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L'amuleto della libertà 11 - racconto sul web

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PARTE PRECEDENTE Ora che aveva rintracciato in Mozambico il suo antico rivale, per il quale era riuscito a convincere Fu –Yu a fare di lui una sorta di agente segreto, Yakima non essendo per niente persuaso di avere torto, continuava a sospettare che dietro l’odiosa vicenda di Cornelliuson potesse esserci proprio colui che disprezzava più di ogni altra cosa al mondo. Dalle informazioni ricevute risultava, infatti, che alcuni appezzamenti terrieri nel villaggio del suo povero amico, erano sotto le mire di una società cinese, la cui intenzione era d’impiantare una industria di trasformazione agroalimentare. Sebbene la Mine Ki Woong la si conoscesse come una industria mineraria, probabilmente aveva puntato gli occhi anche altrove. In molti casi la voracità di terra genera una miriade di piccoli e grandi affari sporchi, presentati come mirabolanti investimenti societari per il futuro e gonfiati, all'uopo, di tutto l'orgoglio patriottico possibile.  Era davvero un peccato che a

L'Africa celebra la vita di Wangari Maathai

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L'Africa celebra l' Africa Environment Day e la vita di Wangari Maathai. Le celebrazioni di quest'anno dell'Africa Environment Day e Wangari Maathai è iniziata con il rogo di 15 tonnellate di avorio di contrabbando da parte del Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta a Nairobi National Park, con 1.000 ospiti presenti, tra cui il Commissario per l'Unione africana, segretari di gabinetto, Nazioni Unite e membri della comunità internazionale. Il ruolo delle donne nella gestione sostenibile delle risorse naturali e la lotta contro la criminalità della natura sono i grandi temi della manifestazione di quest'anno, che sarà caratterizzato da un Kenya Wildlife Festival di una settimana. Il festival è visto come un'opportunità per i keniani di conoscere la natura attraverso la musica, il teatro, e il dibattito sull'importanza di porre fine a 213 miliardi di dollari di commercio illegale che include il bracconaggio di elefanti, il furto di scimmie e il trasp

Speriamo che almeno la foresta del Canada si salvi...

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      Un nuovo rapporto invita a salvare la metà dei 1,5 miliardi di ettari di foresta boreale del Nord America - una delle ultime grandi foreste intatte del mondo - per proteggere l'habitat di oltre 300 specie di uccelli migratori. Il paesaggio nordico è irto di petrolio, gas, miniere e altri pericoli industriali destinati però ad un vasto bosco incontaminato. Secondo il nuovo rapporto  “Boreal Birds Need Half: Maintaining North America’s Bird Nursery and Why it Matters,”  rilasciato il 5 maggio da the Boreal Songbird Initiative, Ducks Unlimited and Ducks Unlimited Canada, la foresta boreale  - i boschi circumpolari che circondano l'emisfero settentrionale superiore -   che si snoda dall'Alaska a Terranova fornisce l'habitat per circa 3 miliardi di uccelli nidificanti e migratori. Altre specie sono minacciate e in via di estinzione a causa di abusi industriali ni loro habitat. Ad esempio, dice il rapporto, le capinere del Canada e il frosone (grosbeaks evening) re

Doha, si è conclusa come sempre la Conferenza sul clima

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Dal nostro inviato a Doha, Qatar, John Keyman. 9/12/2012 UPDATE : Esteso il Protocollo di Kyoto  fino al  2020. Duecento Paesi firmano l'intesa per ritardare i cambiamenti. L'intesa resta comunque lontana dalle richieste degli scienziati per far deviare la Terra dall'inquietante traiettoria verso un riscaldamento globale di 3-5°.  Ma l'impegno a ridurre ulteriormente le emissioni resta solo da parte dell'Ue e di pochi altri. Restano fuori i "grandi inquinatori", Canada, Russia,  Giappone e Nuova Zelanda. Ban Ki-moon, commenta l'intesa raggiunta a Doha dicendo: "Sono state poste le basi per un accordo completo e stringente da raggiungere per il 2015" contro il riscaldamento climatico, ha spiegato.            Tra proteste e manifestazioni (cornice abituale a questo tipi d'incontri)  che denunciano la poca affidabilità dei paesi ricchi nel rispettare gli impegni presi con i paesi poveri per aiutarli a far fronte agli effetti negati

Cambogia: violenze, ruberie e land grab per il legno pregiato

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Da qualche tempo in Cambogia si sta intensificando la distruzione delle foreste tropicali, tanto che gli abitanti dei villaggi interessati e gli attivisti di questa povera piccola nazione del sud-est asiatico, non fidandosi della polizia locale dove i casi di corruzione abbondano, si sono uniti per difendere le preziose risorse del loro paese. Ma così facendo, stanno diventando obiettivi per uccisioni, persecuzioni, violenze da parte di potenti interessi privati ​​che traggono profitto dal commercio del legname. Secondo  UN’s Food and Agriculture Organization , circa 2,8 milioni di ettari - un'area più o meno vasta come il Belgio - è stato perso tra il 1990 e il 2010. Questa ruberia senza scrupoli è stata scoperta quando la moglie di un giornalista aveva denunciato alla polizia locale la scomparsa del marito. Tre giorni dopo, era l'11 settembre, nel bagagliaio di una automobile, abbandonata in una remota piantagione di anacardi, fu scoperto il cadavere di un giornalist

Gli Awa, la tribù indigena dell'Amazzonia che vuole resistere

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Gli Aw a, una comunità di diverse centinaia dell'Amazzonia, nel nord-est del Brasile, sono la tribù più minacciata del mondo. Anni di disboscamento illegale e appropriazione di terre li hanno portati sull'orlo dell'estinzione. Nella foresta degli Awa il legname viene tagliato illegalmente. Quando i taglialegna li vedono, li uccidono. Gli archi e le frecce non servono a nulla contro le loro pistole. Ma a parte i taglialegna che risponderanno "a chi di dovere dei loro assassinii", uno dei maggiori problemi è l'errore che gli indios dell'Amazzonia debbano inevitabilmente conformarsi alla "modernità", fingendo cioè di trarre beneficio dalla "civiltà" con tutti gli annessi e connessi che simile civilizzazione comporta. L'integrazione di questi popoli è il furto della loro autosufficienza, e la loro condanna al più basso gradino di una scala ripida e grassa - o peggio, la morte. Purtuttavia, la prova lampante di tale pret

World Cup South Africa 2010: Camerun

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Con il Mondiale in Africa 2010 per il Camerun è la sesta volta che accede alla fase finale dei Mondiali. I Leoni d'Africa, che hanno ottenuto il miglior piazzamento ai quarti di finale del 1990, ha il record continentale nella partecipazioni ai Mondiali. La squadra africana se la dovrà vedere con Danimarca, Giappone e Olanda (Gruppo E) . Potrebbe anche farcela a superare il turno assieme all'Olanda, giocandosi la qualificazione con la Danimarca, Tra poco più di 50 ore lo squadrone africano, composto da molti calciatori che giocano in Europa, affronterà in un amichevole a Montecarlo l' Italia Campione del mondo 2006. La partita sarà diretta dall'arbitro francese Said Enjimi. Del Camerun, i cui giocatori hanno doti atletiche straordinarie, si è sempre detto che rappresentasse il calcio del futuro, anche se poi, le risposte in campo, non hanno evidenziato questa loro grande prerogativa. L'ultima coppa d'Africa ha messo in mostra alcune  lacune tecniche

Il brutto e il buono dei biocarburanti

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Quasi 40.000 ettari di foreste scompaiono ogni giorno, sospinti dalla crescente fame del mondo per legname, cellulosa e carta, e per ironia della sorte, dai biocarburanti e dai nuovi crediti di carbonio progettati per proteggere l'ambiente. Il fatto che si voglia rallentare i cambiamenti climatici utilizzando i biocarburanti e le piantine di milioni di alberi, utilizzati per generare crediti di carbonio, sono risultati le principali cause di deforestazione. E questo sta rendendo peggiore il cambiamento climatico perché la deforestazione emette molto più gas serra nell'atmosfera che l'intera flotta mondiale delle automobili, dei camion, degli aerei, dei treni e delle navi messi assieme. " I biocarburanti sono diventati la principale causa di deforestazione in paesi come Indonesia, Malesia e Brasile ", ha detto Simone Lovera , managing coordinator del Global Forest Coalition , un'organizzazione ambientale non governativa con sede a Asunción, Paraguay. A Ma