Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta commodities

Materie prime: gli speculatori sciacalli

Immagine
Mentre su buona parte del mondo si abbatte la mannaia della fame, grandi imprese bancarie di casa a Wall Street fanno guadagni spaventosi. La sola Goldman Sachs ha guadagnato più di un quarto di un miliardo di sterline (400 milioni di dollari) nel 2012 da speculazioni sui prodotti alimentari come grano, mais e soia, spingendo molti critici ad accusarla di trarre profitto dalla carestia e manipolazione del mercato, ma molti dei traders si difendono sostenendo che i loro profitti sono dovuti al crescente consumo in Cina. Goldman Sachs è riconosciuto come leader mondiale nella speculazione finanziaria sui prodotti alimentari e altre materie prime, e ha creato i primi commodity index funds che abbisognano di enormi quantità di denaro per giocare sui prezzi. I prezzi alimentari mondiali tracciati dalla UN Food and Agriculture Organization (FAO) sono più che raddoppiati negli ultimi 10 anni.  Il 2013 potrebbe vedere un altro aumento dei prezzi, a seguito del peggior raccolt

Crisi economica: con la pancia piena si protesta meno

La corsa verso la sicurezza economica, verso investimenti anche di tipo speculativo, va ad impattare anche i prezzi di materie prime, quelle che davvero servono per la vita di tutti i giorni. Ad esempio, quelle alimentari, dove ci sono stati degli aumenti molto forti che hanno creato anche gendi sommovimenti politici nel mondo. Con le Borse in continua altalena di titoli si stato in molti Paesi sempre più a rischio, c'è un mercato che agli investotori fa sempre più gola, quello delle materie prime. Non tanto il petrolio, troppo esposto ai cicli economici, si consuma di più quando l'economia cresce e di meno quando arriva la crisi, quanto quello delle cosidette break commodities,  ciò che serve per la prima colazione e che è utilizzabile dappertutto: materie prime come cereali, zucchero, riso e thè, beni di cui nessuno, nemmeno i Paesi in via di sviluppo, riesce a farne a meno: troppo essenziali e quindi per definizione sicuri. L'allarme, un paio di settimane fa, l&