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Katowice: una difficile conferenza sul clima

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Quasi 200 Paesi s'incontrano a Katowice in Polonia al COP24, la 24° Conferenza internazionale delle Nazioni Unite, indetta dall'Ipcc (gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) per tradurre in misure concrete quanto concordato agli accordi di Parigi di tre anni fa. Per ironia della sorte Katowice si trova in Slesia, nel principale bacino carbonifero della Polonia, uno dei più grandi in Europa, dove il carbone è ancora molto usato, come in altri paesi dell'Est e in Germania. Katowice rappresenta il primo punto per attuare le linee guida di Parigi per mitigare i danni da riscaldamento globale ma anche per contenere l'aumento della temperatura. l'Ipcc ha fissato l'obiettivo che si resti al di sotto degli 1,5 gradi centigradi; che si riducano le emissioni di anidride carbonica (Co2) per arrivare nel 2030 a produrre il 40 per cento di quelle prodotte nel 2010. Sfruttare inoltre l'85 per cento di energia elettrica da fonti rinnovabili; ridurre del tut

Conferenza su clima di Marrakech: un momento cruciale

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Ogni anno che passa si conferma come l'anno più caldo di sempre, da quando, 137 anni fa, si sono cominciate a prendere le prime rilevazioni. Così anche il 2016, si avvia a diventare l'anno più caldo della storia del pianeta, abbattendo dunque il record del 2015, sinora il più caldo. Per l'Organizzazione meteoreologica mondiale ( WMO ) le temperature del 2016 sono di 1, 2 gradi più alte dei livelli preindustriali. Tra le cause soprattutto i gas serra prodotti dall'uomo. Il calore supplementare del potente fenomeno El Nino, spiega l'Agenzia, è sparito. Il caldo del riscaldamento globale continuerà. Andando avanti così, sarà dura mantenere sotto i 2 gradi il surriscaldamento del pianeta, come da accordi siglati a Parigi. Le previsioni sono state diffuse a Marrakech ma i dati definitivi saranno pubblicati all'inizio del 2017.  Proprio a Marrakech, con l'ombra di Trump che incombe sulla Conferenza sul clima, dove i leader mondiali discutono sul cambiamento

Cop22 Marrakech: inizia ora il vero lavoro della Conferenza sul clima di Parigi.

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 In un momento in cui, in varie parti del mondo, si è reso più evidente il clima estremo - qui da noi i cambiamenti climatici stanno entrando in scena nell'area mediterranea anche con tornado, di certo meno violenti di quelli che devastano l'America ma sempre molto pericolosi - a Marrakech prende il via la Conferenza internazionale sul clima organizzata dalle Nazioni Unit, che chiuderà i battenti il 18 di questo mese. Proprio accanto al Palazzo Reale di Marrakech si trova il COP22 Village, una piatta distesa di tende ed hangar organizzati intorno ad un grande viale fiancheggiato da palme e vaghe sculture dadaiste . Tutto è ancora pacifico in quanto siamo al primo giorno della Conferenza annuale sul clima, un anno dopo il drammatico Cop21 di Parigi, tenutosi nei giorni a seguire dell'attacco terroristico al Bataclan e c'è poca gente. Tuttavia, gli organizzatori si aspettano oltre 30.000 partecipanti nelle due settimane della conferenza. L'accordo di Parigi s

Traffico aereo, hub aeroportuali e smarter skies nel prossimo futuro

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In un mondo che va sempre più affollandosi, con una popolazione che nel 2020 raggiungerà i 9,3 miliardi di persone, che viaggeranno in lungo e in largo, e che, secondo un sondaggio condotto su  10.000 persone, vorrebbero un trasporto aereo "più economico, più ecologico e divertente" si prevede ci saranno 91 Aviation Mega Cities entro il 2033, pari a 2,2 milioni di traffico passeggeri al giorno su lungo raggio, da e attraverso questi super hub . Il termine Aviation Mega Cities definisce una città che gestisce più di 10.000 passeggeri al giorno su lunga percorrenza. La maggior parte di questi hub aeroportuali (immagine) sono negli Stati Uniti, Europa, Medio Oriente e la regione Asia-Pacifico, Cina inclusa. In una presentazione su " The Future by Airbus at the Future of Borders International Conference " di Dubai, Paolo Moultrie, il capo del marketing di Airbus Medio Oriente, ha detto che queste città rappresenteranno il 95 per cento del traffico a lungo

"Our Ocean" la conferenza per salvare i mari del mondo

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Una quantità sorprendente della nostra immondizia finisce in mare. Potrà mai essere ripulito? Considerate questo : la quantità di spazzatura globale è destinata ad aumentare ogni anno per il resto del secolo. Senza alcun intervento, nel 2021 non avremo ancora raggiunto il picco del problema. Poiché la maggior parte dei detriti marini nasce sulla terra, per gli scienziati dell'Università della Georgia che studiano la questione, potrebbe significare il disastro per gli oceani, creando un pericolo ambientale dei più mostruosi che l'umanità possa sperimentare. Per questo motivo il Presidente degli Stati Uniti Obama ha dato poteri esecutivi al Segretario di Stato John Kerry , che oggi e domani affronterà la questione, di petto facendo della spazzatura marina uno dei principali temi nella conferenza "Our Ocean" , sperando, in tal modo, di inquadrare le sfide che ci attendono, compresi i cambiamenti climatici legati all'acidificazione degli oceani e la minaccia

Doha, si è conclusa come sempre la Conferenza sul clima

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Dal nostro inviato a Doha, Qatar, John Keyman. 9/12/2012 UPDATE : Esteso il Protocollo di Kyoto  fino al  2020. Duecento Paesi firmano l'intesa per ritardare i cambiamenti. L'intesa resta comunque lontana dalle richieste degli scienziati per far deviare la Terra dall'inquietante traiettoria verso un riscaldamento globale di 3-5°.  Ma l'impegno a ridurre ulteriormente le emissioni resta solo da parte dell'Ue e di pochi altri. Restano fuori i "grandi inquinatori", Canada, Russia,  Giappone e Nuova Zelanda. Ban Ki-moon, commenta l'intesa raggiunta a Doha dicendo: "Sono state poste le basi per un accordo completo e stringente da raggiungere per il 2015" contro il riscaldamento climatico, ha spiegato.            Tra proteste e manifestazioni (cornice abituale a questo tipi d'incontri)  che denunciano la poca affidabilità dei paesi ricchi nel rispettare gli impegni presi con i paesi poveri per aiutarli a far fronte agli effetti negati

7 miliardi: lo sviluppo in un nuovo mondo

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GreenGulf ha ospitato un "Learning Lunch"  al 18th Annual International Development Conference  (IDC) presso l' Harvard Kennedy School campus nel Massachusetts, USA, tenutosi il 14 c.m. Alla conferenza, Omran Al-Kuwari, amministratore Delegato di GreenGulf Inc., azienda di consulenza leader nello sviluppo delle tecnologie pulite con sede presso il Qatar Science Technology Park, ha discusso sul fabbisogno energetico del mondo, offrendo informazioni sull'accesso di energia elettrica a livello mondiale e le soluzioni attuali e potenziali per 1 miliardo di persone in tutto il mondo che si trovano senza elettricità, proponendo soluzioni sul come potrebbe essere risolto l'handicap energetico. La presentazione, dal titolo " Renewable energy in the developing world " (Fonti energetiche rinnovabili in via di sviluppo) , ha toccato la mancanza di accesso all'energia elettrica per molte persone nell'Africa sub-sahariana e Asia meridionale in partico

A Rio+20 si parlerà molto di green economy

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L'imminente conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile ( Rio +20 ) si concentrerà sulla green economy e la governance sostenibile. Lo ha riferito il ministro dell'Ambiente del Brasile Isabella Teixeira. Teixeira ha detto che la conferenza di Rio +20, che si terrà dal 13 al 22 giugno a Rio de Janeiro, non deve essere considerata come una revisione del Vertice sulla Terra che si svolse sempre a Rio nel 1992. " Non si tratta di tornare al passato o fare una revisione degli accordi precedenti . Rio+20 non seguirà  la Conferenza del 1992, ma ha due messaggi fondamentali:. Green economy e governance sostenibile ", ha detto  il ministro dell'Ambiente. Altri temi da affrontare nel mese di giugno includono il trasferimento di tecnologia dai paesi sviluppati ai paesi in via di sviluppo e la ricostruzione del UN Environment Program (Unep). Qualche settimana fa Teixeira aveva detto che il vertice di giugno può avere un alto livello di rappresentanza c

Durban: un altro vertice inconcludente

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Dal nostro inviato a Durban John Keyman   Comincia oggi la settimana cruciale per trovare un accordo soddisfacente sul clima. Fino a qualche tempo fa l'argomento sui cambiamenti climatici veniva trattato con più convinzione e senso di responsabilità, ma i morsi della crisi economica hanno reso i politici meno propensi nel fermare i cambiamenti climatici. Ministri e leader del mondo si sono raccolti a migliaia nel fine settimana per elaborare un piano efficiente sul come salvare il pianeta. Eppure pochi di noi sembrano averlo notato. Nonostante gli avvertimenti apocalittici sulle temperature che stanno raggiungendo livelli record con le emissioni di carbonio che aumentano sempre più rapidamente, i delegati alla conferenza Onu sul clima, come lo è stato a Cancun, vale anche qui a Durban, sono ben lungi dal raggiungimento di un accordo. Purtuttavia, secondo l' International Energy Agency , senza ulteriori sforzi aggressivi per ridurre le emissioni, il mondo mancherà l'occ

Cancun: entra in scena WikiLeaks

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 L'effetto Wikileaks ha colpito anche la Conferenza sul clima che si sta svolgendo a Cancun . Difatti, dal famigerato sito dell'australiano Julian Assange i l Guardian ha tratto una serie di cablogrammi tra USA e Ue in cui viene rivelato come gli Usa  hanno manipolato l'accordo svoltosi lo scorso anno a Copenaghen. Coinvolto anche il nuovo presidente dell'Unione Europea Herman van Rompuy, nominato appena una settimana prima dell'apertura del vertice di Copenaghen, il quale aveva incontrato un diplomaticon statunitense  il 23 dicembre dello scorso anno nel cavernoso edificio di Justus Lipsius, che è la sede UE a Bruxelles. Herman van Rompuy si era lamentato con il diplomatico statunitense del trattamento riservato alla Ue nel vertice di Copenhaghen, da lui definito una "catastrofe incredibile", mostrandosi sprezzante e pessimista, sia per quanto riguarda i negoziati di Cancun e circa la struttura "poco maneggevole" delle conferenz

La Conferenza sul clima di Cancun sarà deludente?

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Sebbene mancano circa tre mesi alla Conferenza Onu sul clima che si terrà a Cancun il prossimo dicembre, e che vedrà riuniti i rappresentanti di imprese, governi, ONG, mondo accademico e società civile di tutto il mondo per riaccendere il dialogo internazionale sul clima, l'aria che si respira già da un pezzo tra le varie delegazioni mondiali, Cina e India in testa, non è certo tra le migliori. Per molti, la Conferenza sul clima sarà un vertice di soldi, non di un accordo giuridicamente vincolante. Forse al COP16 che prenderà il via nella ridente località messicana si potrà ancora produrre una manciata di accordi significativ i anche se non verrà sfornato alcun trattato legalmente vincolante sul riscaldamento globale.  Christiana F igueres , responsabile della convenzione Onu sul cambiamento climatico , ha detto che si aspettava qualche sviluppo nei trasferimenti di tecnologia verde alle nazioni in via di sviluppo "attraverso la formazione di un meccanismo che av

Bolivia: discendenti degli Incas vogliono un risarcimento per i ghiacciai che si sciolgono

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Gli abitanti di un villaggio boliviano vogliono un risarcimento per i ghiacciai che si sciolgono. Per gli Incas e la maggior parte delle civiltà andine, le montagne innevate erano divinità da essere onorate, in quanto fornivano l'acqua. Ma ora sembra che questi dèi stanno perdendo i loro poteri.  I ricercatori dicono che i ghiacciai si stanno ritirando in maniera drammatica attraverso le Ande a causa delle temperature in aumento. Nel piccolo villaggio di Khapi, sotto gli splendidi - e ancora coperti di neve - Monti Illimani, il senso di ansia è profondo. L'idea, appoggiata dal presidente della Bolivia Evo Morales , è nata nel piccolo villaggio. Perché coloro che sono la causa dello scioglimento della neve e del rallentamento delle acque debbono essere giudicati da una corte internazionale di giustizia ambientale. "Siamo molto preoccupati perché noi non abbiamo l'acqua" , dice Max, un anziano Aymara Indian che mastica foglie di coca e parla con un