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Plutone, il fascino dell'ultimo pianeta esplorato dall'uomo

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Con questa missione l'agenzia spaziale americana Nasa segna la conclusione dell'esplorazione del sistema solare, avendone esplorato ogni pianeta a partire da Venere nel 1962. New Horizons, la sonda grande all'incirca come un pianoforte a coda, ha percorso la distanza di tre miliardi miglia ad una velocità di oltre 58.000 km/h, risultando essere la più veloce imbarcazione spaziale a lasciare la Terra e mettendoci più di nove anni per raggiungere Plutone. Nel suo straordinario viaggio New Horizons ha portato con sé le ceneri dell' astronomo Clyde Tombaugh, che lo ha scoperto nel 1930. Quando la missione è stata avviata nel gennaio 2006, l'obiettivo era quello di raggiungere il più esterno della famiglia dei nove pianeti del sistema solare. Sette mesi dopo il viaggio epico della sonda, gli astronomi internazionali hanno classificato Plutone un "pianeta nano". Ma nonostante le sue piccole dimensioni - appena due terzi del diametro della Luna della Te

Cloud City, la città galleggiante sopra le nuvole di Venere

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L'esplorazione di Venere è stato ritenuta off-limits per il suo clima inospitale - ma la NASA ritiene che Cloud City può essere la risposta. Un certo numero di agenzie, tra cui, naturalmente la NASA, stanno concentrando gli sforzi di esplorazione del sistema solare su Marte. A prima vista, però, Marte non sembra davvero come il miglior candidato. Venere è molto più vicino alla Terra - ad una distanza che varia tra 38.000 mila chilometri e 261 milioni di chilometri rispetto ai 56 milioni - 401,000 mila km di Marte. E' anche di dimensioni paragonabili alla Terra - con raggio di 6052 chilometri contro i 6371 della Terra, e ha una densità e composizione chimica simile. Ma tutto il resto lo rende quasi completamente invivibile. Mentre le sonde sono stati inviate sulla superficie del pianeta, sono durate, al massimo, solo due ore prima che le condizioni della superficie di Venere le distruggesse. Queste condizioni includono una pressione atmosferica fino a 92 volte superio

Stati Uniti: l'esplorazione offshore minaccia balene, delfini e tartarughe

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Con enormi forniture e massicci investimenti in gas naturale e petrolio negli Stati Uniti, l'offerta interna di energia degli Stati Uniti continua a crescere ad un ritmo record. Gli Stati Uniti sono pronti a superare la Russia come il più grande produttore di gas naturale del mondo entro il 2015. Per la prima volta in quasi 20 anni, gli Stati Uniti stanno producendo più petrolio di quello che stanno importando. E la rincorsa con la Russia continua senza sosta su tutti i fronti. Adesso l'amministrazione Obama ha deciso di riaprire l'splorazione offshore di petrolio e gas sulla costa orientale, tra il Delaware e la Florida. approvando prospezioni sismiche utilizzando cannoni sonici in grado di individuare i depositi di energia nelle profondità marine dell'oceano Atlantico. E' il primo vero passo verso quello che potrebbe essere una trasformazione degli stati costieri, creando migliaia di posti di lavoro a sostegno di una nuova infrastruttura energetica. Tutta

La corsa all'oro nel Far Space

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Dall'aria che si respira negli alti vertici della finanza mondiale, dove un posto privilegiato è detenuto dall'onnipresente Google, per il prossimo futuro sembra profilarsi la più grande corsa all'oro e a moltissimi altri minerali preziosi sugli asteroidi nel sistema solare. Dimenticate la corsa all'oro in California del 19° secolo, c'è una quantità illimitata di oro nel sistema solare. Gli asteroidi hanno campi gravitazionali molto deboli, e questo potrebbe permettere di inviare astronavi per costruire raffinerie su queste rocce interplanetarie e rispedire a casa pezzi di minerali raffinati molto a buon mercato - non ci sarebbe poi molto da  preoccuparsi dei costi esorbitanti di lancio in quanto gli asteroidi sono attirati dalla forza gravitazionale della terra e  non c’è forza di attrito da parte degli asteroidi in quanto la massa della terra è maggiore di quella degli asteroidi. Adesso tutti vogliono miniere sugli asteroidi e Luna e Marte non interessan