollari) al riscatto richiesto dai trafficanti beduini.  Altri tre sono stati eliminati perchè, assieme ad altri 9 hanno tentato di fuggire dalla prigione del campo, realizzata in appositi contenitori emananti una temperatura bestiale, costruiti appositamente da più di un mese, alla periferia di una città nel Sinai, al confine tra Egitto e Israele. . I loro rapitori chiedono il pagamento di 8000 doolari a testa prima di rilasciarli, e nel frattempo li stanno trattando in maniera estremamente degradante e inumana.  Chi non ha i soldi può pagare con l’espianto di un rene.  Molti di questi profughi africani sono incatenati, non mangiano da qualche giorno, viene data loro acqua da bere salata, vengono percossi, torturati con metodi estremi, compreso scosse ele