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Inondazioni in Australia e colera ad Haiti sul finire dell'anno

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L'Australia sta vivendo una tragedia senza pari, specie nello stato orientale del Queensland, dove inondazioni fuori dalla norma stanno aumentando di portata. Fino ad ora hanno interessato circa 200.000 persone in 22 città, tra cui, quelle più colpite di Bundaberg, Smeraldo e Rockhampton.    Le zone colpite hanno una superficie più grande di Germania e Francia messe insieme .   Oltre 4000 persone sono sfollati, molti sono stati salvati da elicotteri. Per l'emergenza sono stati creati un certo numero di centri di evacuazione. l danno è enorme. Lo straripare dei fiumi significa anche che i raccolti sono distrutti. Il costo totale dei danni è stimato in diversi miliardi.  Ad Ingham, una città sulla costa nordorientale del continente australiano, completamente invasa dall'acqua, il sindaco Andrea Lancini ha messo in guardia la popolazione dal pericolo crescente dei coccodrilli.  Non va meglio ad Haiti , che sta vivendo già da parecchi mesi una tragedia dietro l&#

Haiti: in arrivo la tempesta tropicale Tomas

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Ad Haiti , nel paese più povero dell'emisfero occidentale, dove la denutrizione è sempre stata una piaga, e dove gli eventi naturali non scarseggiano, per coloro che sono riusciti miracolosamente a sopravvivere al terremoto di gennaio, è giunta l'ora di fuggire dal l'accampamento, dove, con l'avvento della la tempesta tropicale Tomas , potrebbe verificarsi un ulteriore disastro naturale.  Nell'a ccampamento Corail sulle colline a nord di Port-au-Prince donne e bambini stanno fuggendo prima che Tomas si abbatta sui bersagli più facilmente colpibili lungo il suo percorso.  Basta guardare le cicatrici sulla collina per comprendere il motivo dell'evacuazione: molti alberi, che facevano da argine ad eventuali frane e inondazioni provocate dalle forti piogge, sono stati tagliati per fare carbone da legna. Adesso non c'è quasi più niente ad attutire la forza distruttiva di una tempesta più cattiva. L'accampamento Corail è troppo esposto al vento e potre

Non c'è pace per Haiti

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Una epidemia di colera sta colpendo la tormentata isola di Haiti. Nella regione di Artibonite , quella più colpita, è in atto una corsa contro il tempo  per fermare l 'epidemia di colera prima che possa raggiungere i campi densamente popolati intorno alla capitale, Port-au-Prince .  La regione di Artibonite,  uno dei dieci dipartimenti  di Haiti, non è stata colpita dal terremoto di gennaio, ma avendo ricevuto migliaia di profughi da Port-au-Prince lo scorso anno, ha reso la zona matura per una crisi sanitaria di questo tipo. I funzionari sanitari di Haiti e degli Stati Uniti hanno confermato che si tratta di un'epidemia di colera che ha finora ucciso più di un centinaio di persone, ed altre centinaia sono state ricoverate nell'ospedale in una zona rurale di Haiti.

Un clima impazzito su metà del pianeta

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Nel giro di due settimane un clima impazzito ha inferto duri colpi su metà del pianeta. Maltempo e caldo infernale si dividono l'Europa, con piogge torrenziali e forti venti che hanno colpito il cuore del vecchio continente, inflingendo danni enormi, con decine tra morti e dispersi e migliaia di sfollati.  A Bogatynia , nel sudovest della Polonia, per i vigili del fuoco, la situazione è apocalittica. E' la terza calamità e alluvioni in quattro mesi per la Polonia.  La Boemia è colpita da disastrose inondazioni. Nella sassone Goerlitz le acque del Nessie sono salite di sette metri, il massimo livello mai registrato. Nel 1981 era arrivato a 6,70 metri. Per i meteorologi le perturbazioni che stanno interessando l'Europa tendono ad allontanarsi, con un graduale miglioramento per ferragosto In fiamme invece mezza Russia, che sta vivendo la peggiore calura degli ultimi 1000 anni. Per fortuna le fiamme dell'apocalittico incendio vicino le centrali nucleari sono state