Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta colonizzazione

Quella parte del mondo che...

Immagine
Quella parte del mondo che non attira mai troppo il nostro interesse , sempre all'erta sugli eventi naturali o sovvertimenti politici e militari, a differenza dell'altra parte, quella Occidentale, su cui le informazion in questi casii, specie per quanto riguarda gli eventi naturali, abbondano...  quella parte del mondo che non  attira mai troppo il nostro interesse , si diceva, si chiama Asia e Africa , due continenti la cui storia si perde nel tempo dei tempi e che oggi nel primo decennio del secolo XXI , sebbene liberatesi ormai da decenni dalla colonizzazione occidentale, che li ha comunque aiutati a strutturarsi come nazioni... è ricaduta, ahimè, nelle grinfie del  grande colonizzatore attuale, il quale detiene un quinto della popolazione mondiale, consuma metà del suo cemento, un terzo del suo acciaio, oltre un quarto del suo alluminio... e che siccome ha bisogno di sfamare sempre di più la sua enorme popolazione, fa incetta di materie prime, petrolio, legname, terreni...

Il nostro pianeta non basta più, colonizziamo Marte

Immagine
Ormai è chiaro, il nostro pianeta non basta più a sostenerci tutti, visto il ritmo frenetico al consumismo che ha invaso anche la Cina (a cui presto faranno seguito India, Indonesia e molti stati africani) , la quale, da sola, occupa circa il 25 per cento della popolazione mondiale e di conseguenza, per stare al passo col mondo occidentale, che da decenni e decenni  consuma a rotta di collo, abbisogna di molte materie prime, il cui approvviggionamento va a incidere fortemente sulle risorse e sulle materie prime del pianeta, tant'è che per soddisfarci tutti, avremmo dovuto avere a disposizione 4, 5 Terre. Basti considerare che l'entrata in scena della Cina nel mondo consumistico ha richiesto un raddoppio della produzione mondiale di acciaio, carta e auto, un aumento della produzione petrolifera di 20 milioni di barili al giorno, un'estenuante impegno dei minatori nello scavare 5 miliardi di tonnellate di carbone in più, senza contare che nel seguire l'appetito fameli

Stephen Hawking: attenti agli alieni!

Immagine
Nel nuovo programma TV iniziato ieri sera su Discovery Channel " Into the Universe with Stephen Hawking" , l'eminente scienziato britannico, membro onorario della Royal Society of Arts , membro a vita della Pontifical Academy of Sciences ,  dopo essere stato insignito del Most Excellent Order of the British Empire e dell' Order of the Companions of Honour ...  ha parlato degli alieni, mettendo in guardia l'umanità da una loro probabile invasione, che potrebbe avere le stesse conseguenze che ebbero i nativi americani quando Cristoforo Colombo sbarcò nelle Americhe. Nel programma, destinato ad essere un affascinante spaccato della mente del grande uomo, l'astrofisico, attraverso una semplice deduzione matematica, ci ha detto che non siamo soli nell'Universo. L'esistenza di 100 miliardi di galassie, ciascuna contenente centinaia di milioni di stelle significa che la Terra è improbabile che sia l'unico luogo dove si è evoluta la vita. Intanto