Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta impero

L'alba del nuovo impero. la minaccia termonucleare di Kim Jong-un

Immagine
Che la Cina voglia la supremazia nella zona del mondo che le è di competenza è un fatto e che non ce l'abbia del tutto è un altro fatto. Così, se all'ultimo secondo, prima che eventualmente quel giovane pazzo di Kim Jong-un scateni un'apocalisse senza senso (purché ne abbia uno!) mettendo a repentaglio la vita di centinaia di milioni d'individui...  interviene il Paese del Dragone, pronto a giocare il suo ruolo in ambito globale, ringiovanito al suo interno, stavolta anche con una una first lady, per riportare quello scavezzacollo di  Kim Jong-un a migliori ragioni. Vien da pensare che chissà che l'attrito in atto tra Corea del nord e Corea del sud, con obiettivo anche dell'isola di Guam, non serva a mettere in moto un meccanismo perverso, studiato, appunto, dalla Cina, rivolto soprattutto alla potenza americana, la sola che ora sia in grado di poterle tener testa, a dare sprono allo sparring partner e sicario nord coreano che da giorni sta catalizzando l

L'alba del nuovo impero: le isole contese nel Mar Cinese Meridionale

Immagine
Attualmente, sono rimaste due le potenze mondiali: Cina e Stati Uniti. C'è anche la Russia, che però, per motivi di ordine politico, si può considerare solo un outsider di lusso. Sebbene in giugno Leon Panetta , Segretario della Difesa americana, alla Conferenza sulla Sicurezza a Singapore, abbia minimizzato sul fatto che gli Stati Uniti vogliano limitare l'influenza cinese nel Pacifico e nell'Oceano Indiano, di certo non avrà lasciato indifferenti i governanti cinesi che ambiscono anch'essi a migliorare la propria sicurezza regionale. Panetta ha riconosciuto che alcuni vedono una maggiore presenza americana nella regione come una sfida diretta alla Cina. Ma ha anche affermato che una maggiore presenza statunitense nella regione Asia-Pacifico potrebbe far comodo alla Cina nel miglioramento della sicurezza regionale. E' ovvio che una maggior presenza navale statunitense nel Pacifico permetterebbe a a Washington di aumentare il numero e le dimensioni delle eserc

Asia: la guerra dell'acqua 2

Immagine
Riguardo l'acqua la posizione dell'India è ancora più precaria. Deve supportare più di un sesto della popolazione mondiale con meno di 1/25esimo di acqua del mondo. A fronte di un approvvigionamento di acqua corrente di 740 miliardi di metri cubi, la domanda del paese, secondo uno studio internazionale, si svilupperà per circa 1,5 trilioni di metri cubi entro il 2030. Il paese, di cui i quattro-quinti delle acque del Chenab, dello Jhelum e del'Indo affluiscono nel Pakistan nell'ambito del Trattato del 1960, malgrado  la sua porzione del bacino vacilla sotto l'acqua, non ha potuto completamente utilizzare le acque del Sutlej, del Beas e del Ravi riservate esclusivamente per il suo utilizzo.  Di conseguenza, il Pakistan involontariamente ottiene circa 11,1 miliardi di metri cubi di acqua ogni anno, che è sei volte la quota del Messico nell'ambito del relativo trattato dell'acqua con gli Stati Uniti! Inoltre, le nostre abitudini alimentari, sostiene Brahm

Crisi economica: addio, vecchio continente!

Immagine
Sulle recenti sommosse di Londra che hanno visto tanti giovani scendere nelle piazze molti dicono che hanno trovato una scusa per rubare, che non è una protesta e che sono dei ladri. Giovani, insomma, non animati da una passione ne da un motivo, ma d'un qualcosa fine a se stessa Questa generazione di adolescenti pensa di non essere compresa nei ranghi e pensa che saccheggiare sia un modo divertente per ribellarsi. Ma ad un certo punto bisogna trarre delle conclusioni. Bisogna capire la differenza tra spingere al limite  e oltrepassarlo quel limite. Le sommosse di Londra e delle altre città inglesi, più che quelle avutesi in Nord Africa e in Siria, sono un triste risvolto della cultura occidentale alle prese con la crisi del debito che continua a mordere. Certamente le sommosse sono  state commesse per lo più da criminali ma allo stesso tempo ciò che è accaduto ha sollevato delle istanze sociali di cui doversi occupare. La pensa così anche un giovane londinese impiegato nell

L'alba del nuovo impero - 3

Immagine
Con il DNA che lo sprona a dominare il mondo, la Repubblica popolare cinese (RPC), dopo aver superato la Germania come il più grande esportatore del 2009, sebbene con meno impeto, continua a crescere. In termini di PIL ha davanti a se i soli Stati Uniti (anche se il PIL potrebbe cambiare in una sola generazione) . Il Paese di mezzo si potenzia negli armamenti, nelle acquisizioni finanziarie, detiene alcuni monopoli nelle materie prime, in particolare dei REE , gli elementi rari delle terre, su cui si basa gran parte dell'attuale hi-tech mondiale divenuto d'uso comune, dove essi diventano indispensabili  per produrre telefonini,  televisori che abbisognano di  europio; ipod, sistemi di visione notturna,  missili intelligenti, radar avanzati,  ma anche impianti eolici che abbisognano di neodimio per  i  loro magneti, lantanio per le batterie delle Toyota Prius...  La Cina è il più grande produttore mondiale di turbine eoliche ed è in corsa per essere il primo produttore di

L'alba del nuovo impero

Immagine
Mi è sempre piaciuta la geografia. Quando ero un giovanissimo studente spesso mi facevo bello coi compagni e i professori, chiedendo loro di mettermi alla prova, interrogandomi sulle capitali del mondo. In verità, forse ne conoscevo circa una cinquantina, non di più! Probabilmente il periodo storico del 1700 è quello mio preferito, soprattutto perchè era il tempo della primissima globalizzazione: grandi viaggi via mare con velieri maestosi carichi di merci e d'individui pronti a conquistare il tanto spazio a disposizione che il mondo offriva, via terra e via mare... Ergo dunque, che scaturisce da qui la mia passione verso la geografia, tramutatosi col tempo in geopolitica, materia con la quale tenterò di affrontare un viaggio, nel tentativo di provare a capire dove si sta spostando l'asse strategico del pianeta. A questo viaggio, che man mano scriverò su questo blog, darò il titolo "L'alba del nuovo impero" , poichè credo che nei prossimi 10, 15 anni... a rigua