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Africa: l'energia nucleare prende slancio

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Centrale nucleare Sudafrica Il continente nero sta cambiando veste anche se il cammino è ancora lungo. Adesso una nuova generazione di scienziati africani le cui prospettive si stanno espandendo, sognano in grande e l'opzione di portare l'energia elettrica ai propri cittadini su scala più ampia, usando l'energia nucleare, sta prendendo slancio. A molti di loro piacerebbe tanto poter lavorare su un reattore nucleare, come Hailu Geremew. che s'inorgoglisce al sol pensiero che il suo paese stia riflettendo sulla costruzione di una centrale nucleare. Geremew sentì per la prima volta dell'ambizioso accordo nucleare che l'Etiopia aveva lanciato a Mosca sui telegiornali, due anni fa. Il giorno dopo al suo dipartimento universitario ci fu un gran fermento. Il paese dell'Africa orientale si sta elettrizzando rapidamente per soddisfare la crescente domanda di energia e il suo obiettivo é di diventare il più grande esportatore di energia del continente, attene

Energia in Africa: mix energetico in attesa delle rinnovabili

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Sebbene qualche post fa si è accennato al futuro dell'Africa incentrato sulle energie rinnovabili , c'è da dire che i combustibili fossili continueranno a dominare il mix energetico nel continente nero per i prossimi tre-cinque anni, ma la loro riduzione, secondo il World Energy Council, si dovrebbe realizzare  nella seconda metà del secolo. Parlando alla quindicesimo Power and Electricity World Africa Conference and Exhibition, il regional manager per l'Africa Latsoucabé Fall ha elogiato l'attenzione che il Sud Africa mostra verso l'energia rinnovabile. Carbone, petrolio e gas, anche se abbondanti in Africa, sono equamente distribuite e dovrebbero durare  per un periodo limitato di tempo. Mentre il continente è stimato  per ospitare circa il 5.7% delle riserve di carbone del mondo, il 90%    delle sue riserve di carbone sono concentrate nel Sud Africa. "La combustione di queste risorse produce più anidride carbonica di qualunque altra attività umana.

Riscaldamento globale: game over?

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Nella spasmodica rincorsa di avere l'energia, mettendo da parte l'energia nucleare poichè le sue centrali e il trattamento delle scorie radioattive potrebbero incontrare dei grossi problemi (il Giappone ne è testimone) , il mondo  si ostina a costruire a ritmi sostenuti centrali a combustibili fossili, fabbriche ad alto consumo energetico ed edifici inefficienti e nei prossimi cinque anni diventerà impossibile controllare il riscaldamento globale ai livelli di sicurezza. E'  l'ultima possibilità di lotta contro i pericolosi cambiamenti climatici pericolosi sarà "persa per sempre". Questo, secondo un'analisi ancora più approfondita delle massime autorità mondiali in materia energetica, sulle infrastrutture energetiche del mondo. Se l'infrastrutture dei combustibili fossili non cambierà in maniera rapida (nei prossimi 5 anni) i risultati possono essere disastrosi e il mondo avrà perduto per sempre' la possibilità di evitare pericolosi cambia

Amazzonia: si costruirà la terza diga più grande del mondo

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Paese che vai, problema energetico che trovi. Da noi c'è un dibattito in corso sull'energia nucleare, in cui una buona parte della popolazione, in vista del referendum dove è invitata a partecipare, sembrerebbe orientata a sospendere per sempre l'energia atomica. In Brasile, invece, il nuovo presidente Dilma Rousseff Vana , ha autorizzato la costruzione di una diga idroelettrica lungo il fiume Xingu, nello stato di Rondonia nella giungla amazzonica, nonostante la forte opposizione dei popoli indigeni al progetto. La nuova diga sarà la terza più grande del mondo, dopo la diga cinese delle Tre Gole, a sua volta con numerosi problemi, e la diga di Itaipu Brasile-Paraguay. La diga inonderà la patria degli indios Kayapó, costretti ad abbandonare le loro terre. Saranno alluvionati oltre 400.000 ettari della foresta pluviale più grande del mondo, soppiantando dalle 20.000 alle 40.000 persone - compresi, appunto, i Kayapó.  Le ricche risorse delle loro terre (minerali, l

Il nucleare che deve scomparire dalla faccia della terra

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Il problema delle centrali ad energia nucleare va di pari passo con la tecnologia, negli utimi anni sempre più avanzata. Per cui, pare davvero inconcepibile che vi siano ancora in circolazione reattori nucleari della I e II generazione, risalenti agli anni '70 e '80. Proprio perchè viene spesso associato alla nefasta esperienza atomica su Hiroshima e Nagasachi, il nucleare civile stenta a imporsi, pur sapendo che l'energia nucleare è pulita e risolverebbe i problemi del pianeta, sempre più alle prese con un effetto serra che si traduce poi in repentini cambiamenti climatici (uragani, siccità, nevicate, nubifragi, piogge, inondazioni...) sempre più d'intensità maggiori. Purtroppo, finchè in circolazione ci saranno ancora vecchie centrali, si capisce perchè il nucleare venga visto con molta preoccupazione. Ad esempio, in Pakistan vi sono due reattori principali utilizzati per la produzione di energia : l'impianto di affinamento sulla costa vicino a Karachi (

L'energia nucleare prossima ventura

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Mentre in Giappone i tecnici della centrale nucleare di Fukushima tentano di ripristinare i sistemi di raffreddamento per fermare la reazione nucleare tra le barre scoperte sempre più arroventate, e in attesa di vedere come andrà a finire la questione sull'energia nucleare che tanto preoccupa il mondo dopo la mazzata giapponese, c'è chi, come Carlo Rubbia, guarda avanti, adocchiando altri materiali.  Lo scienziato, che in questi giorni ha inaugurato il progetto "Icarus ", sullo studio dei neutrini, collocato nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, a proposito di Fukushima , ha detto che i problemi che si stanno riscontrando sono molto più classici, e più che il plutonio, sono il cesio, lo iodio, lo stronzio... materiali che si producono ogni qualvolta si produce una reazione nucleare. Per il nostro premio Nobel , le energie rinnovabili non sono sufficienti da sole al fabbisogno ma invita alla riflessione sulle politiche energetiche e ricorda che l

Reattori nucleari avanzati

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Le prossime due generazioni di reattori nucleari sono attualmente in fase di sviluppo in diversi paesi.  I primi reattori nucleari della terza generazione sono in funzione in Giappone dal 1996. In ritardo, la progettazione della terza generazione avanzata che è in fase di costruzione. I reattori avanzati più recenti hanno un design semplice che ridurrà il costo del capitale. Essi sono più efficienti nel consumo di carburante e sono più sicuri. L'industria nucleare è stata sviluppata e migliorata nella tecnologia del reattore per più di cinque decenni ed è ora pronta  a costruire la prossima generazione di reattori nucleari per soddisfare gli ordini che si stanno attualmente concretizzando. Diverse generazioni di reattori vengono comunemente distinti.  I reattori di Prima generazione sono stati sviluppati negli anni 50,60 e non c'è n'è più nessuno funzionante in giro se non qualcuno nel Regno Unito. I reattori di Seconda generazione sono utilizzati dalla flotta degli Sta