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Visualizzazione dei post con l'etichetta geoingegneria

C'era una volta l'Himalaya

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Il futuro dell'Asia è inestricabilmente legato all'Himalaya, la catena montuosa più alta del mondo e la fonte dei principali sistemi fluviali del continente idrico-stressato. Tuttavia, progetti nazionali piuttosto arditi stanno mettendo a dura prova i fragili ecosistemi della regione, con il risultato di una crescente minaccia alla sicurezza che si estende oltre l'Asia. Con innalzamenti vertiginosi da meno di 500 metri ad oltre 8000 metri, l'Himalaya ospita ecosistemi che vanno dalle praterie alluvionali di alta quota e foreste di latifoglie subtropicali alle foreste di conifere e ai prati alpini. Estendendosi dal Myanmar allo spartiacque Hindu-Kush dell'Asia centrale, l'Himalaya svolge un ruolo centrale nel guidare il ciclo idrologico dell'Asia e gli schemi meteorologici e climatici, tra cui l'innesco dei monsoni estivi annuali. I suoi 18.000 ghiacciai ad alta quota immagazzinano enormi quantità di acqua fresca e servono in inverno come il second

Progetti, ipotesi per fermare il riscaldamento globale

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Diciamoci la verità! Il mondo scientifico pare impotente dinnanzi i pericoli del riscaldamento globale che minaccia la società umana, gli ecosistemi naturali e la sicurezza alimentare. C'è chi crede che qualsiasi problema può essere risolto e chi non vede nemmeno il riscaldamento come un problema da affrontare. Tuttavia, il disallineamento climatico ha reso ancora più cauti gli scienziati nell'offrire avvertimenti speculativi, pur se quasi universalmente affermano che c'è ancora tempo per evitare le peggiori conseguenze La realtà, è che si è resa necessaria una rapida decarbonizzazione dell'atmosfera. C'è chi  cerca di arrabattarsi in qualche modo con qualche ipotesi un po' fantascientifica; alcune delle quali sono state discusse per decenni. Del tipo, iniettare aerosol come particelle di solfato nella stratosfera per ombreggiare la Terra o sviluppare macchine come gli "alberi artificiali" che ingeriscono più efficacemente la CO2 dall'atmos

Sospette scie chimiche sui cieli di Cipro

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In un comunicato stampa il Cyprus Green Party (Partito verde della Repubblica di Cipro) ha sempre preso posizione ufficialmente contro l'irrorazione chimica (scie chimiche) e la geoingegneria. Per un certo numero di anni, in parallelo con la mobilitazione internazionale per la riduzione dell'inquinamento industriale, in alcuni istituti scientifici di Stati Uniti, Gran Bretagna e altrove, la teoria del geoengineering è in fase di sviluppo. La geoingegneria ha a che fare specificamente con interventi nelle condizioni climatiche avvalendosi della tecnologia. La versione più recente di geoengineering negli ultimi vent'anni si è sviluppato con tecniche che riducono gli effetti dei gas ad effetto serra sul clima del pianeta. Nell'ambito della geoingeneria vari progetti vengono promossi, come, ad esempio, il noto progetto di irrorazione dell'aerea con particelle di alluminio e di bario che, per esempio, prendono l'aspetto di fitti sentieri in un cielo ir

Cambiamento climatico: il regalo di Natale da parte delle formiche

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Non avrei mai immaginato che la formica potesse aiutare l'essere umano nel combattere il cambiamento climatico. C'è da stupirsi per  l’ingegno che la formica mostra nel gestire il suo mondo. Una  caratteristica  che accomuna le formiche è la capacità di  vivere insieme con mirabile coesione e funzionalità  di lavoro. Molto più efficienti dell'uomo, che, come sappiamo, è un pasticcione. Le formiche costituiscono città sopra e sotto il terreno con un invidiabile ingegno, coltivano terreni sotterranei e immagazzinano i raccolti. Tutto per far vivere al meglio la comunità  cominciando dalla regina e dalle piccole larve.   Una miriade di forme di geoingegneria - sfruttando i sistemi naturali della Terra a livello planetario, sono oggetto di indagine da parte degli scienziati, che stanno cercando di utilizzare le formiche e le eruzioni vulcaniche. Se non possiamo o non vogliamo frenare il nostro uso di inquinanti energetici, il cambiamento climatico diverrà

Pietrisco di olivina per contrastare il cambiamento climatico

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Contrastare il cambiamento climatico con la geoingegneria è il sogno d'ogni scienziato, anche per il Dr. Olaf Schuiling, un geochimico in pensione, che ne vede la soluzione sotto i nostri piedi. La salvezza del clima esisterebbe in forma di olivina, o peridoto: si forma nelle rocce magmatiche ultrabasiche, cioè povere di silice e ricche di magnesio. Di colore verde oliva trasparente, presenta tracce più o meno accentuate di ferro che ne rende variabile l’intensità Questo minerale , nel Medioevo veniva usato anche come pietra protettiva e portafortuna contro gli spiriti malvagi, per sviluppare la saggezza e promuovere lo spirito di amicizia: Nel Vecchio Testamento viene definito come Topazio, si trova in abbondanza in tutto il mondo. Se esposto agli elementi, succhia lentamente anidride carbonica dall'atmosfera. L'olivina ha fatto questo, naturalmente, per miliardi di anni, ma il dottor Schuiling ha in mente di accelerare il processo con il maggior numero possi

"Salvare il mondo con investimenti più economici", lo dicono eminenti economisti

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Per risolvere molti dei problemi apparentemente insormontabili del mondo, un think-tank (laboratorio di pensiero) danese presieduto da un gruppo di importanti economisti, ha votato come migliore e più conveniente investire in modo più economico,chiedendo un cambiamento sulle priorità globali. " Potrebbe non sembrare sexy, ma risolvere i problemi di diarrea, vermi e malnutrizione farà del bene più ai poveri del mondo che altri interventi più grandiosi" , ha detto in un comunicato Bjoern Lomborg, direttore del Copenhagen Consensus Centre , un gruppo che vede riuniti i più autorevoli economisti del mondo, che tastano e cercano di proporre le migliori soluzioni nell'affrontare il futuro, a cui chiedere periodicamente, come è possibile ottenere risultati migliori e in minor tempo. Nell'incontro di "pensiero" di ieri sono stati presentati i risultati del suo terzo Copenhagen Consensus, nel quale è stato chiesto a eminenti economisti di lavorare sui

Cosa viene spruzzato nei cieli di tutto il mondo?

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E' un argomento delicato che interessa però molte persone in tutto il mondo. Un film di  Michael J. Murphy , il suo primo film, ha educato milioni di persone su quello che viene spruzzato nella nostra atmosfera attraverso la geoingegneria, il risanamento del clima e modificazione del clima. Il film sta aiutando molti a svegliarsi di fronte al problema delle scie chimiche, me compreso, che ne ero fino a qualche tempo fa, alquanto scettico. " Le persone , dice il regista, stanno diventando consapevoli che qualcosa sta succedendo nei nostri cieli che inizialmente sembra non avere un senso ma che sta mettendo a dura prova il loro modo di pensare" . Le scie chimiche, un argomento quasi tabù, sta guadagnando terreno e incomincia ad essere molto discusso, specie tra i giovani. Ci si domanda a cosa servano le scie chimiche: si vogliono forse togliere di mezzo qualche milione di persone, per risolvere il problema demografico? Sino ad oggi i mezzi per eliminare le popolazion

La geoingegneria non è di grande utilità nella lotta contro i cambiamenti climatici

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La geoingegneria non è di grande utilità nella lotta contro i cambiamenti climatici, specie per il livello dei mari in aumento   Anche i metodi più estremi di geoingegneria non riusciranno a fermare l'avanzata del mare dovuta al cambiamento climatico. Questo è quanto suggerisce uno studio, che parla di ben 150 milioni di persone che potrebbero essere colpite dall'innalzamento dei livelli dell'oceano da 30cm a 70cm entro la fine di questo secolo. Ciò potrebbe produrre gravi inondazioni delle zone basse costiere, tra cui alcune delle più grandi città del mondo. Il team, guidato da John Moore , della Beijing Normal University , Cina ha pubblicato lo studio sulla rivista PNAS. Per combattere il riscaldamento globale, dice il ricercatore, la gente ha bisogno di concentrarsi sulla forte riduzione delle emissioni di gas serra e non fare troppo affidamento sulle proposte di metodi di geoingegneria. " Sostituendo la Geoingegneria al controllo delle emissioni sarebbe

Bisognerà ricorrere al sinistro geoengineering per salvare il pianeta dal global warming?

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Sebbene i progetti di geoengineering volti a ridurre l'impatto ambientale siano "tecnicamente possibili", la Royal Society invita i governi a non abbandonare i loro sforzi per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Qualora non si riuscisse a ridurre in maniera sostanziale le emissioni di CO2, allora la Geo-ingegneria sarà considerata la sola opzione rimasta per invertire il processo di surriscaldamento del pianeta. Tuttavia, sembra che bisognerà ricorrere lo stesso alla Geoingegneria, poichè si presume che attraverso i metodi tradizionali (energia verde, riforestazione...), non sarà comunque sufficiente per tenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 ° C. Secondo l'ultima relazione della Royal Society , la famosa istituzione scientifica britannica, potrebbero essere considerati necessari, infatti, alcuni arditi progetti di Geoingegneria , d'abbinare ai continui sforzi delle nazioni nel tentativo di mitigare il cambiamento climatico. Tuttavia, il rap

Geoingegneria planetaria: un megaprogetto da far accapponare la pelle!

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Alcuni consulenti scientifici militari stanno esaminando l'idea di riparare l'ambiente del pianeta per attenuare il riscaldamento globale con un megaprogetto di geoingeneria da far accapponare la pelle. Si tratta di audaci progetti che fanno sorridere ma anche rabbrividire i climatologi tradizionalisti. L'idea di di geoingegneria planetaria dovrebbe andare ad incidere sul clima terrestre, per evitare cambiamenti più radicali. Uno schema dell'ambizioso progetto richiederebbe l'aggiunta di ferro negli oceani, di modo che si possa stimolare la crescita di alghe per meglio assorbire le emissioni di gas serra. Un altro potrebbe essere quello di zavorrare i cieli con particelle di solfato, i quali " agirebbero come mini-riflettori" per ombreggiare la luce solare, raffreddando così la Terra. Un terzo modo è quello di coprire l'Artico con della polvere. Nonostante reazioni colme di sdegno da parte dei climatologi, tuttavia negli ultimi mesi, "le alte i