Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta conflitti

2018: la Ue e i diamanti

Immagine
Da ieri primo gennaio 2018 la Ue , sotto la guida dell'alto rappresentante Federica Mogherini , ha la Presidenza del  cosidetto  processo Kimberley , la cui la cui missione si prefigge di controllare il commercio dei diamanti insaguinati provenienti dai conflitti impedendo di entrare nel mercato dei diamanti grezzi. La Unione europea guiderà questa iniziativa internazionale per arginare il commercio di diamanti dai conflitti nel 2018. Il protocollo Kimberly , lanciato nel 2002 nella città sudafricana di Kimberley, é un importante documento ratificato nel 2002 da una coalizione di governi, dalla società civile e dall'industria dei diamanti in risposta al ruolo dei diamanti nel finanziare alcune delle guerre civili più devastanti d'Africa. Federica Mogherini ha commentato che " fa parte del nostro lavoro per i diritti umani - assicurarsi che i diamanti producano ricchezza, non moderna schiavitù. Le risorse naturali appartengono alla comunità non alle

Acqua ed energia: il collasso prossimo venturo

Immagine
Gli scontri di questo secolo saranno conflitti per l'accesso a cibo, acqua ed energia. La globalizzazione, l'aumento del tenore di vita di un gran numero di persone che emergono dalla povertà in Asia e in Africa, e la crescente domanda di cibo, acqua, ed energia in coincidenza con le carenze causate dai cambiamenti climatici, porteranno quasi certamente a possibili "guerre per le risorse". Se i conflitti tuttora in atto nel mondo, conflitti completamente diversi da quelli del passato dove si combatteva tra Stati, prenderanno il sopravvento, si prevedono tempi difficili, anzi difficilissimi per l'intera umanità. La lotta per le risorse non è certo nuova, ma guerre come queste che stiamo vivendo, diventeranno più comuni e più intense. Il cambiamento climatico poi, che può gravemente compromettere le reti da cui dipende l'umanità per il cibo, l'acqua e l'energia, plasmerà il destino delle nazioni. Se non subentrerà la ragione e il buon

Somalia: le strade della morte

Immagine
Ritorniamo su questo argomento perchè è davvero  inconcepibile che tutto ciò accada nel XXI secolo. Il mondo non può permettersi di stare a guardare quello che accade nel Corno d'Africa , dove la carestia che ha colpito la regione si aggrava sempre più. Ieri a Roma Josette Sheeran, direttore esecutivo del United Nations World Food Programme (PAM) ha detto in una conferenza stampa che la combinazione di catastrofi naturali e conflitti regionali ha colpito più di 12 milioni di persone. Tutti i centri in grado di distribuire cibo sono sopraffatti e il campo di Dadaab in Kenya, che è stato costruito per 90.000 persone ora ne ospita 400.000. Vogliamo verificar e, dice la Sheeran, che le forniture sono presenti lungo la strada, perché alcune di queste stanno diventando le strade della morte, dove le madri si trovano a dover abbandonare i loro figli che sono troppo deboli per affrontare il viaggio o che sono morti lungo la strada. I più colpiti, come sempre, sono donne bambini,

Monsoon, il nuovo libro di Robert Kaplan che Obama si è portato in tasca...

Immagine
L'ammiraglio Zheng He , nato nel 1371, era un diplomatico e ammiraglio della flotta cinese, che comandava i viaggi nel sudest asiatico, Asia meridionale e Africa orientale... proprio quei luoghi, che, secondo gli esperti di geopolitica, saranno il teatro della politica mondiale del XXI secolo. Nel 1410 il grande ammiraglio ha eretto una lapide in pietra con un messaggio per il mondo nel quale "invocava la benedizione della divinità indù per un mondo di pace costruito sul commercio ." L'iscrizione era in tre lingue - cinese, persiano e tamil - e il suo messaggio era assai realista. Questo è quanto accenna Robert Kaplan , corrispondente nelle missioni internazionali del "The Atlantic", autore di numerosi articoli e saggi di geopolitica, nel suo nuovo libro "Monsoon: The Indian Ocean and the Future of American Power ". Per scrivere questo libro Kaplan, definito il Kipling dei tempi attuali, ha fatto un viaggio nell'Oceano Indiano per

I diamanti dello Zimbabwe fermano la conferenza del Kimberley Process

Immagine
Il più grande deposito di diamanti del mondo, rinvenuto nello Zimbabwe, fa fermare la conferenza del Kimberley Process.  Sebbene lo Zimbabwe sia un paese ricco di minerali, il vantaggio di possedere e sfruttare queste risorse naturali è ben lungi dal poter riassettare il ricco paese africano, il quale continua a cimentarsi con un malessere economico apparentemente insormontabile. Lo Zimbabwe , nel corso degli ultimi anni è stato al centro di scoperte minerarie di grande valore, come ad esempio quelle riguardante i diamanti , il cui valore potrebbe bastare a rimpinguare un PIL senza precedenti, che nel 2009 , secondo il Fondo Monetario Internazionale , è stato di 4,4 miliardi di dollari. Lo Zimbabwe necessita infatti di nuovi capitali per combattere la fame, le malattie e la povertà.  Adesso poi, che nell'est del Paese, precisamente nella concessione Marange , è venuto alla luce un enorme giacimento di diamanti, si pensa che il Presidente Robert Mugabe possa utilizzare i

A chi appartiene l'acqua?

Immagine
Se i secoli XVI, XVII e XVIII secolo hanno riguardato soprattutto i sistemi di proprietà, di divisione e di utilizzazione della terra, e le rivoluzioni del XIX e XX secolo sono state fatte sui problemi della proprietà, dell’appropriazione, della divisione e dell’utilizzazione delle risorse energetiche (carbone, petrolio, elettricità), il XXI secolo si presenta come il tempo che marcherà principalmente il consumo di materie prime, e l'utilizzo dell'acqua, su cui i conflitti fra Stati e regioni tenderanno sempre più ad esacerbarsi. Oggi sotto la spinta della crescita demografica e per effetto dell'inquinamento, le risorse idriche pro capite negli ultimi trent'anni si sono ridotte del 40 per cento. Nel 2020, quando ad abitare la Terra saremo circa 8 miliardi, il numero delle persone senza accesso all'acqua potabile sarà di tre miliardi circa. Un bene, quindi, che sta diventando sempre più raro. " Chi gioca con l'acqua gioca con il fuoco" , affermò Gol

Bambini soldato: una vita disperata

Immagine
Ieri sera sul piccolo schermo, precisamente su Italia Uno, è stato trasmesso il film " Blood diamond " (diamanti insanguinati) , che quando 2 anni fa uscì nelle sale cinematografiche fece scendere in campo persino Nelson Mandela , il carismatico leader africano, il quale si mostrò molto preoccupato della grande risonanza che ottenne il film in quanto temeva che fungesse da mezzo di destabilizzazione in quei paesi africani produttori di diamanti. La storia, avventurosa e crudele, mostra cosa si nasconde dietro il commercio dei diamanti, i quali, probabilmente, se non ci fossero le donne sarebbero considerati dei semplici sassolini... Ma al di la di queste preziose pietre, portatrici di spietate guerre in diversi paesi africani ed asiatici, il film pone in evidenza anche il dramma dei bambini soldato. Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF) , ogni anno quasi 10 milioni di bambini muoiono per cause prevenibili prima del loro quinto compleanno.

Cambiamenti climatici: le prime avvisaglie in Africa

Immagine
Saranno le nazioni africane a dover affrontare per prime i duri effetti dei cambiamenti climatici che, secondo gli esperti, stanno per verificarsi. Uno dei maggiori effetti dei mutamenti climatici in Africa è la questione delle risorse idriche. Il rischio che l'acqua possa diventare un problema interconnesso con conflitti radicati, politici, economici e anche religiosi, è reale. L'anno scorso, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha detto che " troppo spesso, dove abbiamo bisogno di acqua, troviamo le pistole ". Non vi è dubbio che, gia in questo decennio, l'acqua diventerà un'arma politica e uno strumento di contrattazione. Tuttavia la scarsità delle risorse idriche potrebbe invece assecondare una maggiore cooperazione, se fossimo pronti a vedere queste sfide come un'opportunità per aumentare il nostro impegno a lavorare insieme. La questione è: il cambiamento climatico porterà una maggiore insicurezza o direttamente a nuovi conflitti