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L'impressionante e mortale vipera dalla punta dorata

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  Al largo della costa del Brasile, non lontano dalla grande città di San Paolo, si trova una tranquilla e bellissima isola tropicale chiamata Ilha de Queimada Grande . A forma di avambraccio con un pugno annodato a un'estremità e un uncino all'altra, ha imponenti scogliere sormontate da una folta vegetazione tropicale. È l'epitome del paradiso tropicale. Seduto con orgoglio in cima all'isola all'estremità dell'uncino c'è un faro impressionante con gli alloggi del guardiano e una grande torre quadrata in muratura. Come molti fari è dipinto completamente di bianco. Una coppia con tre figli viveva lì, per tenere la luce accesa. La vita su quest'isola paradisiaca sembrerebbe idilliaca se non fosse per un semplice fatto: l'isola ospita un'enorme popolazione di serpenti. Qui si trova solo una specie di serpente, la vipera dalla punta dorata. L'isola stessa ha una superficie di circa 110 acri. Alcune stime affermano che ci sono fino a cinque serpe

Brasile: non toccate le foreste, lasciamo respirare il pianeta

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Il gran caldo che avvolge buona parte del pianeta è solo un esempio di come si possa vivere in codesto stato. E se lo foreste, le grandi foreste, non possono svolgere il loro abituale lavoro naturale, che è quello di far respirare il pianeta mitigando le condizioni climatiche... allora sono guai seri per tutti.  Infatti, secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change che ha esaminato i costi del   backtracking  politico nella governance ambientale, il Brasile sta abbandonando le politiche di controllo della deforestazione e presta il sostegno politico alle pratiche agricole che renderanno "impossibile" raggiungere gli obiettivi climatici gliobali Un team di dieci ricercatori brasiliani scrive che i cambiamenti guidati dal presidente Michel Temer in una lotta per mantenere il potere ed evitare di rispondere alle accuse di corruzione, rendono sempre più improbabile che il Brasile raggiunga gli impegni di riduzione del carbonio promessi nell'accordo sul cl

Una nuova vita per Guida e Maia nel primo Santuario degli elefanti in America Latina

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Una vita meno grama per Guida e Maia nel primo Santuario degli elefanti in America Latina. Dopo più di 40 anni passati in cattività e attraverso mille maltrattamenti sono stati finalmente liberati gli elefanti Guida e Maia. I due sono i primi ad essere ospitati nel primo Santuario degli elefanti in America Latina, inaugurato due giorni fa.  I pachidermi sono giunti ​​nella zona di Chapada dos Guimaraes, una riserva naturale a 65 km da Cuiabà, capitale del Mato Grosso, lo Stato che ospita il complesso del Pantanal, la più  grande pianura allagabile del mondo, uno degli ambienti più integri e vari su tutto il pianeta . E 'anche uno degli ecosistemi più importanti del mondo . Il grande Pantanal comprende una grande varietà di fauna e paesaggi aperti , dai fiumi all e lagune con i suoi caimani , iguane, uccelli acquatici , cervi di palude,   anaconde , e incredibili pianure di palma e la foresta tropicale secca , con le sue scimmie, ragni, uccelli.

Amazzonia: la mattanza dei taglialegna sugli ambientalisti continua...

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Brutte news dal Brasile. Sembra che gli attivisti ambientali siano diventati una specie minacciata di estinzione. Nel vasto Paese sudamericano, almeno 477 ambientalisti sono stati uccisi tra il 2002 e il 2014, la maggior parte di loro morti per la difesa della foresta pluviale. Raimundo Santos Rodrigues è morto difendendo la foresta che tanto ha amato. E' accaduto un pomeriggio di fine agosto. Rodrigues e sua moglie erano sulla via di casa presso il Gurupi Biological Reserve, una riserva biologica nello Stato di Maranhão , quando due uomini sono usciti dalla fitta foresta e hanno iniziato a sparare, colpendo l'ambientalista e sua moglie. La loro moto è andata fuori controllo e si è schiantata. Gli assassini, dice il rapporto, si sono poi  avvicinati a Rodrigues, che aveva 12 pallottole in corpo, e lo hanno pugnalato con un machete. Sua moglie, Maria da Conceicao Chaves Lima, è sopravvissuta. Rodrigues, 54 anni, stava proteggendo la foresta e la sua comunità, c

Acqua: l'idea del Mit attraverso un concorso

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Acqua: l'idea del Mit attraverso un concorso promosso da USAID (US Agency for International Development) Dalle piante alle persone, ogni essere vivente su questo pianeta ha bisogno di acqua. Ma ottenerne abbastanza per sopravvivere , e sopravvivere comodamente, può essere un po 'difficile. Basta guardare il furore che si é creato attorno alle nuove restrizioni idriche in California e in Brasile, per non citare altri Stati che soffrono la mancanza cronica di acqua. Entro il 2025, quasi due miliardi di persone vivranno scarsità d'acqua assoluta,e due terzi del mondo sopravviverà in condizioni di stress idrico. Secondo lo UN Development Programme, più di 1,4 miliardi di persone vivono attualmente in bacini fluviali in cui l'uso di acqua è ai minimi livelli di ricarica. Nel 60 per cento delle città europee con una popolazione di 100.000 o più, le acque sotterranee vengono utilizzate ad un ritmo più veloce di quello che può essere rifornito. Per fortuna, succede

Brasile: in progetto un gigantesco parco solare galleggiante

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Il Brasile sta vivendo la peggiore siccità degli ultimi quattro decenni, provocando blackout elettrici in molte regioni. Le piogge degli ultimi anni, inferiori alla media, hanno esaurito le  riserve e non basta più l' abbondanza di energia idroelettrica, che fornisce più di tre quarti di energia elettrica del paese. Diversificare le fonti di energia è diventata chiaramente una necessità per il grande Paese sud americano, che ha annunciato che entro quattro mesi, inizierà i test pilota di un gigantesco parco solare galleggiante situato in cima alla centrale idroelettrica di Balbina in Amazzonia . Non è ben chiaro come sarà fisicamente la grande fattoria galleggiante , ma l'enorme centrale coprirà 2,360 chilometri quadrati. Con una capacità di 350 megawatt , l'ambizioso progetto brasiliano diventerà il più grande parco solare galleggiante del mondo. Parchi solari del genere sono già installati in India, Corea, Australia, e anche Stati Uniti. Attualmente il più

Paraguay: bisogna arrivare a crocifiggersi per far valere i propri diritti?

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Nel piccolo Paraguay, una nazione, assieme alla Bolivia, senza sbocchi sul mare (i soli nell'America latina) , la maggioranza della popolazione (circa 7 milioni di abitanti) è di fede cattolica, e la croce, quella su cui è spirato Gesù, ha un forte valore simbolico. Per questo è stata presa come simbolo della protesta da parte di alcuni ex lavoratori che si sono letteralmente inchiodati a grandi croci di legno. I lavoratori sostengono che gli sono dovuti diverse migliaia di dollari per il lavoro svolto molti anni fa nella costruzione della diga di Itaipù. In Paraguay non è la prima volta che, per una disputa salariale si manifesta inchiodandosi alla croce. Tutto è iniziato nel 2004, quando un operaio scontento si è fatto inchiodare ad una croce. Da allora, la tattica è sempre stata utilizzata come forma di protesa da persone provenienti da vari settori. Questa forma sempre più comune di protesta è stata condannato dalla Chiesa cattolica romana. L'ultima protesta è

AVVISO AI NAVIGANTI: questa estate, occhio all'untore globale

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Adesso che l'estate spalanca le porte e siete pronti a mettervi chissà dove in viaggio, abbiate la compiacenza di leggere queste due righe che vi propongo, poiché, ho pensato a rendervi partecipi. Dunque! E' bene che sappiate che in giro per il mondo ci sono due malattie che potrebbero diventare una minaccia qualora non si seguano le precauzioni che le autorità sanitarie propongono e talvolta predispongono. Per chi ha in mente, non so, un viaggio nei paesi arabi, faccia attenzione al mers virus . Molti malati hanno contratto il virus negli ospedali dell'Arabia Saudita e ci sono stati centinaia di casi mortali. La volontà saudita di aumentare precauzioni e controlli si lega sopratutto al pellegrinaggio annuale a La Mecca, che quest'anno cade in ottobre, e rischia di esporre al virus un gran numero di fedeli. L' OMS (Organizzazione mondiale della sanità) raccomanda in ogni modo di evitare il contatto con i cammelli, che insieme ai pipistrelli potrebbero veicol

Speciale Rio + 20: la conclusione

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Dal nostro inviato a Rio de Janeiro John Keyman Si è conclusa la Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile di Rio de Janeiro. 190 Paesi si sono ritrovati vent'anni dopo il primo incontro nella stessa città brasiliana. Per l'occasione, a sorpresa, si è fatto vivo anche il padrino dell'ambientalismo mondiale, considerato uno degli artefici principali del movimento ambientalista mondiale,  e organizzatore del Summit delle Nazioni Unite del 1992 Maurice Strong , oggi ottanduenne, nativo del Canada, oggi residente in Cina, a cui è stata concessa la ribalta in una serie di conferenze nel prevertice di tre giorni prima. Nel corso della Conferenza  sono stati trattati  fondamentalmente due soli temi, l'affermazione delle energie rinnovabili come fonti primarie rispetto ai combustibili fossili e il problema della fame visto secondo la prospettiva per cui, a fronte di un aumento di produzione di cibo a livello globale, aumenta contemporaneamente anche il numero di affa

Speciale RIO + 20: il Summit delle incertezze

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Dal nostro inviato a Rio de Janeiro John Keyman Adesso poi che è in atto una crisi economica senza precedenti, che il vecchio continente europeo sta vivendo sulla propria pelle con troppe incertezze, seguito dalla massiccia economia statunitense pesantemente in recessione,  con  i suoi leader politici concentrati s ulle elezioni presidenziali di novembre;  nel momento in cui  a mezzanotte di oggi in  una sessione plenaria con i rappresentanti dei 193 paesi membri si dovrà approvare il testo dell'ONU da presentare ai leader che da domani presenzieranno al Summit vero e proprio.... c'è la sensazione che  non si dia la massima attenzione alle questioni ambientali che si stanno affrontando a Rio 20. " Il mondo dorme ai piedi di una catastrofe " ha detto il principe Carlo d'Inghilterra, persona molto sensibile ai problemi ambientali. Se si vede la Conferenza di Rio snobbata da coloro che più contano nell'economia globale allora la si potrebbe definire una inizi

Speciale RIO + 20: la settimana cruciale

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Dal nostro inviato a Rio de Janeiro John Keyman Arrivando a Rio, ho dovuto prendere possesso in una stanza di un albergo decentrato rispetto al luogo in cui si tiene la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile e dell'eliminazione della povertà. Questo poiché gli alberghi del centro sono al completo ma anche perché il mio editor , anch'egli alle prese con la crisi economica, non mi avrebbe potuto garantire né un soggiorno completo né le spese di sostentamento per oltre una settimana qualora avessi alloggiato in un albergo centrale. E dunque per arrivare sul luogo della Conferenza mi sono servito di un taxi. Naturalmente, il grande evento di questi giorni, ha reso il traffico più congestionato del solito (figuriamoci cosa sarà per l'imminente Coppa del Mondo) , e anche il tassista con cui ho parlato si è lamentato del maggiore movimento per le strade. Il traffico è peggiorato anche per via della costruzione della metropolitana che ha vietato l'acce

Speciale "XX Conferenza sullo sviluppo sostenibile di Rio"

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Vent'anni dopo il primo Vertice sulla Terra a Rio de Janeiro, sotto lo sguardo vigile e protettivo della statua del Cristo Redentore, si è aperta la XX Conferenza in cui si spera si possa tracciare un nuovo corso per lo sviluppo economico e sociale sul futuro del pianeta, le sue risorse e i suoi popoli. John Keyman , il nostro inviato speciale, è già sul posto e ci terrà informati su quanto verrà discusso e accadrà a questo vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile che entrerà nel vivo la prossima settimana e che, come ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon " è troppo importante per fallire ". Potrebbe essere proprio la crisi finanziaria mondiale ad aumentare le possibilità di una buona riuscita del Vertice di Rio. In un periodo in cui molte nazioni sono concentrate sulla sfida dello sviluppo sostenibile e il fatto che, in molti casi, le risorse siano finite, e in altri casi per ottenerle costino eccessivamente, fa presagire, appunto che da qu

Il lato devastante del land grabbing

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Si chiama land grabbing, ovvero saccheggio del territorio. Un fenomeno crescente in Africa ma anche in altre zone svantaggiate del mondo in cui le popolazioni non riescono a fermare la posizione straniera delle proprie risorse. Adesso però sta nascendo una nuova consapevolezza e persino i popoli indigeni di Panama cercano di ribellarsi. Violazione dei diritti unami, mancanza di assenso libero e preventivo e poi contratti iniqui, affitti irrisori, vendita di terreni in cambio di promesse di posti di lavoro e nuove infrastrutture ma anche assenza di studi adeguati sull'impatto ambientale. Dietro al " land grabbing ", l'accaparramento di terre nei paesi a sud del mondo c'è tutto questo. La corsa all'acquisto senza regole sale nel biennio 2007-2008 per la crisi dei prezzi, ma le multinazionali, solamente in Africa, dal 2000 ad oggi si sono aggiudicate una superficie pari a 8 volte la Gran Bretagna. Il land grabbing fa male a tutti ed è un esempio di un eg

Gli Awa, la tribù indigena dell'Amazzonia che vuole resistere

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Gli Aw a, una comunità di diverse centinaia dell'Amazzonia, nel nord-est del Brasile, sono la tribù più minacciata del mondo. Anni di disboscamento illegale e appropriazione di terre li hanno portati sull'orlo dell'estinzione. Nella foresta degli Awa il legname viene tagliato illegalmente. Quando i taglialegna li vedono, li uccidono. Gli archi e le frecce non servono a nulla contro le loro pistole. Ma a parte i taglialegna che risponderanno "a chi di dovere dei loro assassinii", uno dei maggiori problemi è l'errore che gli indios dell'Amazzonia debbano inevitabilmente conformarsi alla "modernità", fingendo cioè di trarre beneficio dalla "civiltà" con tutti gli annessi e connessi che simile civilizzazione comporta. L'integrazione di questi popoli è il furto della loro autosufficienza, e la loro condanna al più basso gradino di una scala ripida e grassa - o peggio, la morte. Purtuttavia, la prova lampante di tale pret

Penuria d'acqua nel mondo? Macchè, c'è n'è abbastanza per tutti!

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Finalmente da Recife, in Brasile, dove si è aperto il XIV Congresso mondiale dell'acqua, giunge una buona notizia! Infatti, secondo un rapporto stilato da ricercatori provenienti da 30 paesi e pubblicato oggi su due numeri speciali della rivista International Water Journal, i  timori di penuria d'acqua nel mondo sono infondati. C'è chiaramente sufficiente acqua' a sostenere cibo, energia e le esigenze industriali e ambientali durante il 21 ° secolo, I principali fiumi del mondo hanno abbastanza acqua per soddisfare le esigenze alimentari. Uno studio su 10 bacini fluviali in Asia, America Latina e Africa.  La relazione del Challenge Program on Water and Food (CPWF) del CGIAR spiega che non è la scarsità dell'acqua a creare turbolenze nel mondo, ma è l'uso inefficiente e l'iniqua distribuzione delle enormi quantità di acqua che scorrono attraverso i grandi fiumi chiave come il Nilo, il Gange, Andes, Yellow, Niger and Volta.  I bacini studiati sono la p

Amazzonia: si costruirà la terza diga più grande del mondo

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Paese che vai, problema energetico che trovi. Da noi c'è un dibattito in corso sull'energia nucleare, in cui una buona parte della popolazione, in vista del referendum dove è invitata a partecipare, sembrerebbe orientata a sospendere per sempre l'energia atomica. In Brasile, invece, il nuovo presidente Dilma Rousseff Vana , ha autorizzato la costruzione di una diga idroelettrica lungo il fiume Xingu, nello stato di Rondonia nella giungla amazzonica, nonostante la forte opposizione dei popoli indigeni al progetto. La nuova diga sarà la terza più grande del mondo, dopo la diga cinese delle Tre Gole, a sua volta con numerosi problemi, e la diga di Itaipu Brasile-Paraguay. La diga inonderà la patria degli indios Kayapó, costretti ad abbandonare le loro terre. Saranno alluvionati oltre 400.000 ettari della foresta pluviale più grande del mondo, soppiantando dalle 20.000 alle 40.000 persone - compresi, appunto, i Kayapó.  Le ricche risorse delle loro terre (minerali, l

Brasile: ulteriori informazioni

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UPDATE 16/01/2011 oglobo.globo.com è IL SITO del giornale di Rio che fornisce notizie piu’ locali   Per Davide che chiede aiuto e per tutti coloro che vogliono avere notizie ulteriori e più dettagliate sulla situazione metereologica in Brasile e sul numero delle vittime, il nostro inviato (per l'occasione mio fratello che vive a San Paolo)   consiglia di  seguire l0 svolgersi dei fatti su l quotidiano FOLHA.COM ,   nella cui home page c’ e un informazione –lista parcial das vitimas de friburgo e Teresopolis . Post precedente: Acqua assassina

Brasile: acqua assassina

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UPDATE ore 15:35 italiane - Altre informazioni: L’ area geografica flagellata e’ di circa 2300 km quadrati. A Sumidouro  si sono registrati 18 morti, 1500 persone che non si trovano e 1500 che sono rimasti senza casa. A Sao Jose do Vale do Rio Preto 4 morti  e 300 hanno perduto la casa. A Nova Friburgo 247 morti , 250 dispersi,3220 hanno dovuto abbandonare le abitazioni perilocolanti e 1970 senza casa completamente. A Teresopolis 238 morti, 100 dispersi,1300 abbandoni di residenza,1200 senza casa . A Petropolis 43 morti,40 dispersi,3600 sloggiati,2800 senza casa. Atti di sciacallaggio sulle residenze e gli esercizi commerciali abbandonati e timore di nuove ondate di acqua,vegetazione e fango per lo smottamento di altre zone montagnose. Ulteriori informazioni ------------------------------------------------------------------ Dal  nostro inviato in Brasile Ho un fratello in Brasile, a San Paolo, a cui ho chiesto di darmi notizie su quanto sta accadendo nel vasto stato sud