Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta fame

Africa orientale: carestia senza precedenti

Immagine
Un disastro umanitario si sta verificando nel Corno d'Africa, che è nella morsa della sua peggiore siccità da almeno quattro decenni. Secondo le Nazioni Unite, più di 20 milioni di persone in Somalia, Etiopia e Kenya stanno lottando per trovare abbastanza da mangiare e oltre 1 milione è fuggito dalle proprie case. Con i meteorologi che vedono un alto rischio che le piogge falliscano per la quinta stagione consecutiva e che i flussi di aiuti non siano all'altezza di quanto necessario, la regione è a rischio di una carestia pari o addirittura peggiore di quella che l'Etiopia ha vissuto nel 1980 e ha causato circa 1 milione di vittime. La malnutrizione è già diffusa, soprattutto tra i bambini, milioni dei quali hanno bisogno di cure. Milioni di capi di bestiame sono morti, vaste distese di terreni coltivati ​​​​sono state decimate e le comunità rurali sono state distrutte mentre le famiglie migrano in cerca di cibo e pascolo. Molti genitori non possono permettersi di tenere i

La fame in Africa, terra di abbondanza

Immagine
La fame nel mondo e soprattutto in Africa è il grosso problema d'affrontare.  Globalmente, 108 milioni di persone si sono trovate ad affrontare la crisi alimentare nel 2016, rispetto agli 80 milioni del 2015. Un aumento del 35%, secondo la Global Report on Food Crises del 2017. Altre 123 milioni di persone sono state "segnalate", contribuendo a circa 230 milioni di persone malnutrite nel 2016, di cui il 72% nella sola Africa. I livelli più alti della fame si registrano nell'Africa sub-sahariana (SSA) secondo il Global Hunger Index 2016 . Il numero di persone "denutrite" o affamate in Africa è aumentato da circa 182 milioni nei primi anni 90 a circa 233 milioni nel 2016 secondo la FAO , mentre il numero globale è diminuito da circa un miliardo ad approssivamente 795 milioni.  Questa è un'ironia crudele per l'Africa, poiché molti paesi del continente hanno la più alta percentuale di superficie coltivabile. Secondo una relazione FAO del 201

Materie prime: gli speculatori sciacalli

Immagine
Mentre su buona parte del mondo si abbatte la mannaia della fame, grandi imprese bancarie di casa a Wall Street fanno guadagni spaventosi. La sola Goldman Sachs ha guadagnato più di un quarto di un miliardo di sterline (400 milioni di dollari) nel 2012 da speculazioni sui prodotti alimentari come grano, mais e soia, spingendo molti critici ad accusarla di trarre profitto dalla carestia e manipolazione del mercato, ma molti dei traders si difendono sostenendo che i loro profitti sono dovuti al crescente consumo in Cina. Goldman Sachs è riconosciuto come leader mondiale nella speculazione finanziaria sui prodotti alimentari e altre materie prime, e ha creato i primi commodity index funds che abbisognano di enormi quantità di denaro per giocare sui prezzi. I prezzi alimentari mondiali tracciati dalla UN Food and Agriculture Organization (FAO) sono più che raddoppiati negli ultimi 10 anni.  Il 2013 potrebbe vedere un altro aumento dei prezzi, a seguito del peggior raccolt

"Salvare il mondo con investimenti più economici", lo dicono eminenti economisti

Immagine
Per risolvere molti dei problemi apparentemente insormontabili del mondo, un think-tank (laboratorio di pensiero) danese presieduto da un gruppo di importanti economisti, ha votato come migliore e più conveniente investire in modo più economico,chiedendo un cambiamento sulle priorità globali. " Potrebbe non sembrare sexy, ma risolvere i problemi di diarrea, vermi e malnutrizione farà del bene più ai poveri del mondo che altri interventi più grandiosi" , ha detto in un comunicato Bjoern Lomborg, direttore del Copenhagen Consensus Centre , un gruppo che vede riuniti i più autorevoli economisti del mondo, che tastano e cercano di proporre le migliori soluzioni nell'affrontare il futuro, a cui chiedere periodicamente, come è possibile ottenere risultati migliori e in minor tempo. Nell'incontro di "pensiero" di ieri sono stati presentati i risultati del suo terzo Copenhagen Consensus, nel quale è stato chiesto a eminenti economisti di lavorare sui

Il nostro pane quotidiano

Immagine
Scienziati australiani hanno appena testato un nuovo ceppo di grano che potrebbe aumentare del 25% le rese in terreni salini. La notizia arriva proprio nel momento in cui l'organizzazione umanitaria  Oxfam   (Oxford Commitee for Famine Relief)  avverte di siccità e potenziali carestie catastrofiche nelle regioni desertiche dell'Africa occidentale, tanto per ricordarci che ci troviamo di fronte un mondo sempre più affamato. Il riscaldamento globale e del livello dei mari rappresentano una sfida per tutti. Solo l'11% della superficie del pianeta è adatto per l'agricoltura, e molta di questa terra si sta progressivamente degradando dalla salinizzazione. I sali tendono ad accumularsi ovunque i terreni sono irrigati, e le maree sempre più elevate significano che le grandi estensioni di terreni agricoli oggi fertili dell'estuario - per esempio nel delta del Nilo e in Bangladesh - sono sempre più a rischio da inondazioni catastrofiche o dal lento avvelenamento dovuto d

Africa: l'importanza della produzione di bestiame

Immagine
La produzione di bestiame è fondamentale per la sicurezza alimentare e il sostentamento della popolazione mondiale. E il bestiame può essere ancora più importante per la popolazione più povera del mondo. Questo è quanto dice Joyce  Turk alla 44a conferenza annuale del mese scorso della American Association of Bovine Practitioners (AABP)  tenutosi a St. Louis, Montana. " Il settore dell'allevamento impiega a livello mondiale 1,3 miliardi di persone, direttamente o indirettamente, ed è responsabile fino al 50% del PIL globale dell'agricoltura ", ha detto Turk, aggiungendo che la malnutrizione e carenze di micronutrienti causano 3,5-5500000 decessi all'anno nei bambini sotto i 5 anni d'età. Un esempio dell'importanza del bestiame per la sicurezza alimentare è attualmente in riproduzione nel Corno d'Africa, che sta vivendo la peggiore siccità degli ultimi 60 anni. La crisi ha colpito 12 milioni di persone, e i tassi di malnutrizione infantile ha

Una carestia senza precedenti infierisce sul Corno d'Africa

Immagine
Una grave siccità , la più grave degli ultimi 60 anni, secondo le Nazioni Unite, ha colpito due regioni della Somalia meridionale, il Bakool meridionale e Lower Shabelle. Entrambe le regioni sono sotto il controllo dei militanti di Shebab, legato ad Al-Qaeda, che ha concesso l'ingresso degli aiuti umanitari. Le Nazioni Unite hanno dichiarato lo stato di carestia in Somalia, con molte altre regioni a rischio nei prossimi mesi nel Corno d'Africa a causa della siccità che colpisce più di 10 milioni di persone. Migliaia di somali sono fuggiti per cercare rifugio nella vicina Etiopia e Kenya, dove nel solo campo profughi di Dadaab, il più grande al mondo, ne arrivano 1400 al giorno. Attualmente Dadaab ospita circa 380.000 persone, quattro volte in più della sua capacità originale. La fame sta minacciando quasi 4 milioni di persone, soprattutto bambini. Ogni giorno ne muoiono 6. Servono oltre un miliardo di dollari per far fronte alla carestia. I paesi colpiti in tutta la r

Il grano è vita

Immagine
Cambiamenti climatici, siccità, aumento della popolazione, prezzi dell'energia più elevati, eccessivo utilizzo di colture alimentari per produrre biocarburanti, e quindi dabbenaggine umana, avidità di molti proprietari terrieri, prezzi alimentari in subbuglio, mancanza di lavoro stanno conducendo circa un miliardo di persone a patire la fame, mentre gran parte della popolazione del mondo occidentale è sempre più obesa. Lo dice una nuova ricerca pubblicata oggi nel rapporto di Oxfam , una confederazione internazionale di 14 organizzazioni che lavorano in 98 paesi in tutto il mondo, il cui scopo è quello di trovare soluzioni durature alla povertà e all'ingiustizia Il rapporto Oxfam, chiamato " Growing a Better Future " ( Crescere un futuro migliore ) prevede che la media dei prezzi internazionali dei prodotti base, come il mais, aumenterà tra il 120 e il 180 per cento entro il 2030, e a pagarne le conseguenze saranno sopratutto le persone più povere che spendono fin

L'alba del nuovo impero - 4

Immagine
Quanto sta accadendo in Nord Africa, ma anche nel Medio Oriente e nella penisola arabica, dove la rivolta del popolo ha infiammato le piazze e le strade di molte capitali, è senza dubbio una vicenda epocale di proporzioni  gigantesche che, per la sua imprevedibilità, ha spiazzato l'intera comunità mondiale, oltre che il sottoscritto blogger, impegnato nella stesura de "L'alba del nuovo impero ", da cui però prende spunto per farne, almeno nella prima parte del presente post, il prologo ideale a tutto il discorso che si sta facendo da un po' di tempo. Questa rivolta dei poveri che chiedono dignità e pane, è nata in Tunisia nel momento in cui un giovane ambulante, che vendeva frutta e verdura per le strade col  suo carrettino, si è trovato a dover discutere con dei zelanti tutori dell'ordine, i quali servendosi di regolamenti, multe e vessazioni lo hanno condotto a compiere l'estremo sacrificio, appiccandosi fuoco con  la benzina e morendo così tra atroc

Oggi, Giornata mondiale dell'Alimentazione

Immagine
Oggi 16 ottobre 2010 la Giornata mondiale dell'alimentazione ( World Food Day ) compie 30 anni . Il 2010 è una data significativa per la lotta contro la fame nel mondo: sono 30 anni che viene celebrata il World Food Day e 65 anni che è stata fondata lo United Nation's Food and Agriculture Organization .   Il tema di quest'anno, " Uniti contro la fame ", è stato scelto per riconoscere gli sforzi compiuti contro la fame nel mondo.   Le Nazioni Unite dicono che il numero degli affamati e dei malnutriti nel mondo è sceso da quasi 1 miliardo dell'anno scorso, ai 925 milioni di oggi. Sempre tanti, anzi tantissimi, ancora! Escludendo Cina e India, sono 22 i Paesi che, conseguentemente a disastri naturali, conflitti ed istituzioni deboli, si trovano ad affrontare crisi alimentari ricorrenti. Secondo il rapporto Fao-Pam (Programma alimentare mondiale) pubblicato di recente, questi Paesi, che insieme rappresentano più di  un terzo del totale, si trovano i

La più grande promessa che il mondo abbia mai fatto

Immagine
Sebbene un comunicato dalla sede generale della FAO a Roma afferma che, per la prima volta da 15 anni, nel 2010 gli affamati a livello globale si ridurranno a quota 925 milion i, la situazione è molto ma molto ben lungi dall'essere quantomeno parzialmente risolta, se si vuol raggiungere l 'obiettivo del Millennio , dimezzando entro il 2015 il numero di persone che soffrono la fame. Povertà, fame, mortalità infantile, adattamento al cambiamento climatico, sviluppo economico... sono queste le tematiche della vita di miliardi di persone in tutto il mondo, che rientrano negli " obiettivi del millenio ", concordati a New York nel 2000, in occasione del Millennium Summit, a cui parteciparono molti paesi e le maggiori istituzioni per lo sviluppo globale. Gli Obiettivi di Sviluppo del Millenio sono otto e formano una mappa di intervento globale. La FAO di questi obiettivi cura soprattutto quello che si propone di sradicare la fame e l’estrema povertà. Lo scorso

Il futuro del grano è roseo

Immagine
E' come se gli scienziati avessero scoperto il modo per desalinizzare l'acqua del mare, renderla quindi bevibile a centinaia di milioni di persone nel mondo, e risolvere in un istante il gravoso problema dell'acqua, che secondo molti, sarà una delle cause determinanti delle prossime guerre globali. Come l'acqua, anche il frumento , meglio conosciuto come grano , tema centrale nel pensiero di Vincent van Gogh , nella cui visione delle sue  opere pittoriche si coglie l’importanza che egli vi attribuisce come metafora della vita, è alla base della nostra sopravvivenza.  Ma non è di Van Gogh che dobbiamo scrivere! Piuttosto dell'importanza del grano, come alimento, ancora oggi negato a 1 miliardo di persone che vanno a dormire affamate ogni sera. Gente  povera d'Africa e di Asia, che non ha accesso a terre per la coltivazione di grano e cereali destinati all'uomo. Gente che vive una grave crisi alimentare e continua a morire di  malattie. Ora però una nu

I diamanti dello Zimbabwe fermano la conferenza del Kimberley Process

Immagine
Il più grande deposito di diamanti del mondo, rinvenuto nello Zimbabwe, fa fermare la conferenza del Kimberley Process.  Sebbene lo Zimbabwe sia un paese ricco di minerali, il vantaggio di possedere e sfruttare queste risorse naturali è ben lungi dal poter riassettare il ricco paese africano, il quale continua a cimentarsi con un malessere economico apparentemente insormontabile. Lo Zimbabwe , nel corso degli ultimi anni è stato al centro di scoperte minerarie di grande valore, come ad esempio quelle riguardante i diamanti , il cui valore potrebbe bastare a rimpinguare un PIL senza precedenti, che nel 2009 , secondo il Fondo Monetario Internazionale , è stato di 4,4 miliardi di dollari. Lo Zimbabwe necessita infatti di nuovi capitali per combattere la fame, le malattie e la povertà.  Adesso poi, che nell'est del Paese, precisamente nella concessione Marange , è venuto alla luce un enorme giacimento di diamanti, si pensa che il Presidente Robert Mugabe possa utilizzare i

FAO: un fischietto giallo contro la fame nel mondo

Immagine
Un fischietto giallo, utilizzato dai dipendenti della FAO che si sono affacciati alle ore 14 di oggi, ai finestroni del Palazzo, sede centrale di Roma, per fischiarci dentro 3 volte, in un gesto simbolico per denunciare come ancora nel  XXI secolo ci siano ancora un miliardo di persone nel mondo che soffrono la fame, e soprattutto per lanciare una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione, che parte oggi e durerà sino ad ottobre, il cui intento è la raccolta di un milione di firme, attraverso il sito internet www.1billionhungry.org/ ,  da consegnare alle Nazioni Unite il 16 ottobre, giornata mondiale dell'alimentazione , per chiedere ai governi un impegno concreto contro la fame. Sulle solide pareti del Palazzo della Fao , nei pressi del Circo Massimo , sono stati fatti scivolare dei grandi striscioni con su scritto lo slogan di questa campagna: Io sono infuriato ... perchè nel mondo 1 miliardo di persone soffre ancora la fame. Per sfamare un miliardo di per

Vertice FAO: Jacques Diouf batte cassa

Immagine
La terra può nutrire tutti, ha detto papa Benedetto XVI , in occasione dell'apertura del vertice Fao sulla sicurezza alimentare, a Roma. Sì, anche quel miliardo e 20 milioni di persone che ogni giorno non sanno come sfamarsi. Opulenza, sprechi e negligenza, tra i poveri, che forse dovrebbero aprire di più gli occhi, e tra i ricchi, che non hanno compreso che l'unico sistema per "sdebitarsi" coi paesi poveri del mondo, che hanno saccheggiato, usato, corrotto... l'unica cosa da fare e di sbrigarsi ad aiutarli in maniera seria, poichè è inamissibile che " la fame boia " uccida un bambino ogni sei secondi . Specie se poi si pensa al costo degli sprechi che si fanno nel mondo occidentale. Ad esempio, ogni famiglia italiana getta nella spazzature almeno 50 euro di cibo, il 10 % della spesa annuale. Nella spazzatura finisce soprattutto carne, pane, pasta, frutta e verdura. Se poi vi aggiungiamo anche quanto sprecano i supermercati, i ristoranti, i fast food, i

Il brutto e il buono dei biocarburanti

Immagine
Quasi 40.000 ettari di foreste scompaiono ogni giorno, sospinti dalla crescente fame del mondo per legname, cellulosa e carta, e per ironia della sorte, dai biocarburanti e dai nuovi crediti di carbonio progettati per proteggere l'ambiente. Il fatto che si voglia rallentare i cambiamenti climatici utilizzando i biocarburanti e le piantine di milioni di alberi, utilizzati per generare crediti di carbonio, sono risultati le principali cause di deforestazione. E questo sta rendendo peggiore il cambiamento climatico perché la deforestazione emette molto più gas serra nell'atmosfera che l'intera flotta mondiale delle automobili, dei camion, degli aerei, dei treni e delle navi messi assieme. " I biocarburanti sono diventati la principale causa di deforestazione in paesi come Indonesia, Malesia e Brasile ", ha detto Simone Lovera , managing coordinator del Global Forest Coalition , un'organizzazione ambientale non governativa con sede a Asunción, Paraguay. A Ma

Fame nel mondo: forse la Cina può indicare la strada da seguire?

Immagine
Quasi tutti i 300 esperti presenti al forum di due giorni sull'alimentazione a Roma hanno convenuto che tra di loro ci sono tutte le risposte a come nutrire il mondo nel 2050 , ma hanno forti dubbi sul sostegno politico che dovrebbero avere. Il forum di due giorni è stata organizzato dopo un avvertimento da parte dellaFao che, se le misure per accrescere la produzione alimentare non sono state prese oggi, 370 milioni di persone potrebbero soffrire la fame entro il 2050, quando si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà i nove miliardi. Durante una votazione nell'ultima sessione dei lavori gli esperti del forum hanno espresso la loro mancanza di fiducia nella leadership politica globale. La grave crisi economica che ha investito il pianeta ha dato un forte rallentamento ai buoni propositi che erano stati prefissati, specialmente da parte del mondo industrializzato. La conferenza si è concentrata sul continente africano, dove si prevede la maggior crescita de

Fame e malnutrizione colpiscono il mondo intero

Immagine
Un sesto della popolazione mondiale soffre la fame, maggiormente nei paesi in via di sviluppo. Secondo la Fao, che ha lanciato l'allarme, la parte più popolosa, circa 642 milioni di persone, vive nell'Asia - Pacifico, ed il fenomeno è in aumento del 10,5 per cento rispetto al 2008; 265 milioni si trovano nell'Africa subsahariana, dove l'aumento è dell'11,8 per cento; oltre 50 milioni in America Latina e 42 milioni nel nord Africa e nel vicino Oriente. Tuttavia, il segnale più preoccupante, giunge proprio dal mondo sviluppato, dove la sottoalimentazione è una preoccupazione crescente, con 15 milioni di persone che ne soffrono, con un 15,4 per cento in aumento: l'aumento più rilevante in tutto il mondo. Per la FAO, il tasso di fame è in aumento, e il numero delle persone che ne soffrono cresce più rapidamente della popolazione mondiale. Da Roma, dove è la sede Fao , il direttore generale, Jacques Diouf ha detto che " nessuna parte del mondo è immune. Tutt

Demografia, cibo e petrolio

Immagine
C'è chi ritiene che il XXI secolo sia iniziato con uno scontro tra due forze gigantesche: la sovrappopolazione del pianeta e l'esaurimento del petrolio. L'evento, passato inosservato da parte di molti, è invece molto realistico. Come risultato di questo scontro, il numero degli esseri umani sulla Terra un giorno dovrà declinare in abbinamento al declino della produzione petrolifera. E' certo che l'uomo tende sempre più a spostare su livelli operativi le proprie conoscenze ecologiche. E proprio in questa linea di pensiero s'inquadrano le osservazioni di G. Borgstrom 1965, sui rapporti tra uomini e produttività della biosfera terrestre. Raffiora nell'opera di questo scienziato , The hungry planet , la paura di T.R.Malthus circa l'impossibilità dell'intero globo di sostenere indefinitivamente un aumento della popolazione umana. In effetti si può constatare che gli uomini, gli animali domestici consumano ormai una sostanziosa fetta dell'intera prod

Cambiamenti climatici: le prime avvisaglie in Africa

Immagine
Saranno le nazioni africane a dover affrontare per prime i duri effetti dei cambiamenti climatici che, secondo gli esperti, stanno per verificarsi. Uno dei maggiori effetti dei mutamenti climatici in Africa è la questione delle risorse idriche. Il rischio che l'acqua possa diventare un problema interconnesso con conflitti radicati, politici, economici e anche religiosi, è reale. L'anno scorso, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha detto che " troppo spesso, dove abbiamo bisogno di acqua, troviamo le pistole ". Non vi è dubbio che, gia in questo decennio, l'acqua diventerà un'arma politica e uno strumento di contrattazione. Tuttavia la scarsità delle risorse idriche potrebbe invece assecondare una maggiore cooperazione, se fossimo pronti a vedere queste sfide come un'opportunità per aumentare il nostro impegno a lavorare insieme. La questione è: il cambiamento climatico porterà una maggiore insicurezza o direttamente a nuovi conflitti