Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta disastro

Chernobyl: senza la presenza umana la fauna selvatica prospera

Immagine
Finalmente una notizia che fa sorridere! Si vede che la non vicinanza all'uomo fa bene  alla fauna selvatica, come fa certamente bene ai cani, che senza la presenza umana diventano più intelligenti. Così asserisce uno studio pubblicato su Biology Letters da una ricercatrice dell'Università dell'Oregon. Ma non è questo il punto. Parliamo invece di Chernobyl e di come 30 anni dopo il drammatico incidente nucleare porti alla ribalta un fatto positivo in un luogo in cui la vita sembrerebbe improbabile. In uno studio pubblicato ieri sulla rivista Current Biology, sembra che nelle 1600 miglia quadrate della Zona di contaminazione radioattiva, animali come alci, cinghiali, cervi, caprioli abbiano preso a prosperare. " Quando gli esseri umani vengono rimossi, la natura fiorisce, anche sulla scia del più grave disastro nucleare del mondo ", ha affermato Jim Smith , specialista in scienze della terra e dell'ambiente presso l'Università britannica di Por

Giappone: energia rinnovabile in sosta temporanea

Immagine
Mentre la produzione di energia pulita è in aumento, la rete nazionale  non è in grado  di farvi fronte.  Due utility giapponesi, responsabili di circa un quinto della potenza della nazione, stanno lottando per integrare l'energia solare e l'energia eolica nelle loro reti. Okinawa Electric Power e Shikoku Electric Power hanno seguito Kyushu Electric Power, che da energia a quasi 9 milioni di clienti residenziali e business nell'isola meridionale di Kyushu, in una sorta di temporanea sosta per i progetti sulle rinnovabili. La decisione delle tre utility nipponiche rischia di minare la spinta del Giappone di espandere la fornitura di energia rinnovabile. Un forte contrasto con lo sforzo da parte dei responsabili politici che invece vogliono promuovere e incrementare l'energia rinnovabile. Le grandi aziende di servizi del Giappone sono recalcitranti al programma di governo, che offre alle aziende che forniscono queste fonti di energia il diritto di praticare prezz

Mississippi, la preoccupazione del leggendario fiume

Immagine
Il Mississippi , il leggendario fiume che abbiamo imparato a conoscere attraverso la letteratura e la musica nord americana, il fiume delle grandi attraversate, che va a coprire  almeno un terzo del Paese, e che forma un bacino vastissimo, ricevendo anche anche le acque dei fiumi Ohio e Tennessee, oltre ad essere collegato tramite canali navigabili alla regione dei Grandi Laghi, è completamente in piena, tant'è che il presidente Obama ha proclamato lo stato "di disastro federale" per le  aree del Tennessee colpite dall'esondazione.   La decisione è giunta dopo che il livello del fiume ha superato i 14 mt di altezza a Memphis, Tennessee, capitale del rhythm and blues , una città piena di storia, famosa per essere stata il luogo natio del grande Elvis Presley, dove tanti musicisti hanno cantato ballate e musiche struggenti, e dove la casa museo del re del rock and roll sta rischiando d'essere sommersa, come è accaduto per i 19 casinò costruiti lungo il fiume, rip

Brasile: acqua assassina

Immagine
UPDATE ore 15:35 italiane - Altre informazioni: L’ area geografica flagellata e’ di circa 2300 km quadrati. A Sumidouro  si sono registrati 18 morti, 1500 persone che non si trovano e 1500 che sono rimasti senza casa. A Sao Jose do Vale do Rio Preto 4 morti  e 300 hanno perduto la casa. A Nova Friburgo 247 morti , 250 dispersi,3220 hanno dovuto abbandonare le abitazioni perilocolanti e 1970 senza casa completamente. A Teresopolis 238 morti, 100 dispersi,1300 abbandoni di residenza,1200 senza casa . A Petropolis 43 morti,40 dispersi,3600 sloggiati,2800 senza casa. Atti di sciacallaggio sulle residenze e gli esercizi commerciali abbandonati e timore di nuove ondate di acqua,vegetazione e fango per lo smottamento di altre zone montagnose. Ulteriori informazioni ------------------------------------------------------------------ Dal  nostro inviato in Brasile Ho un fratello in Brasile, a San Paolo, a cui ho chiesto di darmi notizie su quanto sta accadendo nel vasto stato sud

Golfo del Messico: nulla sarà come prima

Immagine
Dopo vani tentativi, volti a interrompere il flusso della perdita del pozzo della British Petroleum che ha causato la mare nera nel Golfo del Messico, finalmente si è riusciti ad arrestare la fuoriuscita di petrolio, ma, probabilmente, nulla sarà più come prima: ci vorranno perlomeno dai 30 ai 50 anni per rimediare alle conseguenze del più grave disastro ecologico nella storia degli Stati Uniti d'America . In quasi quattro mesi le acque del Golfo hanno inghiottito l'equivalente di 5 milioni di barili di greggio , su cui, nel tentativo di salvare il salvabile,  sono stati riservati 7 milioni di litri di solventi.  Per gli ambientalisti, quello che non si vede non è scomparso. Quel subdolo liquido scuro, così vitale per la nostra vita tanto da essere definito oro nero , che a 1500 metri di profondità, fluendo nell'acqua schiarisce per la presenza di gas naturale, sale in superficie scomponendosi in molecole piccolissime, penetrando nei meccanismi ecologici ancora

Marea nera in Cina e pronto intervento in casi del genere dei colossi petroliferi

Immagine
Nel nord est della Cina si cerca di contenere la gigantesca macchia di petrolio scaturita da due esplosioni in un oleodotto di proprietà della più grande compagnia petrolifera cinese, ma il fatto che la si combatta con mezzi di fortuna, addirittura a mani nude (incredibili le foto che stanno venendo fuori) , poichè i mezzi a disposizione non sono moltissimi, rende il disastro ancor più inquietante.  E' quanto accade attorno al porto di Dalian , dove su circa 400 chilometri quadrati, con gran parte delle spiagge chiuse al pubblico, si sta delineando il più grave disastro ambientale nella storia recente del grande paese asiatico.   Per la prima volta le autorità ammettono che una minaccia gravissima incombe sulla flora e la fauna della zona. Le autorità assicurano che dall'oleodotto non ci sono più fuoriuscite di petrolio ma intanto emerge che la China National Petroleum Corp (CNPC), era stata avvertita del rischio di esplosione ma non era intervenuta. Data la gravità de

Svezia: il ritorno del nucleare

Immagine
Benchè negli Stati Uniti il Presidente Obama nei suoi tours tra gli States si stia prodigando nella promozione dell'energia verde, diventato ancor di più il suo tema preferito dopo il disastro ambientale causato dalla Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, e convinto che le energie alternative possano innescare un boom nella produzione del Paese, la consapevolezza che per i prossimi decenni difficilmente si potrà fare a meno degli idrocarburi e l'impellente necessità di accellerare la produzione di energia non fossile a basso costo, oltre ad un impatto zero sull'effetto serra, sta spingendo diversi paesi a riconsiderare l'uso dell'energia nucleare come fonte energetica "pulita" del prossimo futuro. E per quanto oggi resti ancora impopolare, l'energia nucleare ha fatto progressi non indifferenti anche nello smaltimento delle scorie. Proprio l' Università di Pisa a riguardo, non molto tempo fa, ha stilato un documento, in cui si diceva che le

I grandi disastri ambientali causati dall'oro nero

Immagine
La perforazione dei pozzi petroliferi e il trasporto dell'oro nero per il mondo, nel corso degli anni, hanno causato incidenti disastrosi oltre che effetti disastrosi per l'economia di molti pescatori. La Deepwater Horizon, che il presidente Obama ha definito un'altro 11 settembre per gli Stati Uniti, n'è testimone! Dopo l'esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon si è piegata su un fianco prima di affondare nel Golfo del Messico, causando la morte di 11 uomini, con la conseguenziale perdita di petrolio che ha versato nelle acque milioni e milioni di litri causando una gigantesca marea nera che come un mostro famelico si sta spingendo sulle coste orientali degli Stati Uniti, diventando una trappola fatale per tante speci di pesci e uccelli, rendendo scure e oleose le acque del Golfo. Il 18 settembre 2007, in Iraq, nel fiume Tigri, una esplosione sotto un gasdotto nella città settentrionale di Beiji, ha scatenato un incendio con la cons

Incubo marea nera nel Golfo del Messico

Immagine
La struttura di acciaio e cemento alta 4 piani che gli ingegneri della BP stanno piazzando nel mare, potrebbe fare la differenza nel pagamento di un conto salatissimo per la bonifica, che, qualora funzionasse, potrebbe far risparmiare alla compagnia petrolifera, responsabile del grave incidente scaturito dalla piattaforma al largo del Golfo del Messico, dove hanno perso la vita 11 persone... ben 12 miliardi, portandolo da 14 miliardi a 2 miliardi di dollari.  Entro lunedì i tecnici proveranno a calare la struttura sino ad una profondità di 1500 metri, un'operazione mai tentata prima, che proverà a contenere la fuoriuscita di petrolio nel Golfo, la quale sta provocando l'enorme marea nera. Tuttavia, nessuno ha ancora nessuna idea di quali conseguenze avranno sull'ambiente l'economia e il turismo della regione questi milioni di litri di greggio galleggiante. Il danno ambientale è gravissimo, e tocca le industrie ittiche e le riserve naturali di Louisiana, Mississipi