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Il commercio mondiale di diamanti si complica sotto il peso delle sanzioni russe

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La situazione bellica tra Russia e Ucraina sta compromettendo un commercio da miliardi di dollari che abbraccia le miniere di diamanti cariche di permafrost della Siberia, le segrete case commerciali ad Anversa, le polverose centrali elettriche di lucidatura in India e le scintillanti gioiellerie firmate di New York. Il gigante minerario russo Alrosa PJSC fornisce circa un terzo delle gemme grezze del mondo e le sanzioni statunitensi contro la società stanno causando il panico nel settore. Le aziende da Tiffany & Co. a Signet Jewelers Ltd. hanno annunciato l'intenzione di sospendere le vendite di diamanti russi. Con l'imminente stagione dei matrimoni in America, delegazioni disperate hanno cercato una soluzione alternativa dall'India, il più grande esportatore mondiale che taglia e lucida nove pietre su 10. Gli Stati Uniti fanno affidamento sull'India per quasi la metà dei suoi diamanti. Ciò rende New Delhi un attore senza pari nella gestione delle ricadute e nel

Storia di donne nella miniera di smeraldi in Colombia

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Fura Gems di Dubai, la società canadese di estrazione e commercializzazione specializzata in pietre preziose, in particolare smeraldi e rubini, sta assumendo dozzine di donne per riportare la disciplina di De Beers   (che estrae e commercializza oltre il 30% della fornitura mondiale di diamanti) in un'industria un tempo violenta e selvaggia. In una miniera in Colombia Nubia Galeano (immagine sopra)  fa scivolare la piccozza dal manico corto nel suo stivale di gomma sinistro e accende la lampada sul cappello mentre entra in un tunnel fumante e angusto, uno dei migliaia che attraversano la vasta miniera di smeraldi di Coscuez. Il corridoio si restringe e Nubia gocciolante di sudore, gattonando a quattro zampe, riesce a raggiungere uno spazio stretto dove il suo piccolo corpo si adatta a malapena e con la picozza in mano inizia a scavare. La quarantanovenne, madre single con due figli, riempie il suo sacco con un massimo di 40 sterline alla volta e gattona all'indietro f

2018: la Ue e i diamanti

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Da ieri primo gennaio 2018 la Ue , sotto la guida dell'alto rappresentante Federica Mogherini , ha la Presidenza del  cosidetto  processo Kimberley , la cui la cui missione si prefigge di controllare il commercio dei diamanti insaguinati provenienti dai conflitti impedendo di entrare nel mercato dei diamanti grezzi. La Unione europea guiderà questa iniziativa internazionale per arginare il commercio di diamanti dai conflitti nel 2018. Il protocollo Kimberly , lanciato nel 2002 nella città sudafricana di Kimberley, é un importante documento ratificato nel 2002 da una coalizione di governi, dalla società civile e dall'industria dei diamanti in risposta al ruolo dei diamanti nel finanziare alcune delle guerre civili più devastanti d'Africa. Federica Mogherini ha commentato che " fa parte del nostro lavoro per i diritti umani - assicurarsi che i diamanti producano ricchezza, non moderna schiavitù. Le risorse naturali appartengono alla comunità non alle

Stand up Africa: Repubblica Democratica del Congo

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Iniziamo oggi una serie di post sul grande problema che rappresenta il continente africano, sulla ingiustizia di un mondo più progredito che pensa ai fatti suoi, sulla violenza perpetrata ai danni di giovani, donne e bambini la cui colpa è quella d'essere nati in Africa. Perciò, Stand up Africa , che il futuro è tutto tuo.    Un rapporto delle Nazioni Unite avverte che nella Repubblica Democratica del Congo, il traffico di avorio, oro e legname del valore di oltre un miliardo di dollari l'anno, sta alimentando la guerra e finanzia decine di gruppi ribelli. Gruppi criminali militarizzati con collegamenti transnazionali sono coinvolti nel contrabbando su larga scala di un business di oltre 1,3 miliardi di dollari ogni anno, dice il Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) . Le entrate finanziare accontentano almeno 25 gruppi armati, secondo alcune stime anche 49,  che sempre più alimentano il conflitto nella regione devastata dalla guerra. Il contr

Territori del Nord-ovest canadese: i presupposti dell'oleodotto dei grandi spazi

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Dopo lo scontro tra il Congresso Usa e Obama sul controverso oleodotto Keystone XL , un sistema di oleodotti in Canada e negli Stati Uniti ,  commissionato dal 2010, cui il Senato, approfittando dell'attuale maggioranza repubblicana ha dato il via libera al progetto della TransCanada Corp . di trasportare 800 mila barili al giorno di greggio, attraversando il Nebraska verso i porti e le raffinerie del Golfo, anche nei Territori del Nord-ovest canadese, per fare cassa, si fa strada l'idea di aprire un'arteria energetica importante che parte dall'Artico, ricco di risorse naturali e che certamente darà adito a non poche critiche. Difatti, il Premier dei Territori del Nord-ovest Bob McLeod ha annunciato uno studio di fattibilità di un anno, che potrebbe essere il primo passo verso la costruzione di un oleodotto lungo la valle del MacKenzie, fino all'Oceano Artico. I Territori Nord-occidentali non sono stati rappresentati nella Camera dei Comuni canadese d

Africa, guai a non finire: è la volta della peste in Madagascar.

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L'Africa sta diventando un laboratorio globale da cui dipartono atrocità di ogni genere. Se andiamo a vedere poi le ragioni di tali aberranti azioni, ci accorgiamo che esse hanno avuto inizio con l'antico schiavismo , risalente ai tempi della dominazione olandese nel sud dell'Africa, che giunge sino ai giorni nostri; ignoranza culturale, connessa in qualche modo allo scandaloso egoismo del primo colonialismo e neocolonialismo attuale, in cui, invece di aprire scuole, istituti ed altro per far studiare e istruire i giovani africani, si è pensato invece al sistematico svuotamento di risorse del sottosuolo africano, ricco di petrolio, gas, animali da cacciare e souvenir vari (ossa, zanne, pelli...), o ro e diamanti, la cui vendita spesso va a finanziare qualche conflitto nel continente, ora ad esempio è in auge quello nella Repubblica Centrafricana. C'è poi il fermento religioso, maggiormente di matrice islamista, che sta irrompendo un po' ovunque nel continent

Africa: perchè i potenti del mondo arrivano sempre in ritardo?

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E' l'Africa il problema del mondo. Se non si risolve una volta per tutte il problema africano ci saranno sempre grosse complicazioni a livello internazionale. Risolviamo il problema Africa e vivremo tutti più tranquilli. Tutti abbiamo visto come la Siria, nell'arco di soli tre anni, è diventata un quadro vivente della più grande tragedia umanitaria del nostro tempo. Scontri tra ribelli, attacchi chimici, crisi di rifugiati e dispotismo nel paese colpito dalla guerra civile sono fatti che sono stati ben documentati dai mass media. Eppure, il mondo non è stato in grado di fare qualcosa di significativo per aiutare la  popolazione colpita. Gran parte di essa ora vaga per le strade e le baraccopoli delle nazioni confinanti per necessità di cibo, acqua e vestiti.  Poi, si è lasciato crescere indisturbato la Stato islamico dell'Isis, che ora sta seminando terrore coi suoi lupi solitari anche fuori dai confini nei quali sta operando.  La nostra inclinazione naturale

Putin: impossibile fermare lo sviluppo nell'Artico

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Mentre da Stoccolma , l'IPCC dichiara che il riscaldamento globale in atto è " inequivocabile "  e che "l'influenza umana, le cui attività provocano  disastri naturali, siccità e inondazioni è rilevante..." A tal proposito leggiamo cosa dice Maria Cristina Facchini, che ha contribuito alla stesura di 1000 pagine del rapporto che verrà rilasciato lunedì. “ È probabile al 95-100% che le attività antropiche, uso dei combustibili fossili e deforestazione, abbiano causato più della metà dell’aumento di temperatura osservato, che a sua volta ha causato il riscaldamento degli oceani, lo scioglimento dei ghiacci, l’acidificazione degli oceani, l’innalzamento dei mari e l’intensificarsi di alcuni fenomeni estremi nella seconda metà del 20° secolo” . E mentre la polemica che segue all'arresto dei 30 attivisti di Greenpeace in Russia, tra cui un italiano, che protestavano contro la perforazione di Gazprom nel  Pechora Sea continua, Putin, l'imperator

Blood coltan

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I diamanti sono sempre stati simbolo di ricchezza, potere e romanticismo, anche se poi non tutti questi straordinari gioielli dovrebbero finire sugli anelli di fidanzamento, se non se ne conosce la provenienza certa. In Africa, ma anche altrove, la strada dei diamanti è irta di insidie, pericoli e sangue. Stessa strada sta percorrendo il coltan (da cui deriva il tantalio , un materiale strategico che viene usato principalmente come conduttore nell’industria spaziale ed elettronica), minerale assai meno nobile del diamante, che allo stato grezzo si presenta in forma di ciottoli e pietre, che vengono poi pestati in un mortaio e trasformati in una finissima polvere nera debolmente radioattiva pronta per essere spedita all’estero, assieme ad oro e diamanti, sulle rotte dove si incrociano con le missioni degli aerei bianche delle nazioni unite, della Croce Rossa e delle agenzie umanitarie.

Mali: una guerra inspiegabile?

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Dopo la guerra in Libia, ancora una volta la Francia ( con una spinta da Washington ) trascina la Ue in una nuova guerra neocolonialista nel Mali, contro i fondamentalisti islamici che hanno occupato questo paese. Ora, che si sostenga che le ragioni dell'intervento siano tutte all'interno del "quadro del diritto internazionale"... beh, lascia molti dubbi! Oppure che sia dipeso dal fatto che i combattenti di Al-Qaeda abbiano distrutto i  mausolei di Timbuktu nel Mali settentrionale, patrimonio mondiale dell'UNESCO, con l'intento di difendere la purezza della loro fede contro l'adorazione degli idoli... anche qui sorgono dubbi. Sappiamo che la Francia è uno dei più importanti paesi neocolonialisti (vedere immagine) e, come si dice sul  sito di un liceo , è alla ricerca di prestigio a livello internazionale e di nuovi commerci esteri. Le industrie (specie quella nucleare) hanno bisogno di materie prime e di uno sfogo per la mano d’opera.  Come conseg

Costa d'Avorio: intervento armato dell'Onu

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La situazione in Costa d'Avorio sta precipitando e dopo quello libico si sta aprendo un altro fronte di guerra in uno dei paesi più ricchi di risorse naturali dell'Africa, tra cui il cacao (esporta il 40% di cacao prodotto nel mondo), diamanti, petrolio , manganese, ferro, cobalto, bauxite, rame...  Sconvolto da una guerra civile che conta già centinaia e centinaia di vittime, quasi tutti civili, voluta principalmente da Laurent  Gbagbo , il presidente che non vuole lasciare il suo posto nonostante la pesante sconfitta alle elezioni del 28 novembre (l'80% dei voti è andato all'altro contendente Quattara), il paese si avvia ad assistere ad un nuovo intervento militare in Africa.  Al momento Gbagbo controlla ancora la tv, e ne approfitta per farsi vedere determinato, invitando inoltre i civili a formare uno scudo umano intorno al (suo) palazzo presidenziale.  Gia nei giorni scorsi i suoi uomini, sguinzagliati per le starde in scontri casa per casa, sono stati a

Congo: una sporca guerra all'insegna dei nostri piaceri quotidiani.

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Nella Repubblica Democratica del Congo, ancora una volta, la vita di tante persone è appesa ad un filo. Dalle notizie che giungono dal tormentato paese africano, in almeno 5 villaggi della zona di Ikobo e Kisimba, da più di una settimana, centinaia di famiglie fuggono gli abusi delle FDLR , un gruppo ribelle noto per i suoi abusi contro civili congolesi e i suoi legami con gli autori del genocidio del 1994 in Ruanda. La popolazione in fuga si dirige verso località situate a sud di Lubero . Questi movimenti in massa delle popolazioni sono dovuti a parecchi casi di saccheggi e uccisioni avvenuti a seguito delle operazioni militari condotte dalle FARDC contro le FDLR. A confermare ciò, un rapporto dell’alto commissariato Onu per i diritti umani denuncia le barbarie della guerra civile e parla di almeno 303 civili stuprati, alcuni anche molte volte, negli attacchi delle fazioni armate tra il 30 luglio e il 2 agosto.  "Sono venuti con le torce, quando sono entrati i Kandash ci

I diamanti dello Zimbabwe fermano la conferenza del Kimberley Process

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Il più grande deposito di diamanti del mondo, rinvenuto nello Zimbabwe, fa fermare la conferenza del Kimberley Process.  Sebbene lo Zimbabwe sia un paese ricco di minerali, il vantaggio di possedere e sfruttare queste risorse naturali è ben lungi dal poter riassettare il ricco paese africano, il quale continua a cimentarsi con un malessere economico apparentemente insormontabile. Lo Zimbabwe , nel corso degli ultimi anni è stato al centro di scoperte minerarie di grande valore, come ad esempio quelle riguardante i diamanti , il cui valore potrebbe bastare a rimpinguare un PIL senza precedenti, che nel 2009 , secondo il Fondo Monetario Internazionale , è stato di 4,4 miliardi di dollari. Lo Zimbabwe necessita infatti di nuovi capitali per combattere la fame, le malattie e la povertà.  Adesso poi, che nell'est del Paese, precisamente nella concessione Marange , è venuto alla luce un enorme giacimento di diamanti, si pensa che il Presidente Robert Mugabe possa utilizzare i

World Cup South Africa 2010: Costa d'Avorio

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UPDATE 11/06/2010 La Nazionale di calcio della Costa d’Avorio parteciperà ai Mondiali in Sudafrica 2010 allenata dal c.t. svedese Sven Goran Eriksson , il quale, fortunatamente potrà contare anche su Didier Drogba , che si era procurato una frattura all’avanbraccio nell’amichevole contro il Giappone. Salomon Kalou e Didier Drogba , entrambi giocatori del Chelsea, come lo è anche Kolo Touré del Manchester City, sono le punte di diamante della nazionale della Costa d'Avorio, la quale si presenta per la seconda volta nella sua storia, ai mondiali di calcio in Sudafrica a giugno.  L'esordio ai mondiali per la Costa d'Avorio è stato in Germania nel 2006, dove incappò, purtroppo, in un girone molto tosto con Argentina, Olanda, Serbia-Montenegro, con cui vinse l'unica partita, ma che non la salvò dal tornarsene a casa. Sebbena al 2010 FIFA World Cup South Africa la Costa d'Avorio se la dovrà disputare con Brasile ( ennesima occasione per veder combattere Lucio

World Cup South Africa 2010: Algeria football

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Il Mondiale di Calcio per nazioni si terrà in Sudafrica dall'11 giugno all'11 luglio 2010. Una grande vetrina per il martoriato continente nero che ospita per la  prima volta la grande competizione calcistica. In diverse occasioni mi sono occupato di Africa, motivato dal fatto che nel continente più disgraziato della Terra, un sommovimento di popoli, culture e razze sta vivendo una lenta ma inesorabile fibrillazione. Del resto, perchè deve essere l'Africa a dover pagare il prezzo più salato nella guerra che l'Occidente, con oltre un secolo alle spalle d'inquinamento a go-go, ha dichiarato ai cambiamenti climatici e che vuole combattere soprattutto in terra d'Africa? Il Professor Echos , come ha già fatto su Blogosfere gli scorsi mondiali in Germania, dedicherà alcuni post all'avvenimento, dedicati alle nazionali africane presenti in Sud Africa : Algeria, Ghana, Costa d’Avorio, Camerun, Nigeria e lo stesso Sudafrica . Iniziamo questo percorso &quo