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L' inaspettata mossa di Facebook

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Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po così...  Mark Zuckerberg,  il 38enne  fondatore di Facebook, finalmente ci sorprende, prendendo posizione, preparandosi a contrastare, con la sua famosissima creatura social,  le vendite illegali di aree protette della foresta amazzonica sul proprio sito. Facebook afferma che inizierà a reprimere la vendita illegale di aree protette della foresta pluviale amazzonica sul suo sito e, come rivela la Bbc, non rivelerà come si propone di scovare le inserzioni incriminate, ma ha sottolineato che le nuove misure si applicheranno solo alle zone protette, come i terreni riservati alle popolazioni indigene e non alle foreste di proprietà pubblica.  Il gigante dei social media ha cambiato la sua politica a seguito di un'indagine della BBC trasmessa lo scorso febbraio, secondo cui appezzamenti di foresta pluviale grandi come mille campi da calcio venivano offerti in vendita sul servizio di annunci economici di Facebook: e molti di

Tatmadaw: il terrore del Myanmar

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Nello sfortunato Myanmar a farla da padrone è il Tatmadaw, l’organizzazione militare sia per la sicurezza nazionale interna e sia per la difesa dello Stato esterna. Dal Tatmadaw dipendono l’Esercito, l’aeronautica e la Marina oltre la polizia e le guardie di frontiera. E’ composto di circa 500 mila uomini arruolati sia su base volontaria che professionale  ed è padrone indiscusso dell’ex Birmania, uno stato nello stato che ha rovesciato il governo democratico lo scorso febbraio e ucciso d’allora circa 420 manifestanti. In un articolo del New York Times viene riportata la testimonianza di diversi membri, due dei quali hanno disertato dal colpo di stato e gli altri ne fanno ancora parte ed hanno rilasciato interviste in forma anonima. Costoro dipingono un quadro complesso di una istituzione che ha dominato il Myanmar per sei decenni. Dal momento in cui entrano nel campo di addestramento, alle truppe di Tatmadaw viene insegnato che sono i guardiani del Paese e di una religione. L’orga

Clima: il forte messaggio di Obama

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Una dozzina e mezzo d'incendi nel nord della California, 72 mila chilometri quadrati di terreno boschivo e diverse case ridotte in cenere. Le fiamme, favorite dalla micidiale siccità hanno costretto il governatore dello Stato a chiedere l'intervento della guardia nazionale per gestire la situazione assieme agli 8000 pompieri già in azione. La grave siccità, favorita dalla vegetazione molto secca, dal caldo attorno ai 40°,  e dal vento ha prodotto incendi spaventosi. Sotto accusa il cambiamento climatico (ed El Nino, l'anomala corrente oceanica) . Obama ora annuncia la grande svolta sui gas serra, il più importante passo per combattere i cambiamenti climatici, con una estensione, senza precedenti, delle limitazioni alle emissioni di gas ad effetto serra (dalle centrale elettirche) degli Stati Uniti. Il piano non ha ancora fatto il suo debutto ufficiale, ma il messaggio di Obama è chiaro: la lotta al cambiamento climatico rientra in primo luogo su questa genera

L'amaro destino dei Guarani Kaiowá

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Nella regione meridionale del Mato Grosso do Sul, al confine tra Brasile e Paraguay, la più popolosa nazione indigena del paese lotta in silenzio per il suo territorio, cercando di contenere l'avanzata dei suoi potenti nemici. Espulsi dalle loro terre a causa del continuo processo di colonizzazione, più di 40.000 Guarani Kaiowá ora vivono con meno dell'1% del loro territorio originale. Sulle loro terre oggi, ci sono migliaia di ettari di canna da zucchero dove imprese multinazionali ricavano l'etanolo per rendere il mondo come un "ambiente accogliente" e combustibile "pulito". Le terre statali in Brasile sono le più produttive nel campo agro-alimentare e biocarburanti. Molti Guarani Kaiowá sono obiettivi costanti di attacchi e vittime di una preoccupante ondata di suicidi . Senza le loro terre e boschi, i Guarani Kaiowá hanno convissuto per anni con una epidemia di malnutrizione. E senza mezzi alternativi di sussistenza, adulti e bambini sono

Comunicato di servizio sui RAEE

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È da poco online RAEEporter Social , la terza edizione della campagna nazionale che vede insieme Ecodom (Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici) e Legambiente con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività sull’importanza del corretto trattamento dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Anche in questa edizione, lo scopo è di inoltrare le segnalazioni di RAEE abbandonati agli Enti competenti (il Comune o la Società di Igiene Urbana che effettua la raccolta dei rifiuti), affinché provvedano al recupero dei RAEE e al loro trasporto al Centro di Raccolta più vicino. RAEEporter Social presta dunque grande attenzione al mondo del web, per coinvolgere attivamente gli utenti in una tematica così importante coma quella della tutela ambientale. I cittadini possono fotografare e segnalare i RAEE abbandonati sul sito www.raeeporter.it, realizzare e caricare contributi video e partecipare al dibattito intorno al tema RAEE, alimentando

Maledetto oro nero

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Dilaga nell'area mediterranea e nel Medio Oriente l'insurrezione dei popoli contro storici regimi autoritari e dittatoriali: dalla Tunisia all'Egitto, dall'Algeria allo Yemen, dal Bahrain alla Libia, dove l'inossidabile "regno" di Gheddafi sta traballando paurosamente.  Proprio in Libia , in particolare a Bengasi in Cirenaica, seconda città del paese, la rivolta sta degenerando. Tantissimi morti, ospedali pieni, un bagno di sangue anche ad opera di crudeli mercenari di colore provenienti dal sud, oltre il deserto, che sparano all'impazzata per le strade e dai tetti dei palazzi di Bengasi e nelle zone costiere. Le immagini in gran parte rubate coi telefonini e affidate a Internet che riescono ad emergere dalla morsa della censura sul bagno di sangue tra i manifestanti in Libia, mostrano l'efferatezza degli scontri e della carneficina tuttora in atto.  In queste ore, in cui si vocifera che il colonello Gheddafi abbia già lasciato il Paese per il

Ci siamo, è in atto la rivoluzione delle rivoluzioni

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Ci siamo, è in atto la rivoluzione delle rivoluzioni! Sta accadendo qualcosa di molto più corposo dell 'esodo biblico sulle nostre coste, evocato dal Ministro degli interni Maroni, che deve occuparsi di come far fronte a una marea di profughi in fuga da sconvolgimenti politici della Tunisia, diretti sulla piccola isola di Lampedusa, tra i quali si annidano, certamente, detenuti liberati dalle carceri durante i giorni della rivoluzione e potenziali terroristi islamici.  Sulla questione, in cui il governo italiano ha lanciato un appello all'Unione europea, è in corso una querelle con Catherine Ashton, capo della politica estera dell'Unione europea, che dalla Tunisia fa sapere che " l'Unione europea è impegnata a sostenere economicamente la Tunisia e sostenere la società civile al fine di avere libere elezioni" . Per  Angela Merkel, cancelliere della Germania "non tutti coloro che non vogliono restare in Tunisia possono venire in Europa ", ribadend

Voglia di democrazia digitale a Cuba

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Sulla scia di una democrazia digitale che sta attraversando il mondo, Cuba teme che gli Stati Uniti incoraggino il dissenso attraverso i social media come Facebook e Twitter con l'obiettivo di rovesciare il governo. Questo è quanto trapela da un video che sembra riprendere un incontro di funzionari cubani, pubblicato su siti Internet di questa settimana. Il video di 50 minuti è apparentemente una presentazione fatta da un esperto di Internet per i funzionari del Ministero degli Interni di Cuba nel giugno scorso. Il link al video ( vimeo.com ) è stato postato su diversi blog, tra cui quella di blogger cubani anti-governativi come Yoani Sanchez , e sul sito web del Miami Herald . Non è noto come il video è stato ottenuto. L'esperto, la cui identità non  è stata divulgata, ha detto che funzionari degli Stati Uniti stanno promuovendo sul suolo cubano l'uso di Facebook e Twitter, per fomentare il dissenso, come è stato fatto nelle insurrezioni in Ucraina nel 2004 e in Ir

"Chiudi il rubinetto": campagna di sensibilizzazione al risparmio idrico

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" Chiudi il rubinetto " è un progetto di sensibilizzazione al risparmio idrico, voluto da Aquafresh (marchio GlaxoSmithKline Consumer Healthcare S.p.A. ) , che ha ottenuto il Patrocino dell’ Assessorato all’Ambiente del Comune di Milano, il cui fine è rendere consapevoli i consumatori di quanto sia importante non sprecare neanche una goccia di acqua.  Per fare ciò, Aquafresh ha deciso di misurare "l'impronta idrica” del suo prodotto di punta, il dentifricio Tripla Protezione da 75ml. A tale scopo è stato analizzato da uno studio dell’agenzia di consulenza WSP, l’utilizzo della preziosa risorsa durante le diverse fasi di vita del prodotto prendendo in considerazione non solo l’intera supply chain (materie prime, packaging, impianto produttivo di Maidenhead (GB)) ma anche la fase di utilizzo da parte del consumatore. Per la maggior parte dei prodotti la water footprint è diretta responsabilità dei produttori ma, da studi effettuati, è emerso che nel caso dei de