Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta elezioni

Is Donald Trump John Titor ?

Immagine
Ah, gli americani, sono proprio un popolo da prendere con le molle! Abituati a combattere sin dall'epoca del selvaggio West, vivono dissacrando la morte, pronti oggi come allora, a difendersi con autentiche e micidiali armi che tengono in casa, anche in bella vista, come noi teniamo il telecomando accanto la TV. L'americano è il romano dell'epoca moderna. Si sente padrone del mondo perchè ha armi sofisticatissime sia in terra che in mare e in cielo. A metà del secolo scorso ha dimostrato, con grande sacrificio il suo valore e un'indiscussa potenza nell'Europa nazista e nell'estremo oriente. Poi è arrivato  per primo sulla Luna...  Oggi, alle prese con la nomina shock di Trump alla Casa Bianca, il cittadino americano è come stordito: una mazzata del genere non se l'aspettava nessuno... Soltanto Trump lo sapeva, come ricorderete durante la sua campagna elettorale. Un avvenimento da tenere a mente, che per alcuni significa l'inizio di un'epoca

Nel Myanmar una frana in una miniera di giada uccide 100 persone

Immagine
Una frana nei pressi di una miniera di giada nello stato del Kachin , nel nord del Myanmar, ha ucciso circa 100 persone (ma il totale del numero delle vittime non è ancora definito) e ha lasciato più di 100 dispersi, la maggior parte di loro gente locale che rovistava tra gli scarti e i rifiuti in una enorme discarica lasciata incustodita dalle compagnie minerarie , molte delle quali di proprietà di famiglie di ex generali, aziende dell'esercito, gruppi etnici armati, compari e signori della droga, che stanno facendo decine o centinaia di milioni di dollari l'anno attraverso il loro bottino nella città di Hpakant, un'aspra regione strategica inserita tra Cina e India. In nessun luogo della Terra esiste giada in quantità e qualità come a H pakant.  Il Myanmar è strettamente identificato con le risorse naturali quali giada, rubini e teak ma finora il suo popolo non ne ha beneficiato. Lo afferma Global Witness , un gruppo di pressione ambientale che studia l&#

La vittoria di Obama fa contento Al Gore, anche se...

Immagine
Chissà che piega avrebbe preso la storia se nel 2000 Al Gore fosse diventato il 43° Presidente degli Stati Uniti d'America. Ce lo chiediamo noi, se lo chiedono i tanti ambientalisti, se lo chiede il mondo intero. Forse qualcosa di meglio sarebbe stato fatto riguardo i cambiamenti climatici che incombono minacciosi sul pianeta. Probabilmente una cospicua fetta del PIL americano, anziché essere indirizzata sugli armamenti o sull'aiuto alle banche sarebbe stata utilizzata per combattere con più efficacia il global warming, di cui l'ex vice presidente ne è il paladino. Ma la storia prese tutt'altro indirizzo e alla fine ci ritroviamo con un mondo sempre più in fermento e la minaccia sempre più grossa del global warming. Sebbene la notte delle elezioni la vittoria di Obama e del Partito democratico sia stata ben accolta da Al Gore e dal suo entourage di Current TV a San Francisco, l' ex vice presidente non ha perso tempo notando quello che è stato il più grande dife

Elezioni americane: Mitt Romney e il global warming

Immagine
A poche ore dalle elezioni negli Stati Uniti il candidato repubblicano Mitt Romney continua imperterrito nelle sue ormai proverbiali gaffes, prendendosela stavolta, dopo il drammatico passaggio dell'uragano Sandy, con gli effetti distruttivi del global warming. Negli ultimi giorni prima del voto, due gruppi di attivisti ambientalisti, eseguono annunci televisivi basati sulle sprezzanti osservazioni di Romney sui cambiamenti climatici. Gli attivisti stanno seguendo il candidato in campagna elettorale, asfissiandolo in ogni dove con domande sui cambiamenti climatici. I due nuovi annunci anti-Romney vedono il candidato repubblicano alle prese con osservazioni fuori luogo sull'innalzamento del livello del mare e sul riscaldamento globale con scene di devastazioni dopo il passaggio di Sandy. " Io non sono in questa gara per rallentare l'ascesa degli oceani o per guarire il pianeta ", dice un Romney dall'aspetto rilassato e divertito. Gli attivisti hanno

Sandy, la supertormenta che aleggia imperterrita sulle elezioni americane

Immagine
Adesso l'uragano Sandy sale sull'East Coast, nella zona più popolata del Paese, dove ci sono gli stati chiave in vista delle elezioni americane tra 8 giorni. Il temutissimo evento ha portato alla cancellazione di migliaia di voli: Airlines ne ha cancellati più di 7.200 voli e Amtrak ha cominciato a sospendere il servizio ferroviario in tutto il nord-est. New York, Philadelphia, Washington e Baltimora si preparano a chiudere le loro metropolitane, stoppare autobus e treni e le scuole e tutti gli uffici governativi non essenziali della capitale resteranno chiusi Le evacuazioni possono essere lunghe e durare più giorni. Le inondazioni possibili potrebbero rallentare tutto e rendere New York una città deserta. Difatti, nella Grande Mela, non appena Sandy si profilava all'orizzonte, sono state fatte evacuare 375.000 persone nella parte bassa di Manatthan così pure a Brooklyn, dove sono state fatte sgombrare 400 mila persone. Assai ardito sarà lo stop della metropolitana di

Costa d'Avorio: intervento armato dell'Onu

Immagine
La situazione in Costa d'Avorio sta precipitando e dopo quello libico si sta aprendo un altro fronte di guerra in uno dei paesi più ricchi di risorse naturali dell'Africa, tra cui il cacao (esporta il 40% di cacao prodotto nel mondo), diamanti, petrolio , manganese, ferro, cobalto, bauxite, rame...  Sconvolto da una guerra civile che conta già centinaia e centinaia di vittime, quasi tutti civili, voluta principalmente da Laurent  Gbagbo , il presidente che non vuole lasciare il suo posto nonostante la pesante sconfitta alle elezioni del 28 novembre (l'80% dei voti è andato all'altro contendente Quattara), il paese si avvia ad assistere ad un nuovo intervento militare in Africa.  Al momento Gbagbo controlla ancora la tv, e ne approfitta per farsi vedere determinato, invitando inoltre i civili a formare uno scudo umano intorno al (suo) palazzo presidenziale.  Gia nei giorni scorsi i suoi uomini, sguinzagliati per le starde in scontri casa per casa, sono stati a

Mentre il mondo s'infiamma, noi pensiamo al Bunga - bunga

Immagine
Io non so se il nostro presidente del Consiglio abbia praticato il Bunga - bunga  nella  sua residenza di Arcore o altrove. Non so neanche perchè si dia tanta enfasi a quella che in realtà sembra essere una comune vicenda ludica, che si vuole far passare per forza  come  qualcosa  d'immorale. Da ragazzo, io personalmente organizzavo dei festini a base di whiskey e coca  cola  (la bevanda, per intenderci!), un po' di marijuana quando c'era, bella musica, allegria e le pomiciate dei miei amici con le ragazze che invitavo, lontani  da  occhi  indiscreti. Mi faceva piacere offrire pomeriggi spensierati e divertenti agli amici, spesso annoiati dalla vita quotidiana, mentre io, non ricco,ahime!, ma baciato dalla fortuna per l' aspetto fisico che madre Natura mi aveva elargito, difficilmente mi annoiavo. Ma non per questo ritenevo immorale quanto facevo! In verità, mi sembra strano che il Cavaliere si sia fatto fregare così ingenuamente, sapendo che mille giudici e mille p

California: non passa la Proposition 23

Immagine
La Proposition 23 , la misura che vuole sospendere il Global Warming Solutions Act of 2006 (AB 32 ), l'atto  approvato dalla California State Legislature e firmato da Arnold Schwarzenegger , simbolo della legislazione californiana sull'energia pulita e una delle leggi più ambiziose del mondo per combattere il global warming ... è sopravissuto ieri alla sfida in America .  La stragrande maggioranza degli elettori, sebbene toccati dalla disoccupazione e dal declino economico, è stata capace di difendere il tentativo di chi vuole distruggere l'ambiente, respingendo al mittente, cioè alle compagnie petrolifere che hanno sostenuto la Proposition 23 , e che vedevano in esso uno degli obiettivi principali delle elezioni, provvedimento che avrebbe messo i bastoni alle ruote allo sviluppo delle energia rinnovabili. La sconfitta della Proposition 23 ha segnato una grande vittoria per investitori della Silicon Valley , che hanno versato milioni di dollari in difesa della Ca